Amore e baldanza recano la vita
1. Come il discepolo di Gesù osserva i suoi comandamenti?
SE CREDETE che Gesù Cristo è il Figlio di Dio e che “non vi è sotto il cielo nessun altro nome dato fra gli uomini mediante cui dobbiamo esser salvati”, dovete certamente credere alle parole di Gesù e dei suoi apostoli. Gesù disse: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti”. (Giov. 14:15) La conclusione logica, quindi, è espressa da Gesù: “Chi ha i miei comandamenti e li osserva, egli è colui che mi ama. A sua volta, chi ama me sarà amato dal Padre mio”. (Giov. 14:21) Perciò, il discepolo che osserva i comandamenti di Gesù mostra amore. Ma che cosa comportano questi comandamenti di Gesù? Anzitutto, Gesù disse: “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate”. (Matt. 28:19, 20) Per convincere le persone e divenire seguaci di Gesù i discepoli di Gesù avrebbero dovuto parlare, predicare e persuadere.
2. (a) Consiste la nostra opera solo nel predicare e fare discepoli, e quali penetranti domande sull’evangelismo fece una persona religiosa, come indica la rivista Time? (b) Quali ulteriori domande si possono fare a coloro che affermano di essere cristiani?
2 Non era solo questione di fare discepoli, ma era necessario insegnare ai neo discepoli le istruzioni di Gesù e mostrar loro ad osservare tutte le cose che Gesù aveva comandate. Per viaggiare, predicare e insegnare, cioè per mettere la verità nella mente dell’altra persona, è richiesto molto lavoro dal cristiano. Avete provato? La “chiesa” a cui appartenete vi esorta a fare tutto questo? Oppure assomiglia la vostra religione a quella descritta dalla rivista Time del 25 ottobre 1963, nella parte dedicata alla religione, a pagina 86? Essa fa questa affermazione: “Il presidente [dei Discepoli della Chiesa di Cristo] dott. Robert W. Burns di Atlanta avvertì che le fiamme della fede basata sull’evangelismo stavano per spegnersi. ‘Il nostro evangelismo si è indebolito perché molti di noi siamo privi di profondo interesse per la salvezza dell’anima del nostro prossimo’, egli disse. ‘Quanto tempo è passato da quando foste il mezzo mediante il quale Dio aggiunse alla chiesa un’anima? Quanto tempo dall’ultima volta che avete provato?’” Queste sono buone domande su cui chiunque afferma di essere cristiano fa bene a riflettere. Tutti quelli che appartengono a organizzazioni religiose della cristianità devono esaminarsi. Perché? Ebbene, se affermate di essere cristiani, “andate”, “fate discepoli”, ‘battezzate’ e ‘insegnate’? Che prova avete di essere cristiani se non predicate e non insegnate il puro cristianesimo? Quando è stata l’ultima volta che avete cercato di persuadere qualcuno a intraprendere l’attività cristiana, come predicare ad altri la buona notizia del regno di Dio? O quando avete rivolto l’attenzione di qualche persona alla scritta Parola di Dio, la Bibbia, affinché prendesse una ferma determinazione per i giusti princìpi? Ma voi dite: ‘La mia vita morale indica che sono cristiano. Non c’è bisogno di parlarne’.
3. (a) Che cosa includono anche le parole ‘osservate tutte le cose che vi ho comandate’? (b) Da dove indicò Gesù che avevano inizio le azioni cattive?
