“Temete Dio e dategli gloria”
“Temete Dio e dategli gloria”. — RIVELAZIONE 14:7.
1. Chi dovremmo temere, e chi no?
CHI DOVREMMO TEMERE? Di certo non il dragone color rosso fuoco, Satana, e le sue schiere di demoni! Cristo Gesù li scagliò dal cielo dopo la nascita del Regno nel 1914. Ma dopo di questo le visioni dell’Apocalisse rivelano l’organizzazione che Satana usa qui sulla terra nel disperato tentativo di frustrare i propositi di Dio. Le figure principali di questo quadro simbolico sono due feroci bestie selvagge e una prostituta ubriaca, Babilonia la Grande. Dovremmo temere costoro? Tutt’altro! Dovremmo invece temere Geova e il suo Cristo, il cui Regno ha ora portato il corrotto mondo di Satana al giudizio finale. — Proverbi 1:7; Matteo 10:28; Rivelazione 12:9-12.
Due bestie blasfeme
2. Quale bestia selvaggia entra in scena nell’ottava visione, e cosa rappresenta?
2 Nel corso dell’ottava visione di Rivelazione, una bestia selvaggia sorge dal turbolento mare dell’umanità. Ha sette teste e dieci corna con dieci diademi, che rappresentano l’autorità regale conferitale da Satana. Essa bestemmia Dio, attaccando i Suoi servitori come farebbe un leopardo, un orso o un leone; ma la sua autorità è temporanea, poiché deriva dal dragone, Satana, a cui questa bestia assomiglia molto. In precedenza il profeta Daniele aveva descritto governi politici terreni paragonandoli a bestie, e i governi stessi hanno spesso scelto come simboli nazionali degli animali selvatici, come il leone britannico e l’aquila americana. (Daniele 8:5-8, 20-22) Ora, però, vediamo una bestia composita, che abbraccia tutte le potenze politiche della storia biblica che così spesso hanno oppresso i veri servitori di Dio sulla terra. Notevoli “teste” fra di esse sono state Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia, Grecia, Roma e per ultima la duplice potenza mondiale anglo-americana. — Rivelazione 13:1, 2; 12:3, 7-9.
3. (a) In che modo a una delle teste della bestia selvaggia fu inferta una “ferita della spada”? (b) In che modo la bestia selvaggia con due corna prende l’iniziativa nel fare un’immagine della prima bestia selvaggia? (c) Che nome ha la prima bestia selvaggia, e cosa significa il suo nome?
3 Nel corso della guerra mondiale del 1914-18, alla Gran Bretagna, come settima potenza mondiale, fu inferta una “ferita della spada” che avrebbe potuto esserle fatale. Ma gli Stati Uniti d’America vennero in suo soccorso. Da allora Stati Uniti e Gran Bretagna hanno cooperato come duplice potenza mondiale, potenza che Giovanni continua a descrivere come una bestia selvaggia con due corna che esce dalla stabilita società umana, “dalla terra”. Questa bestia con due corna prende l’iniziativa nel fare un’immagine della prima bestia selvaggia e nel darle respiro o vita, raffigurando come la potenza mondiale anglo-americana divenne la principale promotrice e ispiratrice sia della Società o Lega delle Nazioni che dell’organizzazione che le succedette, l’ONU. La prima bestia selvaggia ha un nome numerico, 666. Il sei è un numero imperfetto, inferiore al sette, che nella Bibbia rappresenta la perfezione, per cui sei al terzo grado suggerisce la deplorevole imperfezione degli odierni governanti umani. Anche se i testimoni di Geova rispettano il governo e sono esemplari nell’ubbidire alle leggi del paese in cui vivono, essi si rifiutano con coraggio di adorare la “bestia selvaggia” o la sua immagine. — Rivelazione 13:3-18; Romani 13:1-7.
Perché temere Dio?
4. (a) Chi viene visto stare sul celeste monte Sion, e chi raffigurano i 24 anziani dinanzi al trono di Dio? (b) Che differenza c’è fra il “nuovo cantico” cantato dagli unti e il “nuovo canto” cantato dalla grande folla?
