Capitolo 39
Il Re guerriero trionfa ad Armaghedon
Visione 13: Rivelazione 19:11-21
Contenuto: Gesù guida gli eserciti celesti per distruggere il sistema di cose di Satana
Tempo in cui si adempie: Dopo la distruzione di Babilonia la Grande
1. Cos’è Armaghedon, e come ci si arriverà?
ARMAGHEDON: una parola che incute timore a molti! Ma per coloro che amano la giustizia, addita il giorno lungamente atteso in cui Geova eseguirà il giudizio finale sulle nazioni. Non è una guerra umana, ma la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, il suo giorno di vendetta contro i governanti della terra. (Rivelazione 16:14, 16; Ezechiele 25:17) Con la devastazione di Babilonia la Grande sarà già iniziata la grande tribolazione. Poi, istigate da Satana, la bestia selvaggia di colore scarlatto e le sue dieci corna concentreranno il loro attacco sul popolo di Geova. Il Diavolo, più adirato che mai contro l’organizzazione di Dio paragonata a una donna, è deciso a impiegare i suoi accoliti per far guerra ad oltranza ai rimanenti del seme di lei. (Rivelazione 12:17) Questa è l’ultima opportunità per Satana!
2. Chi è Gog di Magog, e in che modo Geova lo induce ad attaccare il Suo stesso popolo?
2 Il perfido attacco del Diavolo è vividamente descritto nel capitolo 38 di Ezechiele. Lì Satana, espulso dal cielo, è chiamato “Gog del paese di Magog”. Geova mette dei simbolici uncini nelle mascelle di Gog, trascinando lui e le sue numerose forze militari all’attacco. In che modo? Facendo sì che Gog veda i Suoi Testimoni come un popolo indifeso, “raccolto dalle nazioni, un popolo che accumula ricchezze e proprietà, quelli che dimorano al centro della terra”. Essi si trovano al centro della scena terrestre quale unico popolo che ha rifiutato di adorare la bestia selvaggia e la sua immagine. La loro forza e la loro prosperità spirituali fanno infuriare Gog. Così Gog e le sue numerose forze militari, fra cui la bestia selvaggia che ascende dal mare con le sue dieci corna, confluiscono per la strage. A differenza di Babilonia la Grande, però, il puro popolo di Dio gode della protezione divina! — Ezechiele 38:1, 4, 11, 12, 15; Rivelazione 13:1.
3. In che modo Geova sbaraglia le forze militarizzate di Gog?
3 In che modo Geova sbaraglia Gog e tutta la sua folla? Ascoltate! “‘Certamente chiamerò contro di lui in tutta la mia regione montagnosa la spada’, è l’espressione del Sovrano Signore Geova. ‘La spada di ciascuno sarà contro il suo proprio fratello’”. Ma in quel combattimento né le armi nucleari né quelle convenzionali saranno di alcun aiuto, perché Geova dichiara: “Certamente verrò in giudizio con lui, con la pestilenza e col sangue; e farò piovere un rovescio di pioggia inondatrice e chicchi di grandine, fuoco e zolfo su di lui e sulle sue schiere e sui molti popoli che saranno con lui. E certamente mi magnificherò e mi santificherò e mi farò conoscere davanti agli occhi di molte nazioni; e dovranno conoscere che io sono Geova”. — Ezechiele 38:21-23; 39:11; confronta Giosuè 10:8-14; Giudici 7:19-22; 2 Cronache 20:15, 22-24; Giobbe 38:22, 23.
Colui che è chiamato “Fedele e Verace”
4. In che modo Giovanni descrive Gesù Cristo in assetto di guerra?
4 Geova chiama una spada. Chi la brandisce? Tornando a Rivelazione, troviamo la risposta in un’altra emozionante visione. I cieli si aprono dinanzi agli occhi di Giovanni per rivelare qualcosa che incute veramente un timore reverenziale: Gesù Cristo stesso in assetto di guerra! Giovanni dice: “E vidi il cielo aperto, ed ecco, un cavallo bianco. E colui che vi sedeva sopra è chiamato Fedele e Verace, e giudica e guerreggia con giustizia. I suoi occhi sono una fiamma di fuoco, e sulla sua testa ci sono molti diademi”. — Rivelazione 19:11, 12a.