3 È interessante notare che “tutte le cose che vi ho comandate” includono anche le elevate norme morali di Dio. Siete partecipi dello spirito di questo mondo, che si ribella agli insegnamenti di Cristo sulla moralità sessuale? Nella vostra chiesa chiudete gli occhi all’adulterio, alla fornicazione e alla sodomia commessa dai membri? Il cristiano Paolo non faceva questo! Egli si espresse dicendo: “Tu, che predichi di ‘non rubare’, rubi? Tu, che dici di ‘non commettere adulterio’, commetti adulterio?” Dopo aver menzionato i “vergognosi appetiti sessuali” sia degli uomini che delle donne dei suoi giorni, egli disse: “Questi [conoscono] molto bene il giusto decreto di Dio, che quelli che praticano tali cose sono meritevoli di morte”. (Rom. 2:21, 22; 1:24-32) Le cattive pratiche morali non vi faranno certo ottenere la vita! Paolo credeva a ciò che aveva detto Gesù sulla morale e sulle cattive abitudini. Ricordate le parole di Gesù: “Dal di dentro, dal cuore degli uomini, vengono i ragionamenti dannosi: fornicazioni, furti, assassinii, adultèri, concupiscenze, atti di malvagità, inganno, condotta dissoluta, e occhio invidioso, bestemmia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose malvage vengono dal di dentro e contaminano l’uomo”. — Mar. 7:21-23.
4, 5. (a) Contro che cosa era Gesù, perciò quali domande dovrebbero farsi i cristiani? (b) Paragonate le parole di Gesù in Giovanni 12:48-50 col commento scritto nella rivista Time del 25 ottobre 1963.
4 Gesù rispose con parole schiette agli scribi e Farisei che si erano lamentati dei discepoli di Gesù i quali mangiavano senza lavarsi le mani. Egli ricorse alla scritta Parola di Dio per dare una risposta autorevole, dicendo: “Isaia profetizzò appropriatamente di voi, ipocriti, come è scritto: ‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma i loro cuori sono molto lontani da me’”. Quello che l’uomo ha nel cuore lo rende quello che è, poiché l’uomo parla in base a ciò che ha nel cuore. Se è come i Farisei ha perduto di vista la vera contesa e non segue i comandamenti di Dio né di Gesù. (Mar. 7:6) Gesù predicava la verità ed era contro ogni sorta di pratiche ipocrite. Da che parte siete voi quando si tratta della moralità in una cosiddetta comunità cristiana? Vi esprimete oppure lasciate che le persone vi guardino e si chiedano da che parte siete? Avete l’amore del prossimo e la baldanza di farvi avanti e dire quello che Gesù disse circa le questioni morali? Riconoscete che “chi trascura me [Gesù] e non riceve le mie parole ha uno che lo giudica”? Gesù disse: “La parola che ho detta è ciò che lo giudicherà nell’ultimo giorno, perché non ho parlato di mio proprio impulso, ma il Padre che mi ha mandato mi ha dato egli stesso comandamento su ciò che devo dire e di che devo parlare. E io so che il suo comandamento significa vita eterna. Perciò le cose che dico, come il Padre me le ha dette, così le dico”. (Giov. 12:48-50) Pensate! Quando avete letto e compreso il pieno significato di queste parole di Gesù?
5 È facile capire che il cristiano non può trarre le sue conclusioni e decidere come deve vivere. Egli deve tener conto di ciò che è scritto nella Parola di Dio. Se ama Gesù deve ubbidire anche ai comandamenti di Gesù Cristo. Come suona strano agli orecchi del cristiano udire un membro di una “chiesa” moderna che dice: “Sin dal principio, siamo stati mortalmente spaventati di arrivare a una teologia che chiunque avrebbe dovuto accettare”. Così disse l’industriale J. Irwin Miller, discepolo laico e presidente del Concilio Nazionale delle Chiese. “Il cuore del movimento è la grande preoccupazione di preservare la libertà di arrivare alle proprie conclusioni”. (Rivista Time del 25 ottobre 1963, pagina 86) Intende egli dire che le persone della sua religione non vogliono sempre accettare le conclusioni di Gesù e di Dio?
