È l’ora della prova!
1. Perché è difficile considerate obiettivamente la situazione mondiale, e che cosa lo conferma?
UN SOLDATO attivamente impegnato in un aspro combattimento non può avere un’idea completa della battaglia nel suo insieme. Non è richiesto da lui. Egli è troppo occupato in altre cose, e la sua veduta dell’intera faccenda dipende essenzialmente dalla sua esperienza. In modo simile, se nel campo industriale scoppiano disordini, con uno sciopero e forse atti di violenza, il comune operaio probabilmente avrà ascoltato solo le arringhe e la propaganda di quelli che dovrebbero essere dalla sua parte. Come il soldato, egli considera tutta la faccenda soggettivamente, cioè da come influisce personalmente su di lui. Il considerare una cosa in modo obiettivo è il contrario di ciò, e significa averne una veduta esente da pregiudizi, non influenzata o determinata da sentimenti o interessi personali. Umanamente parlando, lo storico è forse nella posizione migliore per far questo quando può guardare indietro e vedere l’episodio con tutti i fatti relativi. Se questo vale per occasioni in cui c’è grande pressione, che dire di un’intera situazione mondiale che diviene ogni giorno più minacciosa? Quale persona è in una posizione così superiore da poter giustamente valutare l’esatta situazione, capire correttamente i princìpi implicati e fornire una guida sicura di cui altri possano fidarsi? Importanti personalità del mondo politico e religioso fanno spesso tale asserzione e fanno solenni dichiarazioni, ma sono giustificate? Molte volte accade che la loro parola è subito dimenticata, o in seguito usata come prova contro di loro.
2. Per quali motivi possiamo rivolgerci alle Scritture come guida fidata?
2 Dove possiamo rivolgerci per avere luce e guida del tutto fidata? Ebbene, ci aspetteremmo senz’altro di trovarla nelle Sacre Scritture che contengono la “parola di Dio”, poiché essa è molto potente e penetrante, ed esprime ciò che “dice lo spirito santo” di Dio. (Ebr. 3:7; 4:12) Questa è la parola che guidò Gesù in tutto il suo ministero, riguardo alla quale attestò: “La tua parola è verità”. (Giov. 17:17) Gli diede la giusta veduta, la veduta di Dio riguardo alle cose quando fu sottoposto a grande pressione, quindi perché non lasciare che sia la nostra guida? Essa non gli venne mai meno, e anche noi possiamo avere forte fiducia che mentre ci avviciniamo alla fine completa di questo sistema di cose avremo l’autorevole sostegno sia della vivente “Parola di Dio”, Cristo Gesù, che della scritta Parola di Dio. — Matt. 28:20; Riv. 19:13.
3. Come libro di storia, in che modo la Bibbia è incomparabile, e perché?
3 La Bibbia è il più fidato libro di storia. Essa narra obiettivamente la storia passata, dando la corretta veduta degli avvenimenti e dei personaggi e delle nazioni coinvolti, nel loro vero ambiente. La cosa più meravigliosa è il fatto che è storia scritta in anticipo. Il suo penetrante raggio si accentra sul nostro giorno, mostrando che “tutte le cose che furono scritte anteriormente furono scritte per nostra istruzione”, sì, “per avvertimento a noi sui quali sono arrivati i termini dei sistemi di cose”. (Rom. 15:4; 1 Cor. 10:11) Questa si chiama profezia, molta della quale è già stata adempiuta, e neppure una volta è stato dimostrato che la Bibbia sia in errore, nonostante i suoi numerosi critici. Se credete realmente che Geova ne è l’Autore, questo non vi sorprenderà. Come dice Geova stesso: “Io sono il Divino e non c’è nessun altro Dio, né alcuno simile a me; Colui che annuncio dal principio il termine, e da molto tempo fa le cose che non sono state fatte”. — Isa. 46:9, 10.