5, 6. Cosa simboleggiano (a) il “cavallo bianco”? (b) il nome “Fedele e Verace”? (c) gli occhi simili a “una fiamma di fuoco”? (d) i “molti diademi”?
5 Come nella precedente visione dei quattro cavalieri, questo “cavallo bianco” è un appropriato simbolo di guerra giusta. (Rivelazione 6:2) E chi tra i figli di Dio potrebbe essere più giusto di questo potente Guerriero? Essendo chiamato “Fedele e Verace”, egli dev’essere “il testimone fedele e verace”, Gesù Cristo. (Rivelazione 3:14) Guerreggia per eseguire i giusti giudizi di Geova. Pertanto egli agisce in questo ruolo in qualità di Giudice costituito da Geova, di “Dio potente”. (Isaia 9:6) I suoi occhi sono tremendi, come una “fiamma di fuoco”, rivolti all’imminente distruzione infuocata dei suoi nemici.
6 Sulla testa di questo Re guerriero ci sono dei diademi. La bestia selvaggia che Giovanni ha visto ascendere dal mare aveva dieci diademi, simbolo del suo temporaneo dominio sulla scena terrestre. (Rivelazione 13:1) Gesù, invece, ha “molti diademi”. Il suo glorioso dominio è incomparabile, in quanto egli è “il Re di quelli che governano come re e il Signore di quelli che governano come signori”. — 1 Timoteo 6:15.
7. Cosa rappresenta il nome scritto che Gesù ha?
7 Giovanni prosegue la descrizione: “Egli ha un nome scritto che nessuno conosce se non lui solo”. (Rivelazione 19:12b) La Bibbia parla già del Figlio di Dio con nomi come Gesù, Emmanuele e Michele. Ma sembra che questo “nome” non dichiarato rappresenti la posizione e i privilegi che Gesù ha durante il giorno del Signore. (Confronta Rivelazione 2:17). Isaia, descrivendo il ruolo di Gesù dal 1914, dice: “Sarà chiamato col nome di Consigliere meraviglioso, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace”. (Isaia 9:6) L’apostolo Paolo mise in relazione il nome di Gesù con i Suoi altissimi privilegi di servizio quando scrisse riguardo a lui: “Dio lo ha esaltato a una posizione superiore e gli ha benignamente dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio”. — Filippesi 2:9, 10.
8. Perché solo Gesù può conoscere quel nome scritto, e chi fa egli partecipe di alcuni suoi alti privilegi?
8 I privilegi di Gesù sono esclusivi. A parte Geova, solo Gesù può comprendere cosa significhi occupare tale posizione elevata. (Confronta Matteo 11:27). Perciò, di tutte le creature di Dio, solo Gesù può comprendere pienamente il significato di questo nome. Ciò nonostante, Gesù fa partecipe la sua sposa di alcuni di questi privilegi. Egli infatti promette: “[Su] colui che vince . . . scriverò . . . quel mio nuovo nome”. — Rivelazione 3:12.
9. Cosa indica il fatto che (a) Gesù è “adorno di un mantello asperso di sangue”? (b) Gesù è chiamato “La Parola di Dio”?
