Capitolo quindici
Il consiglio di Geova contro le nazioni
1. Quale annuncio di giudizio contro l’Assiria mette per iscritto Isaia?
GEOVA può servirsi delle nazioni al fine di disciplinare il suo popolo per la malvagità che manifesta. Comunque non condona a quelle nazioni l’inutile crudeltà, l’orgoglio e l’animosità verso la vera adorazione. Perciò molto in anticipo ispira Isaia a mettere per iscritto “la dichiarazione solenne contro Babilonia”. (Isaia 13:1) Babilonia, però, è una minaccia futura. Ai giorni di Isaia è l’Assiria a opprimere il popolo del patto di Dio. L’Assiria distrugge il regno settentrionale di Israele e devasta gran parte di Giuda. Ma il suo trionfo è limitato. Isaia scrive: “Geova degli eserciti ha giurato, dicendo: ‘Sicuramente proprio come ho pensato, così deve accadere . . . per spezzare l’assiro nel mio paese e perché io lo calpesti sui miei propri monti, e perché il suo giogo realmente si allontani di sopra a loro e perché il suo medesimo carico si allontani di sopra alla loro spalla’”. (Isaia 14:24, 25) Poco dopo che Isaia pronuncia questa profezia, la minaccia assira si allontana da Giuda.
2, 3. (a) Nell’antichità, contro chi Geova stende la mano? (b) Cosa significa che Geova stende la mano contro “tutte le nazioni”?
2 Ma che dire delle altre nazioni che sono nemiche del popolo del patto di Dio? Anch’esse devono essere giudicate. Isaia dichiara: “Questo è il consiglio che si consiglia contro tutta la terra, e questa è la mano che è stesa contro tutte le nazioni. Poiché lo stesso Geova degli eserciti ha consigliato, e chi può infrangere ciò? E la sua mano è stesa, e chi può farla ritirare?” (Isaia 14:26, 27) Il “consiglio” di Geova è più che un semplice parere. È la sua ferma decisione, il suo decreto. (Geremia 49:20, 30) La “mano” di Dio è la sua forza applicata. Negli ultimi versetti del capitolo 14 e nei capitoli da 15 a 19 di Isaia, il consiglio di Geova è contro la Filistea, Moab, Damasco, l’Etiopia e l’Egitto.
3 Isaia, però, dice che la mano di Geova è stesa contro “tutte le nazioni”. Quindi, anche se queste profezie di Isaia hanno un primo adempimento nell’antichità, in linea di principio si applicano pure durante il “tempo della fine” quando Geova stende la mano contro tutti i regni della terra. (Daniele 2:44; 12:9; Romani 15:4; Rivelazione 19:11, 19-21) Molto in anticipo, l’onnipotente Dio, Geova, rivela con sicurezza il suo consiglio. Nessuno può fargli ritirare la mano stesa. — Salmo 33:11; Isaia 46:10.
“Un’infuocata serpe volante” contro la Filistea
4. Quali sono alcuni particolari della dichiarazione solenne di Geova contro la Filistea?
4 I filistei vengono presi in considerazione per primi. “Nell’anno che il re Acaz morì si ebbe questa dichiarazione solenne: ‘Non si rallegri, o Filistea, nessuno in te, solo perché il bastone di chi ti colpiva è stato spezzato. Poiché dalla radice del serpente uscirà una serpe velenosa, e il suo frutto sarà un’infuocata serpe volante’”. — Isaia 14:28, 29.
5, 6. (a) In che senso Uzzia era simile a un serpente per i filistei? (b) Cosa dimostra di essere Ezechia contro la Filistea?
5 Il re Uzzia era stato abbastanza forte da contenere la minaccia costituita dalla Filistea. (2 Cronache 26:6-8) Per i filistei era come un serpente, e il suo bastone continuò a colpire quel vicino ostile. Morto Uzzia — ‘il suo bastone fu spezzato’ — salì al trono il fedele Iotam, ma “il popolo agiva ancora rovinosamente”. Poi diventò re Acaz. Le cose cambiarono, e i filistei effettuarono con successo incursioni militari in Giuda. (2 Cronache 27:2; 28:17, 18) A questo punto, però, le cose cambiano di nuovo. Nel 746 a.E.V. il re Acaz muore e sale al trono il giovane Ezechia. Se i filistei pensano che le cose continueranno ad andare bene per loro, si sbagliano di grosso. Ezechia si dimostra un nemico implacabile. Discendente di Uzzia, Ezechia (il “frutto” della sua “radice”) è simile a “un’infuocata serpe volante”: sfreccia rapidamente all’attacco, colpisce come un fulmine e produce bruciore, come se iniettasse veleno alle vittime.