4 Per il momento, basta con queste bestie! Con piacevole contrasto la nona visione si accentra sull’Agnello. Egli sta sul monte Sion, insieme ai 144.000 che egli ha comprato come primizie di fra il genere umano. Nonostante alcuni di questi prestino ancora servizio sulla terra, in senso spirituale tutti i 144.000 si sono “accostati al monte Sion e alla . . . Gerusalemme celeste”. (Ebrei 12:22) In modo appropriato, anche i 24 anziani vengono visti qui dinanzi al trono di Dio, in quanto raffigurano lo stesso gruppo di unti considerato da una diversa angolazione: già destati e insediati come re e sacerdoti. I 144.000 cantano “un nuovo cantico”. Esso nasce dalla loro esperienza singolare di essere stati comprati dalla terra per divenire eredi del Regno. Anche la grande folla ‘canta a Geova un nuovo canto’, ma la cosa è diversa in quanto essi cantano con la prospettiva di ricevere la vita nel reame terrestre del Regno. — Rivelazione 7:9; 14:1-5; Salmo 96:1-10; Matteo 25:31-34.
5. (a) Quale notizia proclama l’angelo che vola in mezzo al cielo, e perché essa è eterna? (b) Quale comando proferisce l’angelo a voce alta, e perché è così appropriato?
5 Ora il quadro si allarga. Giovanni vede un altro angelo volare in mezzo al cielo. E quale lieta novella egli ha da dichiarare! È un’eterna buona notizia, in quanto significa vita eterna per quelli di ogni nazione, tribù, lingua e popolo che ubbidiscono a Dio in quest’ora del suo giudizio. A differenza delle grottesche bestie che Giovanni ha appena descritto, perché questo Dio meraviglioso non dovrebbe meritare la nostra devozione, sì, la nostra adorazione? Egli è Colui che creò i cieli e la terra, egli è la Fonte di ogni cosa esistente, animata e inanimata. L’angelo dunque ha vigorose ragioni per comandare con voce stentorea: “TEMETE DIO E DATEGLI GLORIA”! La voce dell’angelo è udita in tutta la terra, e i testimoni di Geova fanno risuonare il suo eccitante invito a tutta l’umanità in circa 200 lingue. — Rivelazione 14:6, 7; Isaia 45:11, 12, 18.
La caduta di Babilonia la Grande
6. Quale sorprendente notizia proclama un altro angelo?
6 Appare un altro angelo. Il messaggio che egli proclama è davvero sorprendente: “È caduta! È caduta Babilonia la Grande, che ha fatto bere a tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione!” (Rivelazione 14:8) Chi è Babilonia la Grande, per essere in grado addirittura di sedurre e inebriare le nazioni?
7. Che cos’è Babilonia la Grande, e come si è sviluppata?
7 L’antica Babilonia fu la culla della falsa religione, la quale si diffuse in tutta la terra sino a diventare un impero mondiale demonico, definito appropriatamente “Babilonia la Grande”. Col tempo, una posizione preminente in quell’impero religioso la venne a ricoprire Roma, poiché fu sotto Roma che si sviluppò il cristianesimo apostata. Roma continua ad essere un centro mondiale della religione babilonica. Questo fu molto evidente nel 1986, quando i capi religiosi mondiali, su invito del papa di Roma, si radunarono con lui ad Assisi, non distante da Roma, per pregare a favore dell’Anno Internazionale della Pace proclamato dalle Nazioni Unite.
8. (a) In che modo Babilonia la Grande subì una grande caduta, e da quando questo è evidente? (b) Cosa dimostra che le preghiere con cui i capi religiosi invocano la pace non vengono esaudite?
8 Ad ogni modo, Babilonia la Grande ha subito una grande caduta! Dal 1919 questo è stato evidente in quanto in tutto il mondo la falsa religione ha sempre meno sostenitori. Il comunismo ateo controlla ora vaste zone della terra. Alle nuove generazioni viene insegnata l’evoluzione, che contraddice la Parola di Dio. Nell’Europa protestante pochi frequentano ancora la chiesa, e il papa, con i suoi molti viaggi, fa di tutto per tenere insieme il suo impero cattolico. Naturalmente, le preghiere rivolte ai molti dèi delle religioni del mondo non vengono esaudite. Ruth L. Sivard riferì: “Nel 1987 si sono combattute 22 guerre, più che in qualsiasi anno precedente della storia documentata. Queste guerre hanno già fatto perlomeno 2.200.000 vittime, e il numero sale in fretta”.a Come si è dimostrato inefficace l’incontro di preghiera di Assisi! Tuttavia nel 1987 il papa ricordò l’anniversario di tale riunione coniando una medaglia con la sua effigie su un lato e un simbolo dell’incontro di preghiera sull’altro. Continuano a ‘dire: “C’è pace! C’è pace!” quando non c’è nessuna pace’. — Geremia 6:14.