9 Giovanni aggiunge: “Ed è adorno di un mantello asperso di sangue, e il suo nome è La Parola di Dio”. (Rivelazione 19:13) Di quale “sangue” si tratta? Potrebbe trattarsi del sangue di Gesù, versato a favore dell’umanità. (Rivelazione 1:5) Ma, in questo contesto, è più probabile che si riferisca al sangue dei suoi nemici che viene versato quando i giudizi di Geova sono eseguiti su di loro. Questo ci ricorda la precedente visione in cui la vite della terra viene vendemmiata e calcata nel grande strettoio dell’ira di Dio, finché il sangue arriva all’altezza dei “freni dei cavalli”, a significare una grande vittoria sui nemici di Dio. (Rivelazione 14:18-20) In modo analogo il sangue di cui è asperso il mantello di Gesù conferma che la sua vittoria è decisiva e completa. (Confronta Isaia 63:1-6). Ora Giovanni parla di un altro nome di Gesù, questa volta un nome ben noto — “La Parola di Dio” — che identifica questo Re guerriero come principale Portavoce di Geova e Difensore della verità. — Giovanni 1:1; Rivelazione 1:1.
Quelli che combattono insieme a Gesù
10, 11. (a) Come mostra Giovanni che Gesù non è solo nel combattere? (b) Cosa denota il fatto che i cavalli sono bianchi e che i cavalieri sono vestiti di “lino fine, bianco e puro”? (c) Da chi sono costituiti gli “eserciti” celesti?
10 Gesù non è solo nel combattere questa battaglia. Giovanni riferisce: “E gli eserciti che erano nel cielo lo seguivano su cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fine, bianco e puro”. (Rivelazione 19:14) Il fatto che i cavalli siano “bianchi” denota una guerra giusta. Il “lino fine” si addice ai cavalieri del Re, e il suo luminoso candore è indice di una reputazione pura e giusta dinanzi a Geova. Da chi sono quindi costituiti questi “eserciti”? Senza dubbio includono i santi angeli. Già agli inizi del giorno del Signore, Michele e i suoi angeli hanno scacciato Satana e i suoi demoni dal cielo. (Rivelazione 12:7-9) Inoltre “tutti gli angeli” saranno al servizio di Gesù quando sederà sul suo glorioso trono per giudicare le nazioni e gli abitanti della terra. (Matteo 25:31, 32) Senz’altro nella guerra decisiva, quando i giudizi di Dio verranno eseguiti in maniera definitiva, Gesù sarà nuovamente accompagnato dai suoi angeli.
11 Ma ci saranno anche altri. Quando inviò il suo messaggio alla congregazione di Tiatira, Gesù promise: “A colui che vince e osserva le mie opere sino alla fine darò autorità sulle nazioni, e pascerà il popolo con una verga di ferro così che saranno frantumati come vasi d’argilla, come ho ricevuto dal Padre mio”. (Rivelazione 2:26, 27) Senza dubbio, quando giungerà il tempo, quei fratelli di Cristo che sono già in cielo avranno una parte nel pascere uomini e nazioni con quella verga di ferro.
12. (a) Ad Armaghedon, i servitori di Dio sulla terra prenderanno parte al combattimento? (b) In che modo il popolo di Geova sulla terra è implicato in Armaghedon?
12 Che dire però dei servitori di Dio qui sulla terra? La classe di Giovanni non avrà nessuna parte attiva nel combattimento di Armaghedon; né l’avranno i suoi leali compagni, quei popoli da tutte le nazioni che stanno affluendo nella spirituale casa di adorazione di Geova. Queste persone pacifiche hanno già fatto delle loro spade vomeri. (Isaia 2:2-4) Nondimeno, sono implicate in notevole misura! Come abbiamo già visto, sarà il popolo di Geova, apparentemente indifeso, a essere perfidamente attaccato da Gog e da tutta la sua folla. Per il Re guerriero di Geova, appoggiato dagli eserciti celesti, quello sarà il segnale per scatenare una guerra di sterminio contro quelle nazioni. (Ezechiele 39:6, 7, 11; confronta Daniele 11:44–12:1). Come spettatori, i servitori di Dio sulla terra seguiranno gli avvenimenti con grande interesse. Armaghedon significherà la loro salvezza, ed essi vivranno per l’eternità essendo stati testimoni oculari della grande guerra in cui Geova sarà stato rivendicato.