6 Questa è un’ottima descrizione del nuovo re. “Fu [Ezechia] ad abbattere i filistei fino a Gaza e anche i suoi territori”. (2 Re 18:8) Secondo gli annali del re assiro Sennacherib, i filistei furono assoggettati da Ezechia. I “miseri” — l’indebolito regno di Giuda — godono di sicurezza e abbondanza materiale, mentre la Filistea soffre per la carestia. — Leggi Isaia 14:30, 31.
7. Che dichiarazione di fede deve fare Ezechia agli ambasciatori presenti a Gerusalemme?
7 Sembra che in Giuda siano presenti degli ambasciatori, forse per cercare alleati contro l’Assiria. Cosa si dovrebbe dire loro? “Che si dirà in risposta ai messaggeri della nazione?” Ezechia dovrebbe forse ricercare la sicurezza in alleanze straniere? No! Dovrebbe dire ai messaggeri: “Geova stesso ha gettato le fondamenta di Sion, e in lei si rifugeranno gli afflitti del suo popolo”. (Isaia 14:32) Il re deve avere piena fiducia in Geova. Le fondamenta di Sion sono salde. La città scamperà come un rifugio sicuro dalla minaccia assira. — Salmo 46:1-7.
8. (a) In che senso oggi molte nazioni sono come la Filistea? (b) Come fece nell’antichità, cosa ha fatto Geova per sostenere il suo popolo oggi?
8 A somiglianza della Filistea, alcune nazioni oggi si oppongono rabbiosamente agli adoratori di Dio. Cristiani testimoni di Geova sono stati rinchiusi in prigioni e in campi di concentramento. Sono stati messi al bando. Alcuni sono stati uccisi. Gli oppositori continuano a ‘sferrare taglienti attacchi all’anima del giusto’. (Salmo 94:21) Ai nemici questo gruppo di cristiani forse sembra ‘misero’ e ‘povero’. Ma con l’aiuto di Geova essi godono di abbondanza spirituale, mentre i loro nemici soffrono per la carestia. (Isaia 65:13, 14; Amos 8:11) Quando Geova stenderà la mano contro i moderni filistei, questi “miseri” saranno al sicuro. Come? Unendosi alla “casa di Dio”, di cui Gesù è la sicura pietra angolare. (Efesini 2:19, 20) E avranno la protezione della “Gerusalemme celeste”, il celeste Regno di Geova, che ha Gesù Cristo come Re. — Ebrei 12:22; Rivelazione 14:1.
Moab è ridotto al silenzio
9. Contro chi è rivolta la successiva dichiarazione solenne, e come questo popolo si è dimostrato un nemico del popolo di Dio?
9 A est del Mar Morto c’è un altro vicino di Israele: Moab. A differenza dei filistei, i moabiti sono imparentati con Israele, essendo discendenti di Lot, nipote di Abraamo. (Genesi 19:37) Nonostante questa parentela, Moab ha un passato di inimicizia con Israele. Per esempio, già ai giorni di Mosè il re di Moab assoldò il profeta Balaam sperando che maledicesse gli israeliti. Quando questo non riuscì, Moab ricorse all’immoralità e all’adorazione di Baal per irretire Israele. (Numeri 22:4-6; 25:1-5) A ragione, dunque, Geova ispira Isaia a mettere per iscritto “la dichiarazione solenne contro Moab”. — Isaia 15:1a.
10, 11. Cosa accadrà a Moab?
10 La profezia di Isaia è rivolta contro numerose città e località di Moab, fra cui Ar, Chir (o Chir-Areset) e Dibon. (Isaia 15:1b, 2a) I moabiti faranno cordoglio per le schiacciate d’uva secca di Chir-Areset, forse uno dei principali prodotti della città. (Isaia 16:6, 7) Sibma e Iazer, famose per la viticoltura, saranno abbattute. (Isaia 16:8-10) Eglat-Selisia, il cui nome potrebbe significare “vitella di tre anni”, sarà come una robusta giovenca che emette strazianti grida di angoscia. (Isaia 15:5) L’erba del paese si seccherà mentre le “acque di Dimon” diventeranno piene di sangue a motivo della strage dei moabiti. Le “acque di Nimrim” diventeranno “assolute desolazioni”, in senso figurato o in senso letterale, probabilmente perché le forze nemiche sbarrano i corsi d’acqua. — Isaia 15:6-9.
11 I moabiti si cingeranno di sacco, l’abito da lutto. Si raderanno il capo in segno di vergogna e lamento. Ogni barba sarà “tagliata” a indicare profondo dolore e umiliazione. (Isaia 15:2b-4) Isaia stesso, certo dell’adempimento di questi giudizi, prova profonde emozioni. Come le vibranti corde di un’arpa, le sue viscere sono mosse a pietà a motivo del messaggio di sventura contro Moab. — Isaia 16:11, 12.