6. Perché nei nostri giorni vi sono molte cosiddette organizzazioni religiose cristiane?
6 I dodici apostoli di Cristo Gesù non volevano, anzi, non avevano dodici diverse conclusioni quando esprimevano gli insegnamenti di Cristo. Si poteva trarre solo una conclusione. La verità! Perché oggi vi sono più di mille cosiddette organizzazioni religiose cristiane nel mondo? Perché esse vogliono insegnare le loro conclusioni, presentare le loro idee, e non quelle di Dio o di Gesù. Non vi è forse solo una fede, un battesimo, un Signore e Salvatore, Gesù Cristo? Ebbene, dunque, perché non ritornare al semplice cristianesimo e non nutrire vero amore gli uni per gli altri e non ottenere intendimento di Dio? Perché troppe persone vogliono la ‘loro conclusione’, non la verità. Anche in seno alle molte diverse organizzazioni religiose gli individui non amano il prossimo come se stessi. Non disse Gesù: “Come vi ho amati io . . . voi pure [amatevi] l’un l’altro”? Sì! Tutti i veri cristiani devono mostrare amore per Geova Dio e per il Figlio di Dio, Cristo Gesù. Per cercare di aiutare le persone, mostrando amore e spiegando la Bibbia affinché tutti imparino la verità in questi giorni e in quest’epoca, ci vuole baldanza.
ESEMPIO DI BALDANZA DI PAOLO
7. (a) Che uomo era Paolo? (b) Quale atteggiamento assunsero i Giudei verso Paolo, e come egli rispose loro?
7 L’apostolo Paolo ebbe questa baldanza e mostrò amore col modo in cui servì i fratelli. Anzitutto, non aveva paura di predicare. La Bibbia dice che Paolo andava “dentro e fuori di Gerusalemme, parlando con baldanza nel nome del Signore; e parlava e disputava con i Giudei di lingua greca. Ma questi fecero dei tentativi per sopprimerlo”. (Atti 9:28, 29) Voi che asserite di essere cristiani andate dentro e fuori della vostra città e in giro per essa, parlando con altri della vostra fede? Gesù faceva questo. Gli apostoli lo facevano. I primi cristiani lo facevano. Quando Paolo era ad Antiochia, fece questo. Egli voleva aiutare le “pecore smarrite” dei figli d’Israele a capire che la Parola di Dio additava il promesso Messia, cioè Cristo Gesù. Nei giorni di sabato Paolo entrava nella sinagoga di Antiochia in Pisidia, e gli abitanti della città si radunavano insieme per udire le parole di Geova. Ma quando i Giudei ebbero visto le folle furon pieni di gelosia e cominciarono a bestemmiare e a contraddire le cose dette da Paolo: “E Paolo e Barnaba, parlando con baldanza, dissero: ‘Era necessario che la parola di Dio fosse detta per prima a voi. Siccome voi la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci volgiamo alle nazioni. Infatti, Geova ci ha imposto comandamento con queste parole: “Ti ho costituito come luce di nazioni, onde tu sia una salvezza fino all’estremità della terra”’. Udendo ciò, quelli delle nazioni si rallegravano e glorificavano la parola di Geova, e tutti quelli che erano giustamente disposti per la vita eterna divennero credenti. Inoltre, la parola di Geova si diffondeva in tutto il paese”. (Atti 13:44-49) Il messaggio predicato a quel tempo da Paolo pervenne a molti vostri antenati mediante la Bibbia. Ma è pervenuto a voi? O siete come molti milioni di persone oggi, che sono semplicemente nate in una religione? Avete preso la decisione personale di essere seguace delle orme di Cristo Gesù? In tal caso, potete sopportare ciò che sopportò Paolo e continuare a seguire la via cristiana?
8. Come mostrò Paolo la sua baldanza ad Iconio, suscitando quali appropriate domande che esigono la nostra risposta?
8 Solo perché Paolo predicava la parola di Dio gli abitanti della città suscitarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba e li cacciarono dai loro confini. Che cosa fecero quindi questi due uomini? “Questi scossero la polvere dei loro piedi contro di loro e andarono a Iconio”. (Atti 13:51) Paolo mostrò amore a Geova Dio e a suo Figlio, Cristo Gesù, parlando con baldanza ai Giudei nella sinagoga di Iconio. In tal modo Paolo mostrò d’essere cristiano. Egli amava Gesù. Osservò i comandamenti di Gesù. Paolo fece “discepoli delle persone di tutte le nazioni” e insegnò loro a osservare le cose che Gesù aveva comandato ai suoi seguaci di fare. Qual è il vostro metodo di predicare? Insegnate anche? Sostenete la vera norma cristiana circa la giusta moralità, non quella annacquata? Gli insegnamenti di Cristo e il suo modo d’agire sono ancora giusti. Lo sono i vostri?