13. Come sappiamo che i testimoni di Geova non sono contro nessun governo?
13 Significa questo che i testimoni di Geova siano contro i governi? Niente affatto! Essi ubbidiscono al consiglio dell’apostolo Paolo: “Ogni anima sia sottoposta alle autorità superiori”. Si rendono conto che, finché dura il sistema attuale, queste “autorità superiori” esistono col permesso di Dio per mantenere un certo grado di ordine nella società umana. Perciò i testimoni di Geova pagano le tasse, ubbidiscono alle leggi, rispettano il codice stradale, ottemperano alle necessarie registrazioni, e via dicendo. (Romani 13:1, 6, 7) Seguono inoltre i princìpi biblici essendo veraci e onesti, mostrando amore al prossimo, edificando un forte nucleo familiare che segue alte norme morali, ed educando i figli perché siano cittadini esemplari. Così facendo, non solo rendono “a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio”. (Luca 20:25; 1 Pietro 2:13-17) Dato che la Parola di Dio mostra che le potenze governative di questo mondo sono temporanee, i testimoni di Geova si preparano ora per una vita migliore, la vera vita, che diverrà presto realtà sotto il dominio del Regno di Cristo. (1 Timoteo 6:17-19) Anche se non prenderanno in alcun modo parte al rovesciamento delle potenze di questo mondo, i Testimoni nutrono un riverente timore per ciò che l’ispirata Parola di Dio, la Sacra Bibbia, dice riguardo al giudizio che Geova sta per eseguire ad Armaghedon. — Isaia 26:20, 21; Ebrei 12:28, 29.
Verso la battaglia finale!
14. Cosa simboleggia la “lunga spada affilata” che esce dalla bocca di Gesù?
14 Con quale autorità Gesù completa la sua vittoria? Giovanni dice: “E dalla sua bocca esce una lunga spada affilata, affinché colpisca con essa le nazioni, ed egli le pascerà con una verga di ferro”. (Rivelazione 19:15a) Questa “lunga spada affilata” rappresenta l’autorità che Dio ha dato a Gesù di emanare ordini per mettere a morte tutti quelli che si rifiutano di sostenere il Regno di Dio. (Rivelazione 1:16; 2:16) Questo vivido simbolismo fa da parallelo alle seguenti parole di Isaia: “[Geova] rendeva la mia bocca come una spada affilata. Mi ha nascosto all’ombra della sua mano. E gradualmente fece di me una freccia forbita”. (Isaia 49:2) Qui Isaia prefigurava Gesù, che proclama ed esegue i giudizi di Dio, come con un’infallibile freccia.
15. A questo punto, chi sarà stato già smascherato e giudicato, e di che cosa questo segnerà l’inizio?
15 A questo punto Gesù avrà già agito in adempimento di queste parole di Paolo: “Allora, in realtà, sarà rivelato l’illegale, che il Signore Gesù sopprimerà con lo spirito della sua bocca e ridurrà a nulla mediante la manifestazione della sua presenza”. Sì, la presenza (greco parousìa) di Gesù è stata dimostrata dal 1914 in poi dallo smascheramento e dal giudizio dell’uomo dell’illegalità, il clero della cristianità. Quella presenza sarà manifestata in maniera appariscente quando le dieci corna della bestia selvaggia di colore scarlatto eseguiranno quel giudizio e devasteranno la cristianità insieme al resto di Babilonia la Grande. (2 Tessalonicesi 2:1-3, 8) Quello segnerà l’inizio della grande tribolazione! Dopo di ciò Gesù rivolgerà la sua attenzione a ciò che resterà dell’organizzazione di Satana, conforme a questa profezia: “Deve colpire la terra con la verga della sua bocca; e con lo spirito delle sue labbra metterà a morte il malvagio”. — Isaia 11:4.