12. Come si adempirono le parole di Isaia contro Moab?
12 Quando si adempirà questa profezia? Presto. “Questa è la parola che Geova pronunciò riguardo a Moab in precedenza. E ora Geova ha parlato, dicendo: ‘Entro tre anni, secondo gli anni del lavoratore salariato, la gloria di Moab deve anche essere screditata con molta agitazione di ogni sorta, e i rimasti saranno pochissimi, non potenti’”. (Isaia 16:13, 14) In armonia con questo, ci sono testimonianze archeologiche che durante l’VIII secolo a.E.V. Moab soffrì atrocemente e molte località rimasero spopolate. Tiglat-Pileser III menzionò Salamanu di Moab fra i sovrani che gli pagavano un tributo. Sennacherib riceveva un tributo da Kammusunadbi, re di Moab. I monarchi assiri Esar-Addon e Assurbanipal parlavano dei re moabiti Musuri e Kamashaltu come di loro vassalli. Secoli fa i moabiti cessarono di esistere come popolo. Sono state rinvenute rovine ritenute di città moabite, ma finora sono stati riportati alla luce pochi reperti archeologici riguardanti questo nemico di Israele un tempo potente.
Perisce il moderno “Moab”
13. Oggi quale organizzazione si può paragonare a Moab?
13 Oggi esiste un’organizzazione mondiale simile all’antico Moab. È la cristianità, la parte principale di “Babilonia la Grande”. (Rivelazione 17:5) Sia Moab che Israele discendevano dal padre di Abraamo, Tera. Similmente la cristianità, come l’odierna congregazione dei cristiani unti, sostiene di derivare dalla congregazione cristiana del I secolo. (Galati 6:16) Tuttavia la cristianità, come Moab, è corrotta, promuove l’immoralità spirituale e l’adorazione di dèi diversi dall’unico vero Dio, Geova. (Giacomo 4:4; 1 Giovanni 5:21) Come classe, i capi della cristianità si oppongono a coloro che predicano la buona notizia del Regno. — Matteo 24:9, 14.
14. Nonostante il consiglio di Geova contro il moderno “Moab”, che speranza c’è per i singoli appartenenti a quella organizzazione?
14 Alla fine Moab fu ridotto al silenzio. Lo stesso accadrà alla cristianità. Geova, servendosi di un equivalente moderno dell’Assiria, la renderà desolata. (Rivelazione 17:16, 17) Ma per coloro che si trovano in questo moderno “Moab” c’è speranza. Nel bel mezzo della profezia contro Moab, Isaia dice: “Nell’amorevole benignità di sicuro un trono sarà fermamente stabilito; e uno vi si deve sedere in verità nella tenda di Davide, giudicando e cercando il diritto ed essendo pronto nella giustizia”. (Isaia 16:5) Nel 1914 Geova stabilì fermamente il trono di Gesù, Sovrano della discendenza del re Davide. La regalità di Gesù è un’espressione dell’amorevole benignità di Geova e, in adempimento del patto stipulato con il re Davide, durerà per sempre. (Salmo 72:2; 85:10, 11; 89:3, 4; Luca 1:32) Molte persone mansuete hanno lasciato il moderno “Moab” e si sono sottomesse a Gesù per avere la vita. (Rivelazione 18:4) Come è confortante per loro il fatto che Gesù “farà sapere alle nazioni cos’è la giustizia”! — Matteo 12:18; Geremia 33:15.
Damasco cade in rovina
15, 16. (a) Quali passi ostili Damasco e Israele compiono contro Giuda, e con quale risultato per Damasco? (b) Chi è incluso nella dichiarazione solenne contro Damasco? (c) Cosa possono imparare oggi i cristiani dall’esempio di Israele?
15 Isaia mette quindi per iscritto “la dichiarazione solenne contro Damasco”. (Leggi Isaia 17:1-6). Damasco, a nord di Israele, è “il capo della Siria”. (Isaia 7:8) Durante il regno di Acaz re di Giuda, Rezin di Damasco alleatosi con Peca di Israele invade Giuda. Su richiesta di Acaz, però, l’assiro Tiglat-Pileser III muove contro Damasco, la conquista e porta in esilio molti suoi abitanti. Da allora in poi Damasco non costituisce più una minaccia per Giuda. — 2 Re 16:5-9; 2 Cronache 28:5, 16.