4. Riguardo al rotolo che è nella mano di Dio, perché Giovanni pianse, e con quale risultato?
4 Comunque, leggendo la Bibbia potete aver pensato, come lo hanno pensato molti, che essa sia essenzialmente un libro chiuso, salvo che per rendere chiare certe lezioni e norme morali. Non vi scoraggiate. Probabilmente Giovanni la pensò così quando, in visione, vide Geova sul trono in cielo nella maestosa, gloriosa scena descritta in Rivelazione, capitolo quarto. Poi notò nella destra di Geova un “rotolo scritto di dentro e di dietro, suggellato strettamente con sette suggelli”. Tale rotolo nella mano di Geova conteneva ovviamente essenziali informazioni che meritano d’essere conosciute, tuttavia dapprima “non fu trovato nessuno degno d’aprire il rotolo e di guardarvi dentro”. Giovanni ne fu così afflitto che ‘pianse molto’, ma gli fu presto detto: “Smetti di piangere. Ecco, il Leone che è della tribù di Giuda, la radice di Davide, ha vinto per aprire il rotolo e i suoi sette suggelli”. — Riv. 5:1-5.
5. (a) Come possiamo riconoscere il Leone della tribù di Giuda? (b) In che modo tutti i veri cristiani devono essere vincitori?
5 Non facciamo fatica a riconoscere che il “Leone” vittorioso è Cristo Gesù, poiché è descritto anche come “agnello come se fosse stato scannato”, ed è cantato un cantico alla sua lode: “Degno sei di prendere il rotolo e di aprirne i suggelli, perché tu fosti scannato e col tuo sangue comprasti a Dio persone . . . e le hai fatte essere un regno e sacerdoti al nostro Dio, ed esse regneranno sulla terra”. (Riv. 5:6-10) Come abbiamo già considerato, Gesù diede prova della sua ubbidienza davanti alla più forte opposizione e con ciò fu qualificato per la sua alta posizione alla destra di Dio. Mediante la sua opera sacerdotale è impiegato come principale Agente per ‘condurre molti figli alla gloria’ perché condividano il suo trono celeste. Questi molti figli che formano la congregazione cristiana devono similmente essere vincitori. Come Gesù poté dire: “Io ho vinto il mondo”, nonostante tutte le sue pressioni, la stessa cosa deve dirsi di ciascuno di questi che hanno “ricevuto una nuova nascita” nella famiglia dei figli di Dio. Oltre a confermare questo, Giovanni indica la ragione fondamentale di come si può e si deve far questo. Egli dice: “Questo è ciò che significa l’amore di Dio, che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi, perché tutto ciò ch’è stato generato da Dio vince il mondo. E questa è la vittoria che ha vinto il mondo, la nostra fede”. Avete notato le qualità resistenti al fuoco della fede ubbidiente, spronata dall’amore agàpe? Questa responsabilità personale è vigorosamente messa in risalto quando ricordiamo che alla fine di ciascun messaggio inviato alle sette congregazioni che formano la vera chiesa, è individualmente promessa la ricompensa “a chi vince”. — Ebr. 2:10; Giov. 16:33; 1 Piet. 1:23; 1 Giov. 5:3, 4; Riv. 2:7–3:21.
È L’ORA DELLA PROVA PER TUTTI GLI ABITANTI DELLA TERRA
6. Quali caratteristiche distinguono alcune visioni di Giovanni? Vi è implicato il tempo?
6 Potete dire che questa esigenza è molto chiara per il numero comparativamente piccolo di quelli che condividono il trono di Cristo, ma finisce lì? Ebbene, diamo uno sguardo a ciò che fu successivamente rivelato a Giovanni in seguito all’apertura di quel rotolo da parte di colui che ne era stato trovato degno e alla rivelazione dei suoi segreti finora attentamente custoditi. Preparò il terreno a ulteriori visioni “che Dio gli diede [a Gesù], per mostrare ai suoi schiavi le cose che devono accadere fra breve”. (Riv. 1:1) Ci riferiamo particolarmente a una serie di realistiche scene le quali raffigurano una situazione di grande pressione che influisce fortemente su tutte le persone viventi a quel tempo. Nessuno è esente. Come vedremo, quel tempo è adesso ed è l’ora della prova!