16. In che modo i Salmi e Geremia descrivono il ruolo del Re guerriero incaricato da Geova?
16 Il Re guerriero, incaricato da Geova, farà una distinzione fra quelli che sopravvivranno e quelli che moriranno. Parlando profeticamente a questo Figlio di Dio, Geova dice: “Spezzerai [i governanti della terra] con uno scettro di ferro, [li] frantumerai come un vaso di vasaio”. E, rivolgendosi a questi corrotti capi di governo e ai loro lacchè, Geremia dice: “Urlate, pastori, e gridate! E voltolatevi, maestosi del gregge, perché i vostri giorni per essere scannati e per le vostre dispersioni si sono compiuti, e dovete cadere come un vaso desiderabile!” Per quanto quei governanti possano essere apparsi desiderabili a un mondo malvagio, un solo colpo dello scettro di ferro del Re li frantumerà, come si rompe un bel vaso. Accadrà proprio ciò che profetizzò Davide riguardo al Signore Gesù: “La verga della tua forza Geova manderà da Sion, dicendo: ‘Sottoponi in mezzo ai tuoi nemici’. Geova stesso alla tua destra certamente farà a pezzi i re nel giorno della sua ira. Eseguirà il giudizio fra le nazioni; causerà una pienezza di corpi morti”. — Salmo 2:9, 12; 83:17, 18; 110:1, 2, 5, 6; Geremia 25:34.
17. (a) Come descrive Giovanni l’intervento del Re guerriero come giustiziere? (b) Menzionate alcune profezie indicanti come sarà calamitoso per le nazioni il giorno dell’ira di Geova.
17 Questo potente re guerriero compare di nuovo nella scena successiva della visione: “E calca lo strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente”. (Rivelazione 19:15b) In una precedente visione Giovanni aveva già visto calcare lo “strettoio dell’ira di Dio”. (Rivelazione 14:18-20) Anche Isaia descrive uno strettoio di morte, e altri profeti parlano di come sarà calamitoso per tutte le nazioni il giorno dell’ira di Dio. — Isaia 24:1-6; 63:1-4; Geremia 25:30-33; Daniele 2:44; Sofonia 3:8; Zaccaria 14:3, 12, 13; Rivelazione 6:15-17.
18. Cosa rivela il profeta Gioele circa il giudizio di Geova contro tutte le nazioni?
18 Il profeta Gioele mette in relazione uno strettoio con la venuta di Geova per “giudicare tutte le nazioni all’intorno”. Ed è Geova a emanare l’ordine, senz’altro al Suo Giudice associato, Gesù, e ai suoi eserciti celesti: “Mettete la falce, poiché la messe è matura. Venite, scendete, poiché lo strettoio è pieno. I tini realmente traboccano; poiché la loro malizia è abbondante. Folle, folle sono nel bassopiano della decisione, poiché il giorno di Geova è vicino nel bassopiano della decisione. Il sole e la luna stessi certamente si oscureranno, e le medesime stelle realmente ritireranno il loro fulgore. E da Sion ruggirà Geova stesso, e da Gerusalemme emetterà la sua voce. E il cielo e la terra certamente sobbalzeranno; ma Geova sarà un rifugio per il suo popolo, e una fortezza per i figli d’Israele. E dovrete conoscere che io sono Geova vostro Dio”. — Gioele 3:12-17.
19. (a) Come verrà data risposta alla domanda di 1 Pietro 4:17? (b) Quale nome è scritto sul mantello di Gesù, e perché si rivelerà appropriato?