16 A motivo probabilmente dell’alleanza di Israele con Damasco, la dichiarazione solenne di Geova contro Damasco include anche espressioni di giudizio contro l’infedele regno settentrionale. (Isaia 17:3-6) Israele diventerà come un campo al tempo della mietitura che ha pochissimo grano o come un olivo dai cui rami è stata scossa la maggior parte delle olive. (Isaia 17:4-6) Che esempio ammonitore per coloro che sono dedicati a Geova! Egli si aspetta esclusiva devozione e accetta solo un sacro servizio sincero. Inoltre odia coloro che sono ostili nei confronti dei propri fratelli. — Esodo 20:5; Isaia 17:10, 11; Matteo 24:48-50.
Piena fiducia in Geova
17, 18. (a) Come rispondono alcuni in Israele alle dichiarazioni solenni di Geova, ma qual è la reazione generale? (b) Come la situazione attuale è simile a quella dei giorni di Ezechia?
17 A questo punto Isaia dice: “In quel giorno l’uomo terreno guarderà al suo Fattore, e i suoi propri occhi fisseranno lo stesso Santo d’Israele. E non guarderà agli altari, opera delle sue mani; e non fisserà ciò che le sue dita hanno fatto, o i pali sacri o i banchi dell’incenso”. (Isaia 17:7, 8) Sì, alcuni in Israele prestano ascolto all’ammonitrice dichiarazione solenne di Geova. Per esempio, quando Ezechia invita gli abitanti di Israele a unirsi a Giuda nella celebrazione della Pasqua, alcuni israeliti accettano l’invito e compiono il viaggio a sud per unirsi ai loro fratelli nella pura adorazione. (2 Cronache 30:1-12) Eppure la maggior parte degli abitanti di Israele schernisce i messaggeri che portano l’invito. Il paese è irrimediabilmente apostata. Perciò il consiglio di Geova contro di esso viene eseguito. L’Assiria distrugge le città di Israele, la terra rimane incolta, i pascoli improduttivi. — Leggi Isaia 17:9-11.
18 E oggi? Israele era una nazione apostata. Quindi il modo in cui Ezechia cercò di aiutare singoli individui di quella nazione a tornare alla vera adorazione ci ricorda come i veri cristiani oggi cercano di aiutare singoli individui dell’organizzazione apostata della cristianità. Dal 1919 messaggeri dell’“Israele di Dio” sono andati in tutta la cristianità a invitare la gente a partecipare alla pura adorazione. (Galati 6:16) La maggioranza ha rifiutato. Molti hanno schernito i messaggeri. Alcuni, però, hanno reagito positivamente. Adesso sono milioni, e sono felici di ‘fissare il Santo di Israele’, essendo ammaestrati da lui. (Isaia 54:13) Abbandonano l’adorazione presso altari sacrileghi — la devozione a dèi di fattura umana e la fiducia in essi — e si volgono con zelo a Geova. (Salmo 146:3, 4) Come Michea, contemporaneo di Isaia, ciascuno di loro dice: “In quanto a me, starò di vedetta per Geova. Sarò certamente in aspettazione dell’Iddio della mia salvezza. Il mio Dio mi udrà”. — Michea 7:7.
19. Chi sono quelli che Geova rimprovererà, e cosa significherà questo per loro?
19 Che differenza rispetto a coloro che confidano nell’uomo mortale! Tumultuose ondate di violenza e rivolta travolgono l’umanità in questi ultimi giorni. “Il mare” agitato dell’umanità irrequieta e ribelle provoca malcontento e rivoluzioni. (Isaia 57:20; Rivelazione 8:8, 9; 13:1) Geova “rimprovererà” questa folla rumorosa. Il suo Regno celeste distruggerà ogni organizzazione e ogni singolo individuo che creano difficoltà, e questi dovranno “fuggire lontano . . . come un vortice di cardi dinanzi all’uragano”. — Isaia 17:12, 13; Rivelazione 16:14, 16.
20. Benché siano ‘predati’ dalle nazioni, che fiducia hanno i veri cristiani?
20 Il risultato? Isaia dice: “Al tempo della sera, ebbene, ecco, c’è improvviso terrore. Prima del mattino, non c’è più. Questa è la parte di quelli che ci saccheggiano, e la sorte che appartiene a quelli che ci predano”. (Isaia 17:14) Molti “predano” i servitori di Geova, trattandoli in modo sgarbato e irrispettoso. Poiché non sono, e non desiderano essere, parte delle religioni tradizionali del mondo, i veri cristiani sono considerati una facile preda da critici prevenuti e oppositori fanatici. Ma i servitori di Dio sono fiduciosi che si avvicina rapidamente il “mattino” in cui la loro tribolazione finirà. — 2 Tessalonicesi 1:6-9; 1 Pietro 5:6-11.