7. Come spiega Rivelazione perché il Diavolo ha grande ira?
7 Considerando solo i punti relativi al nostro tema, rammentiamo che Rivelazione, capitolo dodicesimo, ci parla, in simboli, della nascita del Regno e dell’intronizzazione del suo Re nel 1914. Dice che il Diavolo, dopo essere stato espulso dal cielo, ha “grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. Egli sente d’essere sotto grande pressione. Non c’è tempo da perdere. È infuriato perché sa che “essi [i fratelli di Cristo] lo vinsero a causa del sangue dell’Agnello e a causa della parola della loro testimonianza”. Quindi se ne va a “far guerra contro . . . [quelli] che osservano i comandamenti di Dio e hanno l’opera di rendere testimonianza a Gesù”. — Riv. 12:11, 12, 17.
8. (a) Quale visione fu successivamente data a Giovanni? (b) Che cosa fu così simboleggiato, ciò che implica quale contesa e quale pressione?
8 Comunque, questi non sono i soli interessati. Successivamente Giovanni vede una “bestia selvaggia con dieci corna e sette teste”, la quale simboleggia la visibile organizzazione politica terrestre di Satana che continua fino al nostro giorno. Ora notate gli sviluppi della situazione, indicanti come la contesa che causa pressione si può riassumere nella domanda: Chi adorate? Giovanni scrive che il “dragone [Satana] diede alla bestia la sua potenza e il suo trono e grande autorità . . . e tutta la terra seguì la bestia selvaggia con ammirazione. E adorarono il dragone . . . e adorarono la bestia selvaggia”. Giovanni dice pure che “le fu data [alla bestia] autorità su ogni tribù e popolo e lingua e nazione. E tutti quelli che dimorano sulla terra l’adoreranno; il nome di nemmeno uno d’essi sta scritto nel rotolo della vita dell’Agnello”. (Riv. 13:1-4, 7, 8) Certo nessuno è esente, ma l’ultima espressione indica che, benché le persone in genere cedano alla pressione di praticare la falsa adorazione, vi sono eccezioni, come menzioneremo di nuovo tra breve. Questo descrive appropriatamente l’attuale situazione. Le persone in genere non rendono forse servizio e fedeltà e patriottico sostegno a una parte o l’altra dell’attuale istituzione politica? Si sottomettono alla sua autorità, forse malvolentieri se sotto qualunque forma di coscrizione. Per loro, “Cesare” è l’unica e finale autorità. Agli occhi di Dio, questo significa adorazione della bestia selvaggia e del dragone, il Diavolo, “l’iddio di questo sistema di cose”. — 2 Cor. 4:4.
9. Come Gesù diede l’esempio della posizione da assumere riguardo alla vera adorazione?
9 Da che parte siete in questa contesa? Ricordate come Gesù rispose a Satana quando fu sottoposto alla pressione della tentazione di ‘prostrarsi e fare un atto di adorazione’ con la prospettiva di ricevere da Satana “tutti i regni del mondo e la loro gloria” (che formano la “bestia selvaggia”)? Gesù rispose: “Va via, Satana! Poiché è scritto: ‘Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”. (Matt. 4:8-10) Notate che l’adorazione e il servizio sono in stretta relazione. Se asserite di adorare Geova, datene prova rendendo sacro servizio a lui e a lui solo. Questo principio fu messo in risalto sin dai tempi più antichi. Giosuè disse al popolo: “[Geova] è un Dio che esige esclusiva devozione”. Questa è la posizione che dovete assumere, imparando a considerate l’effetto che l’attuale situazione e la contesa ha su di voi dal punto di vista di Dio. — Gios. 24:19.