19 Quello sarà davvero un giorno di sventura per le nazioni e gli uomini disubbidienti, ma un giorno di sollievo per tutti quelli che avranno fatto di Geova e del suo Re guerriero il loro rifugio! (2 Tessalonicesi 1:6-9) Il giudizio che cominciò dalla casa di Dio nel 1918 avrà fatto il suo corso raggiungendo l’apice e rispondendo alla domanda di 1 Pietro 4:17: “Quale sarà la fine di quelli che non sono ubbidienti alla buona notizia di Dio?” Il glorioso Vincitore avrà calcato lo strettoio sin in fondo, dimostrando di essere l’alto Personaggio del quale Giovanni dice: “E sul mantello, e sulla coscia, ha scritto un nome, Re dei re e Signore dei signori”. (Rivelazione 19:16) Avrà dimostrato di essere assai più potente di qualsiasi governante terreno, di qualsiasi re o signore umano. La sua dignità e il suo splendore sono eccelsi. Egli ha cavalcato “nella causa della verità e dell’umiltà e della giustizia” e ha trionfato per sempre! (Salmo 45:4) Sulle sue vesti asperse di sangue sta scritto il nome conferitogli dal Sovrano Signore Geova, del quale egli è il Vindice!
Il grande pasto serale di Dio
20. Come descrive Giovanni “il grande pasto serale di Dio”, facendoci ricordare quale precedente profezia analoga?
20 Nella visione di Ezechiele, dopo la distruzione della folla di Gog, gli uccelli e gli animali selvatici vengono invitati a un banchetto! Essi ripuliscono il paesaggio dai cadaveri, mangiando i corpi morti dei nemici di Geova. (Ezechiele 39:11, 17-20) Le successive parole di Giovanni richiamano alla mente con grande vividezza quell’antica profezia: “E vidi un angelo che stava in piedi nel sole, e gridò ad alta voce e disse a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: ‘Venite, radunatevi per il grande pasto serale di Dio, per mangiare le carni di re e le carni di comandanti militari e le carni di uomini forti e le carni di cavalli e di quelli che vi siedono sopra, e le carni di tutti, di liberi e schiavi e piccoli e grandi’”. — Rivelazione 19:17, 18.
21. Cosa indica (a) il fatto che l’angelo ‘sta in piedi nel sole’? (b) il fatto che i morti vengono lasciati sulla superficie del suolo? (c) l’elenco di quelli i cui cadaveri saranno lasciati insepolti? (d) l’espressione “il grande pasto serale di Dio”?
21 L’angelo ‘sta in piedi nel sole’, una posizione dominante per richiamare l’attenzione degli uccelli. Egli li invita a essere pronti a rimpinzarsi delle carni di quelli che stanno per essere uccisi dal Re guerriero e dai suoi eserciti celesti. Il fatto che i morti debbano essere lasciati sulla superficie del suolo ne sottolinea la fine ignominiosa. Come l’antica Izebel, non riceveranno un’onorevole sepoltura. (2 Re 9:36, 37) L’elenco di quelli i cui cadaveri saranno lasciati insepolti mostra quali dimensioni assumerà la distruzione: re, comandanti militari, uomini forti, uomini liberi e schiavi, senza eccezioni. Ogni traccia del mondo ribelle in opposizione a Geova sarà stata eliminata. Dopo ciò non esisterà più un irrequieto mare di uomini confusi. (Rivelazione 21:1) Questo è “il grande pasto serale di Dio”, dato che è Geova a invitare gli uccelli a parteciparvi.
22. Come riassume Giovanni lo svolgimento della guerra finale?
22 Giovanni riassume lo svolgimento della guerra finale: “E vidi la bestia selvaggia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra contro colui che sedeva sul cavallo e contro il suo esercito. E la bestia selvaggia fu presa, e con essa il falso profeta che aveva compiuto davanti ad essa i segni con cui aveva sviato quelli che avevano ricevuto il marchio della bestia selvaggia e quelli che rendono adorazione alla sua immagine. Mentre erano ancora vivi, furono entrambi scagliati nel lago di fuoco che brucia con zolfo. Ma i restanti furono uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo, la quale spada usciva dalla sua bocca. E tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni”. — Rivelazione 19:19-21.