L’Etiopia porta un dono a Geova
21, 22. Quale nazione riceve quindi una solenne dichiarazione di giudizio, e come si adempiono le parole ispirate di Isaia?
21 Almeno in due occasioni l’Etiopia, a sud dell’Egitto, ha preso parte ad azioni militari contro Giuda. (2 Cronache 12:2, 3; 14:1, 9-15; 16:8) Ora Isaia predice un giudizio contro questa nazione: “Ah, il paese dei ronzanti insetti con le ali, che è nella regione dei fiumi d’Etiopia!” (Leggi Isaia 18:1-6).a Geova annuncia che l’Etiopia sarà ‘stroncata, tolta e recisa’.
22 La storia secolare ci dice che nell’ultima parte dell’VIII secolo a.E.V. l’Etiopia dominò l’Egitto per una sessantina d’anni. Gli imperatori assiri Esar-Addon e Assurbanipal lo invasero a loro volta. Con la distruzione di Tebe da parte di Assurbanipal, l’Assiria soggiogò l’Egitto, ponendo così fine alla dominazione etiopica nella valle del Nilo. (Vedi anche Isaia 20:3-6). Che dire dei nostri tempi?
23. Che ruolo ha la moderna “Etiopia”, e perché sarà distrutta?
23 Nella profezia di Daniele circa il “tempo della fine” viene detto che l’Etiopia e la Libia avrebbero ‘seguito i passi’ dell’aggressivo “re del nord”, sarebbero state cioè ai suoi ordini. (Daniele 11:40-43) L’Etiopia è pure inclusa fra le forze militari di “Gog del paese di Magog”. (Ezechiele 38:2-5, 8) Quando attaccheranno la nazione santa di Geova, le forze di Gog, incluso il re del nord, saranno distrutte. Quindi la mano di Geova sarà stesa anche contro la moderna “Etiopia” a motivo della sua opposizione alla sovranità di Geova. — Ezechiele 38:21-23; Daniele 11:45.
24. In quali modi Geova ha ricevuto “doni” dalle nazioni?
24 Ma la profezia dice anche: “In quel tempo sarà portato a Geova degli eserciti un dono, da un popolo di alta statura e rasato, sì, da un popolo tremendo dappertutto . . . al luogo del nome di Geova degli eserciti, il monte Sion”. (Isaia 18:7) Pur non riconoscendo la sovranità di Geova, le nazioni a volte si sono comportate in modi che hanno giovato al popolo di Geova. In alcuni paesi le autorità hanno emanato leggi ed emesso sentenze che tutelano i diritti dei fedeli adoratori di Geova. (Atti 5:29; Rivelazione 12:15, 16) E ci sono altri doni. “Dei re porteranno doni a te stesso. . . . Oggetti di bronzo verranno dall’Egitto; Cus stesso [l’Etiopia] stenderà prontamente le mani con doni a Dio”. (Salmo 68:29-31) Oggi milioni di moderni “etiopi” che temono Geova portano “un dono” sotto forma di adorazione. (Malachia 1:11) Essi partecipano all’immensa opera di predicare la buona notizia del Regno in tutta la terra. (Matteo 24:14; Rivelazione 14:6, 7) Che bel dono da offrire a Geova! — Ebrei 13:15.
Il cuore dell’Egitto si strugge
25. In adempimento di Isaia 19:1-11, cosa accade all’antico Egitto?
25 La nazione che confina direttamente con Giuda a sud è l’Egitto, da molto tempo nemico del popolo del patto di Dio. Il capitolo 19 di Isaia descrive la situazione instabile esistente all’epoca di Isaia. In Egitto c’è la guerra civile: “città contro città, regno contro regno”. (Isaia 19:2, 13, 14) Gli storici forniscono le prove che dinastie rivali governavano contemporaneamente parti diverse del paese. La vantata sapienza dell’Egitto, con i suoi ‘dèi senza valore e incantatori’, non salva la nazione dalla ‘mano di un duro padrone’. (Isaia 19:3, 4) L’Egitto viene conquistato da Assiria, Babilonia, Persia, Grecia e Roma. Tutti questi avvenimenti adempiono le profezie di Isaia 19:1-11.