10. Come la successiva visione di Giovanni raffigura ulteriori moderni avvenimenti?
10 C’è dell’altro, comunque, da considerare su questo tema dell’adorazione. Giovanni vede quindi “un’altra bestia selvaggia . . . [con] due corna simili a quelle di un agnello . . . E fa che la terra e quelli che vi dimorano adorino la prima bestia selvaggia”. Inoltre, “dice a quelli che dimorano sulla terra di fare un’immagine alla bestia selvaggia”, che riceve respiro (o vita), “onde l’immagine della bestia selvaggia parlasse e facesse uccidere tutti quelli che non adorassero in alcun modo l’immagine della bestia selvaggia”. Come se non bastasse, il racconto continua: “Essa costringe tutti, . . . perché nessuno possa comprare o vendere se non chi ha il marchio, il nome della bestia selvaggia e il numero del suo nome”. (Riv. 13:11-17) Lì è raffigurato lo sviluppo della visibile organizzazione di Satana, che si vede nella duplice potenza anglo-americana, e anche la creazione di un’“immagine” da parte di questa grande potenza mondiale, che si vede prima nella Lega delle Nazioni e che oggi è tornata in vita sotto forma di Nazioni Unite. Ma non importa quali siano gli avvenimenti, si ripete sempre la stessa storia. “Tutti”, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, sono sottoposti a inesorabile pressione perché adorino e servano questi bestiali strumenti e, per mezzo di essi, Satana il Diavolo stesso.
11. Quali eccellenti contrasti sono fatti in Rivelazione 14:1-5?
11 Questo è il lato oscuro della situazione. Ora, però, vedete com’è controbilanciata da quanto segue. Giovanni vede successivamente quelli che formano la sposa di Cristo, in numero di 144.000, in piedi con l’Agnello sul monte Sion. Invece del marchio della bestia selvaggia sulle loro fronti, hanno il nome dell’Agnello e del Padre suo indicante che hanno vinto. Mettendo in risalto la loro lealtà e indivisa devozione al celeste Sposo, il racconto dice che essi “non si contaminarono con donne; infatti, sono vergini. Questi son quelli che continuano a seguire l’Agnello ovunque vada. . . . nella loro bocca non fu trovata falsità; sono senza macchia”. I loro nomi sono scritti nel “rotolo della vita dell’Agnello”, benché non dobbiamo trascurare un altro “rotolo della vita” per tutti quelli che vivranno sulla terra e saranno fedeli nella prova, specialmente in quella finale al termine del regno millenario di Cristo. — Riv. 14:1-5; 21:27; 20:12.
12. Il messaggio di Rivelazione 14:7 quale essenziale verità mette in risalto, e come si adempie questo?
12 Poi Giovanni ode e scrive un messaggio dichiarato a tutti gli abitanti della terra: “Temete Dio e dategli gloria, perché l’ora del suo giudizio è arrivata, e adorate Colui che fece il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque”. (Riv. 14:6, 7) Com’è chiaro e vigoroso! Il grande Creatore e Fonte della vita ha il sovrano diritto di chiedere l’adorazione e il servizio di tutte le creature senza eccezione. Ne è degno. Egli fa in modo che questo messaggio sia dichiarato in tutta la terra, poiché è il fondamentale tema del messaggio di verità proclamato dai testimoni di Geova e ‘predicato in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni’. Fa parte del “segno” che Gesù disse si sarebbe adempiuto prima che passasse questa attuale generazione. Il messaggio è dichiarato oggi con più intensità e perspicacia che mai. — Matt. 24:3, 14, 34.
13. Quale ulteriore messaggio rende chiare le due alternative?
13 Poco dopo, Giovanni sentì annunciare da un altro angelo ciò che sarebbe accaduto sotto forma di finale avverso giudizio “se alcuno adora la bestia selvaggia e la sua immagine, e riceve il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano”. (Riv. 14:9-11) Pertanto nella Parola di Dio sono rese assai chiare le due alternative. Questo avvertimento fa parte del messaggio biblico dichiarato dai testimoni di Geova. Essi lo considerano l’incarico affidato loro da Dio. Desiderano dire, come disse Paolo: “Son puro del sangue di tutti gli uomini, poiché non mi sono trattenuto dal dirvi tutto il consiglio di Dio”. — Atti 20:26, 27.