23. (a) In che senso la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” viene combattuta ad “Armaghedon”? (b) Di quale avvertimento non hanno tenuto conto i “re della terra”, e con quale conseguenza?
23 Dopo il versamento della sesta coppa dell’ira di Geova, Giovanni ha riferito che i “re dell’intera terra abitata” vengono radunati dalla propaganda demonica alla “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”. Questa guerra si combatte ad Armaghedon, che non è un luogo letterale, ma una situazione mondiale che rende necessaria l’esecuzione del giudizio di Geova. (Rivelazione 16:12, 14, 16) Ora Giovanni vede le linee di battaglia. Lì, schierati contro Dio, si trovano tutti “i re della terra e i loro eserciti”. Essi si sono caparbiamente rifiutati di sottomettersi al Re costituito da Geova. Egli li aveva debitamente avvertiti con questo messaggio ispirato: “Baciate il figlio, affinché [Geova] non si adiri e voi non periate dalla via”. Non essendosi sottomessi al dominio di Cristo, devono morire. — Salmo 2:12.
24. (a) Quale giudizio viene eseguito sulla bestia selvaggia e sul falso profeta, e in che senso sono “ancora vivi”? (b) Perché il “lago di fuoco” dev’essere simbolico?
24 La bestia selvaggia con sette teste e dieci corna che ascende dal mare, la quale simboleggia l’organizzazione politica di Satana, viene precipitata nell’oblio insieme al falso profeta, la settima potenza mondiale. (Rivelazione 13:1, 11-13; 16:13) Mentre sono ancora “vivi”, cioè attivi nell’opporsi congiuntamente al popolo di Dio sulla terra, vengono scagliati nel “lago di fuoco”. Si tratta forse di un lago di fuoco letterale? No, come non sono letterali la bestia selvaggia e il falso profeta. Piuttosto, esso è un simbolo di distruzione completa, definitiva, un luogo da cui non si ritorna. È qui che in seguito vengono gettati la morte e l’Ades, come pure il Diavolo stesso. (Rivelazione 20:10, 14) Non è certo un inferno di eterno tormento per i malvagi, dal momento che l’idea stessa di un simile luogo è detestabile a Geova. — Geremia 19:5; 32:35; 1 Giovanni 4:8, 16.
25. (a) Chi sono quelli che vengono “uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo”? (b) C’è da aspettarsi che qualcuno di quegli “uccisi” venga risuscitato?
25 Tutti gli altri che non facevano direttamente parte del governo, ma che ciò nonostante erano una componente irriformabile del presente mondo corrotto dell’umanità, vengono similmente “uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo”. Gesù li dichiarerà meritevoli di morte. Poiché nel loro caso non è menzionato il lago di fuoco, dobbiamo aspettarci che vengano risuscitati? In nessun luogo è detto che quelli allora uccisi dal Giudice costituito da Geova saranno risuscitati. Come disse Gesù stesso, tutti quelli che non sono “pecore” vanno nel “fuoco eterno preparato per il Diavolo e per i suoi angeli”, cioè allo “stroncamento eterno”. (Matteo 25:33, 41, 46) Questo sarà il momento culminante del “giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi”. — 2 Pietro 3:7; Naum 1:2, 7-9; Malachia 4:1.
26. Indicate in breve l’esito di Armaghedon.
26 In questo modo l’intera organizzazione terrena di Satana perverrà alla sua fine. Il “precedente cielo” del dominio politico sarà scomparso. La “terra”, il sistema apparentemente stabile che Satana ha edificato nel corso dei secoli, sarà stata completamente distrutta. Il “mare”, la massa dell’umanità malvagia che si oppone a Geova, non esisterà più. (Rivelazione 21:1; 2 Pietro 3:10) Ma cos’ha in serbo Geova per Satana stesso? Giovanni lo spiega.