26. Nell’adempimento maggiore, come reagiranno gli abitanti del moderno “Egitto” agli atti di giudizio di Geova?
26 Ad ogni modo nella Bibbia l’Egitto spesso simboleggia il mondo di Satana. (Ezechiele 29:3; Gioele 3:19; Rivelazione 11:8) La “dichiarazione solenne contro l’Egitto” ha dunque un adempimento maggiore? Sì, certamente! Le parole iniziali della profezia di Isaia dovrebbero indurre tutti a prestare attenzione: “Ecco, Geova cavalca una nube veloce ed entra in Egitto. E gli dèi senza valore d’Egitto certamente tremeranno a causa di lui, e il medesimo cuore d’Egitto si struggerà in mezzo a esso”. (Isaia 19:1) Geova presto agirà contro l’organizzazione di Satana. Allora si vedrà che gli dèi di questo sistema di cose sono privi di valore. (Salmo 96:5; 97:7) “Il medesimo cuore d’Egitto si struggerà” per la paura. Gesù predisse questo tempo: “Ci [sarà] . . . angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne a causa del muggito del mare e del suo agitarsi, mentre gli uomini verranno meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che staranno per venire sulla terra abitata”. — Luca 21:25, 26.
27. Quali dissensi interni fu predetto che ci sarebbero stati in “Egitto”, e come si adempie questo oggi?
27 Geova dice profeticamente a proposito del tempo che precede l’esecuzione del suo giudizio: “Certamente inciterò egiziani contro egiziani, e certamente guerreggeranno ciascuno contro il suo fratello, e ciascuno contro il suo compagno, città contro città, regno contro regno”. (Isaia 19:2) Dall’istituzione del Regno di Dio nel 1914, ‘il segno della presenza di Gesù’ è stato contrassegnato da nazione che si leva contro nazione e regno contro regno. Massacri tribali, genocidi e cosiddette operazioni di pulizia etnica hanno fatto milioni di vittime durante questi ultimi giorni. Questi “dolori di afflizione” non faranno che peggiorare man mano che la fine si avvicina. — Matteo 24:3, 7, 8.
28. Nel giorno del giudizio, cosa sarà in grado di fare la falsa religione per salvare questo sistema di cose?
28 “Lo spirito d’Egitto deve divenire perplesso in mezzo a esso, e io confonderò il suo proprio consiglio. E di sicuro ricorreranno agli dèi senza valore e agli incantatori e ai medium spiritici e a quelli che per mestiere predicono gli avvenimenti”. (Isaia 19:3) Quando Mosè si presentò davanti al faraone, i sacerdoti d’Egitto, incapaci di uguagliare Geova in potenza, furono svergognati. (Esodo 8:18, 19; Atti 13:8; 2 Timoteo 3:8) Similmente, nel giorno del giudizio, la falsa religione sarà incapace di salvare questo sistema corrotto. (Confronta Isaia 47:1, 11-13). Infine l’Egitto cadde sotto “un duro padrone”, l’Assiria. (Isaia 19:4) Questo prefigura il futuro tetro che attende questo sistema di cose.
29. Quando verrà il giorno di Geova, di che utilità saranno gli uomini politici?
29 Che dire, però, dei capi politici? Potranno essere di aiuto? “I principi di Zoan sono davvero stolti. Riguardo ai saggi dei consiglieri di Faraone, il loro consiglio è qualcosa d’irragionevole”. (Leggi Isaia 19:5-11). Com’è irragionevole sperare che consiglieri umani siano di qualche utilità nel giorno del giudizio! Pur avendo tutta la sapienza del mondo, mancano della sapienza divina. (1 Corinti 3:19) Hanno voltato le spalle a Geova e si sono rivolti alla pseudoscienza, alla filosofia, al denaro, ai piaceri e ad altri pseudodèi. Perciò non conoscono i propositi di Dio. Sono ingannati e sconcertati. Le loro opere sono vane. (Leggi Isaia 19:12-15). “I saggi si sono vergognati. Si sono atterriti e saranno presi. Ecco, hanno rigettato la medesima parola di Geova, e quale sapienza hanno?” — Geremia 8:9.
Un segno e una testimonianza a Geova
30. In che senso ‘il suolo di Giuda diverrà per l’Egitto causa di barcollamento’?
30 Comunque, mentre i capi “d’Egitto” sono deboli, “come le donne”, ci sono ancora alcuni singoli individui che ricercano la sapienza divina. Gli unti di Geova e i loro compagni ‘dichiarano le eccellenze di Dio’. (Isaia 19:16; 1 Pietro 2:9) Fanno tutto il possibile per avvertire la gente della prossima fine dell’organizzazione di Satana. Prevedendo questa situazione, Isaia dice: “Il suolo di Giuda deve divenire per l’Egitto causa di barcollamento. Ognuno cui se ne faccia menzione è nel terrore a causa del consiglio di Geova degli eserciti che egli consiglia contro di lui”. (Isaia 19:17) I fedeli messaggeri di Geova continuano a parlare della verità, che include l’annuncio delle piaghe predette da Geova. (Rivelazione 8:7-12; 16:2-12) Questo disturba i capi religiosi del mondo.