14. Sentendoci incapaci, quale condotta dovremmo seguire?
14 Benché l’esigenza e il comandamento di rendere adorazione e servizio solo a Geova siano resi così chiari, potete sentirvi incapace di resistere a tutta l’aspra opposizione e pressione menzionate nelle precedenti scritture. Geova, “ricordando che siamo polvere”, non dimentica la nostra fragilità e il nostro bisogno. Esaminiamo dunque ulteriormente un eccellente provvedimento che ha preso con cui potete scampare e tuttavia, abbastanza stranamente, restare dove siete. Come è possibile ciò? — Sal. 103:14.
EDIFICHIAMO SOTTO L’ABILE DIREZIONE
15. (a) Come possiamo scampare al laccio menzionato da Gesù? (b) Quale eccellente esempio diede Noè rispetto a ciò?
15 Ci sono quattro scritture in particolare che parlano di scampare e di liberazione. Abbiamo già menzionato il riferimento di Gesù al giorno del giudizio che sarebbe venuto “come un laccio” su tutti gli abitanti della terra, in maniera simile al diluvio del giorno di Noè che prese in un laccio e seppellì l’intera famiglia umana, tranne otto persone, perché “non si avvidero” del messaggio di avvertimento. Come disse Gesù, il modo di scampare è di stare attenti, di ‘prestare attenzione’ per evitare l’egoistica intemperanza, ‘di stare svegli’ con un’attitudine supplichevole. Così facendo, stando dove siete, ‘riuscirete a scampare’ al finale avverso giudizio che sarà eseguito tra breve. Riuscirete “a stare in piedi dinanzi al Figlio dell’uomo” nel suo favore e nella sua approvazione. Siate come Noè e la sua famiglia, che stettero dov’erano, evitando così di contaminarsi con quella spaventosa generazione, e continuarono il lavoro di costruzione dell’arca sotto l’abile direzione. — Matt. 24:37-39; Luca 21:34-36; Gen. 6:14-16.
16. Come si adempie la promessa di Rivelazione 3:10, che richiede quale azione?
16 Alla “congregazione che è in Filadelfia” Gesù promise: “Perché tu hai serbato la parola circa la mia perseveranza, anch’io ti serberò dall’ora della prova, che verrà sull’intera terra abitata, per porre alla prova quelli che dimorano sulla terra”. (Riv. 3:7, 10) Non sarete serbati sottraendovi alla prova, o nascondendovi in un convento o monastero, ma lo sarete rimanendo dove siete e praticando ogni giorno l’ubbidienza e la perseveranza, seguendo l’esempio di Gesù che stette dove Dio lo pose, nel mondo ma non essendone parte, non essendone contaminato. Così facendo non vi indebolirete sotto la pressione del bestiale sistema di cose satanico. Invece, rimanendo con il popolo di Dio e con il loro aiuto, sarete in grado di continuare il servizio e l’adorazione a Geova a sostegno del suo regno. Durante il suo ministero, Gesù continuò l’opera affidatagli dal Padre suo ed edificò sotto l’abile direzione. — Giov. 9:4; 17:4.
17. Quale guida e conforto possiamo ottenere dalla promessa di I Corinti 10:13?
17 Questo è confermato dalle parole di Paolo: “Dio è fedele, ed egli non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, e con la tentazione farà anche la via d’uscita onde la possiate sopportare”. (1 Cor. 10:13) Dio mette alla prova, e permette a Satana di tentare. Non c’è modo di sottrarvisi. Comunque, mentre lo scopo di Satana è di infrangere la vostra fede e la vostra devozione, lo scopo di Dio è sempre quello di edificare mediante una condotta di addestramento e disciplina sotto l’abile direzione, come fece con Gesù. Come un padre benigno e saggio, egli sa molto meglio di voi come farvi acquistare facoltà di perseveranza, e “felice l’uomo che continua a sopportare la prova”. Non temete; se vi mettete nelle sue mani, egli non lascerà che Satana vi opprima tanto che non abbiate via d’uscita. — Ebr. 12:7-11; Giac. 1:12.
18. (a) Gioele 2:32 parla di quale eccellente provvedimento? (b) In quali vari modi viene usata nella Bibbia la parola “casa”?