Denunciato il meretricio di Babilonia
9. Per quali atti immorali è diventato noto il clero di Babilonia la Grande?
9 Rivelazione 14:8 mostra che Babilonia la Grande è colpevole di fornicazione. Il suo clero è diventato noto per i propri atti immorali. Gli evangelizzatori televisivi hanno tosato i loro greggi spillando loro centinaia di milioni di dollari, mentre allo stesso tempo commettevano flagrante immoralità. Il clero cattolico non è molto diverso, come indica la seguente notizia pubblicata dal Beacon Journal di Filadelfia (Pennsylvania, USA) del 3 gennaio 1988: “Negli Stati Uniti, negli scorsi cinque anni, centinaia di bambini molestati da sacerdoti cattolici hanno riportato gravi traumi emotivi, affermano i genitori, gli psicologi, gli agenti di polizia e gli avvocati che si occupano di questi casi”. L’immoralità sessuale ha macchiato la reputazione di molti ecclesiastici di Babilonia la Grande.
10. (a) In Rivelazione 18:3, cosa si intende con la “fornicazione” di Babilonia la Grande? (b) Come indica Rivelazione 18:24, perché sul clero di Babilonia la Grande ricade una grave colpa di sangue?
10 Il “vino dell’ira della sua fornicazione”, comunque, si riferisce in particolare a come la falsa religione ha cercato di ingraziarsi i governanti, sostenendo le loro campagne politiche e le loro guerre, e costringendo le persone ad adorare qualche elemento nazionalistico della bestia selvaggia. Spesso la classe politica ha trovato nella religione un utile alleato per perseguire i propri fini, come si può vedere dal concordato del 1933 tra Hitler e il Vaticano, e nella guerra civile spagnola del 1936-39. Durante la seconda guerra mondiale gli ecclesiastici cattolici, protestanti, buddisti e di altre confessioni religiose da entrambe le parti agirono come inebriati dal fervore nazionalistico della guerra. Su di loro ricade una grave colpa di sangue per le decine di milioni di soldati e di civili morti in guerra dal 1914 in poi. Gli ecclesiastici che sostennero fascisti e nazisti sono anche colpevoli del sangue dei testimoni di Geova e delle altre persone che furono messe a morte o che morirono nei campi di concentramento. — Geremia 2:34; Rivelazione 18:3, 24.
11. (a) Che cosa si sono rifiutati di adorare i cristiani unti e la grande folla? (b) Quali meravigliose prospettive forniscono ottimi motivi per temere Dio e dargli gloria?
11 Negli ultimi 74 anni, i leali cristiani unti, insieme alla sempre più numerosa grande folla, hanno continuato a TEMERE DIO E DARGLI GLORIA. Con fermezza ci siamo rifiutati di adorare qualsiasi elemento nazionalistico della bestia selvaggia. Ci siamo rifiutati di glorificare l’immagine della bestia, la Società o Lega delle Nazioni e l’ONU, in quanto comprendiamo che è solo “il regno del nostro Signore [Geova] e del suo Cristo” che potrà portare vera pace e sicurezza. Siamo stati decisi a osservare “i comandamenti di Dio e la fede di Gesù”. Tale perseveranza viene ricompensata! I cristiani unti che “muoiono unitamente al Signore” sono dichiarati felici, poiché “le cose che fecero vanno direttamente con loro”. In quanto a quei membri della grande folla che possono morire a causa di persecuzione, malattie o incidenti, l’amicizia che hanno coltivato con Dio dà loro la certezza di una prossima risurrezione nella società della “nuova terra”. Queste meravigliose prospettive forniscono in effetti ottimi motivi per TEMERE DIO E DARGLI GLORIA. — Rivelazione 11:15, 17; 12:10; 14:9-13; 21:1.
12. Quali due raccolte hanno luogo, e quando?
12 Mentre il giudizio continua, degli angeli invocano due raccolte. La prima è una mietitura, e chi la compie, essendo seduto su una nube bianca, con una corona in testa, ed essendo “simile ad un figlio dell’uomo”, è chiaramente Gesù, intronizzato nella gloria del Regno dal 1914. Ora, nel giorno del Signore, egli miete la terra raccogliendo prima quelli che rimangono dei cristiani unti e poi i milioni di appartenenti alla grande folla. (Confronta Matteo 25:31-34; Giovanni 15:1, 5, 16). In contrasto, la seconda raccolta è quella della “vite della terra”, che viene gettata nel “grande strettoio dell’ira di Dio”. Questo è il giudizio che verrà eseguito ad Har-Maghedon, quando la società umana malvagia e confusa sarà sradicata e il suo frutto velenoso verrà ridotto in poltiglia. Possa Geova essere glorificato liberando la terra da questa vite velenosa! — Rivelazione 14:14-20; 16:14, 16.