31. Come mai “la lingua di Canaan” viene parlata in certe città d’Egitto (a) nell’antichità? (b) nel nostro tempo?
31 Qual è il sorprendente risultato di questa opera di proclamazione? “In quel giorno ci saranno cinque città nel paese d’Egitto che parleranno la lingua di Canaan e giureranno a Geova degli eserciti. Una città si chiamerà ‘Città della demolizione’”. (Isaia 19:18) Anticamente questa profezia si adempì a quanto pare quando l’ebraico veniva parlato nelle città egiziane in cui gli ebrei si erano rifugiati. (Geremia 24:1, 8-10; 41:1-3; 42:9–43:7; 44:1) Oggi nel territorio del moderno “Egitto” ci sono persone che hanno imparato a parlare la “lingua pura” della verità biblica. (Sofonia 3:9) Una delle cinque città simboliche si chiama “Città della demolizione”, a indicare che parte della “lingua pura” riguarda la denuncia e la “demolizione” dell’organizzazione di Satana.
32. (a) Quale “altare” si trova in mezzo al paese d’Egitto? (b) In che senso gli unti sono “una colonna” al lato della linea di confine dell’Egitto?
32 Grazie all’opera di proclamazione del popolo di Geova, il suo gran nome sarà certamente noto in questo sistema di cose. “In quel giorno ci sarà un altare a Geova in mezzo al paese d’Egitto, e una colonna a Geova al lato della sua linea di confine”. (Isaia 19:19) Queste parole si riferiscono alla posizione dei cristiani unti, che sono in una relazione di patto con Dio. (Salmo 50:5) Come “altare” offrono i loro sacrifici; come “colonna e sostegno della verità” rendono testimonianza a Geova. (1 Timoteo 3:15; Romani 12:1; Ebrei 13:15, 16) Sono “in mezzo al paese”, poiché si trovano — insieme ai loro compagni, le “altre pecore” — in oltre 230 paesi e isole. Ma “non fanno parte del mondo”. (Giovanni 10:16; 17:15, 16) Si trovano, in senso simbolico, al confine tra questo mondo e il Regno di Dio, pronti a passare il confine e ricevere la ricompensa celeste.
33. In quali modi gli unti sono “un segno” e “una testimonianza” in “Egitto”?
33 Isaia prosegue: “Dev’essere un segno e una testimonianza a Geova degli eserciti nel paese d’Egitto; poiché grideranno a Geova a causa dei loro oppressori, ed egli manderà loro un salvatore, sì, un grande, che realmente li libererà”. (Isaia 19:20) Essendo “un segno” e “una testimonianza”, gli unti prendono la direttiva nell’opera di predicazione e magnificano il nome di Geova in questo sistema di cose. (Isaia 8:18; Ebrei 2:13) In tutto il mondo si possono udire le grida degli oppressi, ma in generale i governi umani non sono in grado di aiutarli. Geova, però, manderà un grande Salvatore, il Re Gesù Cristo, a liberare tutte le persone mansuete. Quando questi ultimi giorni giungeranno al culmine nella guerra di Armaghedon, egli recherà sollievo e benedizioni eterne agli esseri umani timorati di Dio. — Salmo 72:2, 4, 7, 12-14.
34. (a) In che modo Geova sarà conosciuto dagli “egiziani”, e quale sacrificio e dono gli presenteranno essi? (b) Quando Geova inferirà un colpo all’“Egitto”, e che guarigione seguirà?
34 Nel frattempo è volontà di Dio che ogni sorta di persone acquistino accurata conoscenza e si salvino. (1 Timoteo 2:4) Perciò Isaia scrive: “Geova certamente sarà noto agli egiziani; e gli egiziani dovranno conoscere Geova in quel giorno, e dovranno rendere sacrificio e dono e dovranno fare un voto a Geova e pagarlo. E Geova certamente inferirà un colpo all’Egitto. Ci sarà l’inferir di un colpo e una guarigione; e dovranno tornare a Geova, ed egli dovrà lasciarsi supplicare da loro e li dovrà sanare”. (Isaia 19:21, 22) Persone di tutte le nazioni del mondo di Satana, singoli “egiziani”, imparano a conoscere Geova e gli offrono un sacrificio, “il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione del suo nome”. (Ebrei 13:15) Fanno un voto a Geova dedicandosi a lui, e adempiono il voto con una vita di servizio leale. Dopo il “colpo” che inferirà a questo sistema di cose ad Armaghedon, Geova si servirà del suo Regno per sanare il genere umano. Durante il Regno millenario di Gesù, l’umanità sarà elevata alla perfezione spirituale, mentale, morale e fisica: davvero una guarigione! — Rivelazione 22:1, 2.