18 Infine, in una profezia che si sta ora adempiendo, prima del “grande e tremendo giorno di Geova”, leggiamo: “E deve accadere che chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato; poiché sul monte Sion e in Gerusalemme saranno gli scampati, proprio come Geova ha detto, e fra i superstiti, che Geova chiama”. (Gioe. 2:31, 32) Che eccellente, rassicurante provvedimento! Ma dove troverete questo monte Sion e questa Gerusalemme in cui trovare scampo? Questa domanda introduce l’argomento dell’edificazione di case. Il salmista disse: “Salvo che Geova stesso edifichi la casa, non serve a nulla che vi abbiano lavorato duramente i suoi edificatori”. (Sal. 127:1) Si può dire il contrario. Se Geova effettivamente edifica la casa, riconoscendola come sua, allora quelli che lavorano sotto la direzione del grande Capomastro possono avere la certezza del sicuro successo. Dov’è la casa di Geova e che cos’è? Oltre a riferirsi a un letterale luogo di dimora, la parola “casa” è spesso usata riguardo a una famiglia, o anche una nazione, come la “casa di Aaronne” e la “casa d’Israele”. (Sal. 115:10; Lev. 10:6) Come nazione, Israele fu infedele, per cui Gesù disse loro riguardo al loro tempio in Gerusalemme: “Ecco, la vostra casa vi è abbandonata”. (Matt. 23:38) Comunque, Gesù aveva già cominciato i preparativi per una diversa specie di casa o tempio, una casa spirituale. Durante il suo ministero, cominciò a radunare e preparare i materiali da costruzione, cioè i suoi discepoli, che, alla Pentecoste del 33 E.V., furono apertamente riconosciuti da Dio come sua casa, o tempio, spirituale, “edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti [cristiani], mentre Cristo Gesù stesso è la pietra angolare”. — Efes. 2:20-22. (Si veda anche Ebrei 3:6; I Pietro 2:5).
19. Dove possiamo oggi trovare la “casa” e la “città” di Dio?
19 Nell’antico Israele, Sion, o Gerusalemme, divenne il centro dell’adorazione, con il tempio, in cui si trovava l’arca del patto, che rappresentava la presenza di Geova. In maniera simile, della congregazione cristiana, l’Israele spirituale, è detto che si accosta “al monte Sion e alla città dell’Iddio vivente, alla Gerusalemme celeste”. (Ebr. 12:22; Riv. 21:2) Oggi c’è un rimanente di questa spirituale classe del tempio, rimanente che forma il nucleo di cristiani testimoni di Geova, e intorno a questo nucleo è in corso un’utile ed efficace opera di edificazione in senso spirituale. Essa è compiuta mediante la potenza dello spirito di Dio, in piena armonia con la Parola di Dio sotto ogni aspetto, sotto l’abile direzione del Capo della congregazione cristiana, Cristo Gesù. Siete calorosamente invitato a partecipare con i testimoni di Geova a questo eccellente programma di edificazione, frequentando le loro adunanze e partecipandovi, e partecipando anche a tutte le attività della loro opera di predicazione e insegnamento. Non solo riceverete abile direzione, ma sarete aiutato ad acquistare abile direzione e divenire sempre più preparato per l’opera di istruzione biblica, insieme agli “scampati”.
20. In che modo sia Gesù che Paolo misero in risalto l’importanza dell’edificazione spirituale?
20 Oltre a questo aspetto collettivo, le Scritture vi incoraggiano anche nella personale opera di edificazione di case. Gesù, mettendo in risalto l’ubbidienza, fece un netto contrasto fra “chi ode queste mie parole e le mette in pratica” e chi ode ma “non le mette in pratica”. La casa delle prospettive di vita eterna, edificata dal primo sul masso di roccia dell’ubbidienza all’istruzione impartita da Dio, resiste alla tempesta, ma quella del secondo, edificata sulle sabbie mobili della disubbidienza, crolla prontamente sotto la pressione. (Matt. 7:24-27) Anche Paolo, l’abile e “saggio direttore dei lavori”, fece un netto contrasto fra colui il cui modello della personalità fu edificato con le eccellenti qualità di perseveranza, integrità, salda devozione, paragonate a “oro, argento, pietre preziose”, e colui la cui personalità religiosa, priva di queste qualità, fu edificata con “materiali di legno, fieno, stoppia”. La personalità cristiana del primo sopravvive all’infuocata prova, e quello o quelli che lo edificarono ricevono una ricompensa. Ma della seconda persona religiosa edificata erroneamente si può dire, come scrisse Giacomo, che egli non lascia che “la perseveranza abbia la sua opera compiuta . . . non supponga quell’uomo che riceverà alcuna cosa da Geova; egli è un uomo indeciso, instabile in tutte le sue vie”. — 1 Cor. 3:10-15; Giac. 1:4, 7, 8.