‘Geova, giusto e verace’
13. (a) Nella decima visione, quale cantico cantano gli unti risuscitati, e quali ne sono le parole? (b) In che modo in questa visione sono chiaramente espressi i giusti giudizi di Dio?
13 Nella decima visione di Rivelazione osserviamo di nuovo avvenimenti celesti dinanzi al trono di Dio. Quale gioia vi è alla sua presenza! Gli unti risuscitati, che sono usciti vittoriosi perché HANNO TEMUTO DIO E GLI HANNO DATO GLORIA, cantano ‘il cantico di Mosè e dell’Agnello’: “Grandi e meravigliose sono le tue opere, Geova Dio, Onnipotente. Giuste e veraci sono le tue vie, Re d’eternità. Chi veramente non ti temerà, Geova, e non glorificherà il tuo nome, perché tu solo sei leale? Poiché tutte le nazioni verranno e adoreranno dinanzi a te, perché i tuoi giusti decreti sono stati resi manifesti”. I giudizi di Dio sono davvero giusti e veraci, com’è dichiarato molto chiaramente in questa visione! Gli angeli versano sette coppe dell’ira di Dio, che portano alla raccolta di tutte le nazioni ad Har-Maghedon e rammentano che “Babilonia la Grande fu ricordata dinanzi a Dio”! È davvero opportuno l’invito a TEMERE DIO E DARGLI GLORIA. — Rivelazione 15:1–16:21.
14. Nell’undicesima e nella dodicesima visione, quale ruolo preminente ricopre Babilonia la Grande, e perché è più urgente che mai abbandonarla?
14 Babilonia la Grande ricorre ripetute volte in Rivelazione. La ritroviamo come figura chiave nell’undicesima e nella dodicesima visione. Essa “siede su molte acque”, controllando i popoli e ubriacandoli con le sue dottrine velenose e menzognere. Essa stessa è ubriaca “del sangue dei santi” che ha ucciso nelle persecuzioni, ed è colpevole del sangue di “tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”, a causa del suo comportamento proditorio e guerrafondaio. Mediante i suoi rapporti con l’alta finanza ed estorcendo denaro al popolo essa ha incamerato molte ricchezze illecite. Particolarmente riprensibile è stato il suo amoreggiare con la politica, fino al punto di manovrare abilmente le cose per avere la preminenza nel cavalcare la bestia di pace e sicurezza, l’ONU. Ma corna militarizzate di quella stessa bestia devono farla a brani e distruggerla. È più urgente che mai che tutti quelli che TEMONO DIO E GLI DANNO GLORIA l’abbandonino, “poiché i suoi peccati si sono ammassati fino al cielo, e Dio si è rammentato dei suoi atti d’ingiustizia”. — Rivelazione 17:1–18:24.
15. A quali cantici di lode porta la distruzione della grande meretrice, e quale altro gioioso avvenimento la segue?
15 La fine di Babilonia la Grande giunge dunque come un giusto giudizio da Geova. In segno di apprezzamento risuonano degli “Alleluia”, in cielo e poi sulla terra, che attribuiscono la salvezza, la gloria e la potenza a Geova. Questi cori di “Lodate Iah!” esprimono grande gioia per la distruzione eterna della grande meretrice. Come contrasta la sua devastazione con un gioiosissimo avvenimento celeste: il matrimonio dell’Agnello, Cristo Gesù, e della sua sposa, i 144.000 fedeli vincitori! Un tonante cantico di lode viene innalzato a “Geova il nostro Dio, l’Onnipotente”, dicendo: “Rallegriamoci ed esultiamo, e diamo a lui la gloria, perché è arrivato il matrimonio dell’Agnello e la sua moglie si è preparata”! — Rivelazione 19:1-10.