“Benedetto sia il mio popolo”
35, 36. In adempimento di Isaia 19:23-25, che rapporti si instaurarono nell’antichità fra Egitto, Assiria e Israele?
35 Il profeta prevede quindi straordinari sviluppi: “In quel giorno ci sarà una strada maestra dall’Egitto all’Assiria, e l’Assiria verrà effettivamente in Egitto, e l’Egitto in Assiria; e certamente renderanno servizio, l’Egitto con l’Assiria. In quel giorno Israele sarà il terzo con l’Egitto e con l’Assiria, cioè una benedizione in mezzo alla terra, perché Geova degli eserciti l’avrà benedetto, dicendo: ‘Benedetto sia il mio popolo, l’Egitto, e l’opera delle mie mani, l’Assiria, e la mia eredità, Israele’”. (Isaia 19:23-25) Sì, un giorno fra Egitto e Assiria esisteranno rapporti amichevoli. Come mai?
36 Quando nel passato liberò il suo popolo dalle nazioni, Geova per così dire gli fece strade maestre verso la libertà. (Isaia 11:16; 35:8-10; 49:11-13; Geremia 31:21) Un adempimento parziale di questa profezia ebbe luogo dopo la sconfitta di Babilonia, quando dall’Assiria e dall’Egitto, e anche da Babilonia, gli esuli furono ricondotti nella Terra Promessa. (Isaia 11:11) Ma che dire dei nostri tempi?
37. In che modo oggi milioni di persone vivono come se ci fosse una strada maestra tra “Assiria” ed “Egitto”?
37 Oggi il rimanente degli israeliti spirituali unti è “una benedizione in mezzo alla terra”, promuovendo la vera adorazione e annunciando il messaggio del Regno a persone di tutte le nazioni. Alcune di queste nazioni sono come l’Assiria, fortemente militariste. Altre nazioni sono più liberali, forse come l’Egitto, un tempo “il re del sud” della profezia di Daniele. (Daniele 11:5, 8) Milioni di persone delle nazioni militariste e delle nazioni più liberali hanno iniziato a percorrere la via della vera adorazione. Così persone di tutte le nazioni sono unite nel ‘rendere servizio’. Tra loro non ci sono divisioni nazionalistiche. Si amano, e si può veramente dire che ‘l’Assiria viene in Egitto e l’Egitto in Assiria’. È come se fra l’una e l’altro ci fosse una strada maestra. — 1 Pietro 2:17.
38. (a) In che modo Israele “sarà il terzo con l’Egitto e con l’Assiria”? (b) Perché Geova dice: “Benedetto sia il mio popolo”?
38 Ma in che modo Israele “sarà il terzo con l’Egitto e con l’Assiria”? All’inizio del “tempo della fine”, la maggioranza di coloro che servivano Geova sulla terra faceva parte dell’“Israele di Dio”. (Daniele 12:9; Galati 6:16) Dagli anni ’30 è comparsa una grande folla di “altre pecore” con una speranza terrena. (Giovanni 10:16a; Rivelazione 7:9) Uscendo dalle nazioni — prefigurate dall’Egitto e dall’Assiria — affluiscono alla casa di adorazione di Geova e invitano altri a unirsi a loro. (Isaia 2:2-4) Compiono la stessa opera di predicazione dei loro fratelli unti, affrontano prove simili, manifestano la stessa fedeltà e integrità e si nutrono alla stessa tavola spirituale. Veramente gli unti e le “altre pecore” sono “un solo gregge, un solo pastore”. (Giovanni 10:16b) Può qualcuno dubitare che Geova, osservando il loro zelo e la loro perseveranza, si compiaccia della loro attività? A ragione li benedice, dicendo: “Benedetto sia il mio popolo”!
[Nota in calce]
a Alcuni biblisti ipotizzano che l’espressione “paese dei ronzanti insetti con le ali” alluda alle locuste che ogni tanto invadono l’Etiopia. Altri fanno notare che il suono della parola ebraica per “ronzanti”, tselatsàl, assomiglia al nome della mosca tse-tse, tsaltsalya, nella lingua dei galla, popolazione camitica che vive nell’odierna Etiopia.
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Guerrieri filistei che attaccano il nemico (rilievo egiziano del XII secolo a.E.V.)
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Rilievo di un guerriero o un dio moabita (tra l’XI e l’VIII secolo a.E.V.)
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Guerriero siro che cavalca un cammello (IX secolo a.E.V.)
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“Il mare” agitato dell’umanità ribelle provoca malcontento e rivoluzioni
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I sacerdoti d’Egitto non furono in grado di uguagliare Geova in potenza