21. (a) Possiamo edificare alla perfezione in qualsiasi senso dal punto di vista di Dio? (b) Che cosa disse Gesù riguardo a ciò?
21 Umilmente e ubbidientemente “[ricevete] la disciplina che dà perspicacia, giustizia e giudizio e rettitudine [qualità resistenti al fuoco] . . . Il saggio ascolterà e guadagnerà più istruzione, e l’uomo d’intendimento è quello che acquista abile direzione”. (Prov. 1:3, 5) La dedicazione di sé a Geova e l’associazione con il suo popolo, questo è il segreto della giusta specie di edificazione spirituale. È vero che non potete ancora edificare con assoluta perfezione nella carne, ma potete edificare un nuovo modello di vita, basato su una “nuova personalità . . . secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà”. (Efes. 4:24) Ricordate ciò che disse Gesù della perfezione. Dopo avere spiegato ai suoi discepoli che l’amore divino è l’essenza dell’altruistico e sincero interesse per gli altri, fino al punto di amare i vostri nemici e pregare per i vostri persecutori, disse: “Voi dovete dunque esser perfetti, come è perfetto il vostro Padre celeste”. Anche a uno che non era discepolo, il giovane governante ricco, Gesù parlò della perfezione nello stesso modo, dicendo: “Se vuoi esser perfetto, va, vendi i tuoi averi e dalli ai poveri . . . e vieni, sii mio seguace”. — Matt. 5:43-48; 19:21.
22. (a) Come si può acquistare amore divino? (b) In che senso esso è il segreto per vincere?
22 Questo amore divino è la più grande qualità, la principale esigenza. Benché non sia una naturale, insita parte della perfezione, c’è ogni incoraggiamento ad acquistarlo come parte della vostra nuova personalità. È possibile. Gesù comprese evidentemente che era una possibilità reale per quel giovane governante, altrimenti lo scrittore evangelico Marco non avrebbe detto che Gesù “provò amore per lui”. (Mar. 10:21) Il suo cuore non era spinto verso qualcuno solo per attrazione esteriore. Come la fede, l’amore può avere la stessa provata qualità. “L’amore è longanime . . . [e] sopporta ogni cosa”. (1 Cor. 13:4-7, 13) È il segreto per vincere. Non potete vincere la pressione a fare il male solo cercando di evitare la pressione, lasciando un vuoto che Satana e i suoi demoni farebbero presto a colmare. (Matt. 12:43-45) Piuttosto, mettetevi volontariamente sotto la pressione per il bene. Come disse Paolo: “Non vi fate vincere dal male, ma vincete il male col bene”. (Rom. 12:21) Questo è quanto siete invitato a fare dedicandovi a Geova. Imparate a considerare tutte le cose dal suo punto di vista, dal punto di vista scritturale. Questo è un buon ragionamento e un modo di pensare corretto. Sottomettetevi alla salutare pressione della sua Parola e della sua organizzazione. Invitate altri a venire nella sua organizzazione, alla “casa di Geova”, alla Sion e Gerusalemme celeste, dal cui centro di adorazione emanano la legge e la parola di Geova. Partecipate con il suo popolo a tutte le espressioni di servizio e adorazione a Geova riconoscendo la sua legittima sovranità su di voi e su tutte le sue creature. — Isa. 2:2-4.
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Tutti sono sotto pressione perché adorino la visibile terrestre organizzazione politica del Diavolo, raffigurata dalla bestia selvaggia che esce dal mare. Chi adorate voi?