16. Secondo la tredicesima visione, quale contesa sarà finalmente risolta, e in che modo?
16 Comunque, prima che abbia luogo quel matrimonio celeste, la tredicesima visione mostra come viene risolta la contesa della sovranità di Geova. Il Re dei re e Signore dei signori costituito da Geova, Gesù, accompagnato da schiere di angeli, “giudica e guerreggia con giustizia”, calcando lo strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente. Qualsiasi cosa rimanga del sistema terreno di Satana viene fatta a pezzi, polverizzata! (Rivelazione 19:11-21) Mentre attraverso le visioni di Rivelazione osserviamo quel trionfo sempre più vicino, di certo abbiamo ogni motivo per TEMERE DIO E DARGLI GLORIA!
Glorificare Dio per l’eternità
17. Che cosa rivelano la quattordicesima e la quindicesima visione riguardo alla felice sorte di tutti quelli che temono Dio e gli danno gloria?
17 La quattordicesima e la quindicesima visione di Rivelazione rivelano la felice sorte di tutti coloro che TEMONO DIO E GLI DANNO GLORIA. Con Satana e i suoi demoni inabissati per mille anni, ha luogo il matrimonio celeste dell’Agnello e della sua sposa, e questi 144.001 re e sacerdoti regnano per mille anni portando l’umanità alla perfezione. Dopo una prova finale, chi continuerà a TEMERE DIO E DARGLI GLORIA trionferà e verrà approvato per la vita eterna. Tra questi ci saranno miliardi di morti risuscitati, “grandi e piccoli”, che si dimostreranno degni di avere il proprio nome scritto nel libro della vita. “Un nuovo cielo e una nuova terra” recheranno indicibili benedizioni all’umanità, benedizioni che sono certe poiché Geova, che fa “ogni cosa nuova”, dichiara: “Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veraci”. — Rivelazione 20:1–21:8.
18. Secondo la sedicesima visione, qual è il culmine del libro di Rivelazione?
18 La sedicesima visione fa vedere il culmine di Rivelazione. Di che si tratta? Della visione di una città. Questa città, la Nuova Gerusalemme, è molto diversa da qualsiasi città l’uomo abbia mai costruito sulla terra, ed è molto, ma molto diversa da Babilonia la Grande, la città che con la sua apostasia, la sua condotta moralmente ripugnante e il suo meretricio politico ha recato tanto biasimo su Dio. La città santa è pura, pulita, preziosa. È la moglie dell’Agnello, la sua compagna nel dispensare la vita eterna al mondo dell’umanità. (Giovanni 3:16) Non c’è da meravigliarsi che venga fatto risuonare ad alta voce, con chiarezza, l’invito ad uscire dalla città falsa, Babilonia la Grande! — Rivelazione 18:4; 21:9–22:5.
19. (a) Quale invito viene rivolto tramite la classe della sposa, e come rispondono i mansueti? (b) Che ricompensa ci aspetta se risponderemo positivamente al comando: “Temete Dio e dategli gloria”?
19 Il dinamico spirito di Geova rivolge attraverso la classe della sposa l’urgente invito: “Vieni!” Sì, tutti voi mansueti che desiderate vivere per sempre in un paradiso mondiale, venite al “fiume d’acqua di vita”, accettando tutti i provvedimenti che Geova ha preso attraverso Cristo e la sua sposa per ottenere la vita eterna! Che prospettiva meravigliosa: vivere nella perfezione umana in un paradiso terrestre! Sarà la ricompensa per i molti che risponderanno positivamente al comando: “TEMETE DIO E DATEGLI GLORIA”! — Rivelazione 22:6-21.
[Nota in calce]
a World Military and Social Expenditures 1987-88.
COME RISPONDERESTE?
◻ Quale opportuno insegnamento contiene per noi la visione delle due bestie selvagge?
◻ Come dovremmo reagire alla proclamazione dell’angelo che vola in mezzo al cielo?
◻ In che modo Babilonia la Grande è colpevole di fornicazione, e come reagiscono a questo coloro che temono Dio?
◻ Quali raccolte si fanno sulla terra durante il giorno del Signore?
◻ Quali felici avvenimenti concludono Rivelazione, e in che modo i servitori di Dio possono partecipare ad essi?
[Immagine a pagina 23]
Questa medaglia di bronzo è stata coniata nell’ottobre 1987, nell’anniversario della preghiera per la pace ad Assisi. Essa reca su un lato l’immagine del “Santo Padre” con intorno la data e l’iscrizione “Giovanni Paolo II Pontefice Massimo”. Sull’altro lato “San Francesco” invoca “la pace, dono di Dio” all’incontro di preghiera per la pace tenuto ad Assisi