9. Che cosa può aspettarsi colui che prende una ferma determinazione e non fa compromesso come cristiano?
9 Non pensate che tutti nella cristianità siano cristiani. Possono non esserlo, poiché non manifestano l’amore di Cristo e non osservano i suoi comandamenti. Siate onesti con voi stessi riguardo a questa domanda: Coloro che appartengono alle chiese della cristianità in tutte le loro varie denominazioni religiose agiscono veramente da cristiani? Potete dire: ‘Hanno una religione’, ma non potete dire certamente che seguono le orme di Cristo Gesù. Se la gente le seguisse, questo sistema di cose sarebbe diverso. I capi religiosi della cristianità non vogliono seguire Cristo più di quanto non lo volessero seguire i capi religiosi giudei dei giorni di Paolo. Mettetevi fermamente dalla parte della giustizia, non fate compromesso, e parlate a favore della vostra fede in Cristo Gesù e nel regno di Dio e potrete aspettarvi lo stesso trattamento che ricevette Paolo a Iconio. Ivi “fu fatto un tentativo violento . . . di trattarli insolentemente e colpirli con pietre”. Quando Paolo e Barnaba furono informati di ciò che il popolo e i governanti volevano fare, fuggirono dalla città. — Atti 14:5-7.
10. Come mostrò Paolo il suo interesse per quelli che desideravano veramente divenire discepoli di Cristo?
10 Un’altra volta Paolo parlava in una sinagoga di Efeso e “parlò con baldanza per tre mesi, pronunciando discorsi e usando persuasione riguardo al regno di Dio”. Quando alcuni cominciarono a parlare “ingiuriosamente della Via dinanzi alla moltitudine, egli si ritirò da loro, e separò da loro i discepoli pronunciando ogni giorno discorsi nell’aula della scuola di Tiranno”. (Atti 19:8, 9) Paolo fu veramente un missionario cristiano. Andò a predicare in vari luoghi. Mostrò amore ai suoi fratelli e insegnò intrepidamente ad ogni sorta di persone la via della vita eterna. Noterete che per essere veri cristiani dovrete fare la stessa cosa.
BALDANZA NEI NOSTRI GIORNI
11. Chi si sforza oggi di afferrare la vita eterna, e in che modo?
11 Chi vuole afferrare la vita eterna deve fare ciò che fecero Gesù Cristo, Pietro, Giovanni, Paolo e tutti gli altri apostoli e discepoli di Cristo. Essi dichiararono tutti con baldanza la buona notizia del regno di Dio. I moderni testimoni di Geova si sforzano strenuamente per compiere l’opera che Gesù disse doveva essere fatta “in testimonianza a tutte le nazioni”. (Matt. 24:14) Malgrado l’opposizione che incontrano, com’è narrato nell’Annuario dei Testimoni di Geova (inglese) del 1964, essi progrediscono con baldanza. Devono dichiarare ripetutamente l’“eterna buona notizia” in tutta la terra abitata. Questa è la volontà di Dio. (Vedere l’elenco dei paesi, a pagina 280-283).
12. Fino a che punto i testimoni di Geova hanno parlato con baldanza nel 1963, e in che modo questo metodo è molto diverso da quello seguìto dal clero della cristianità?
12 Ripensando al passato, notiamo che nel 1963 i testimoni di Geova hanno avuto grande gioia, perché 1.040.836 proclamatori hanno predicato con baldanza il messaggio del regno di Dio in 194 paesi. Questi cristiani erano associati a 22.761 congregazioni dei testimoni di Geova. Questi uomini e donne amano insegnare la Parola di Dio, e lo hanno dimostrato dedicando 151.251.242 ore andando di casa in casa, tenendo studi biblici e parlando al pubblico dal podio. Hanno fatto effettivamente 51.995.915 visite ulteriori a persone che avevano mostrato interesse per il messaggio di Cristo e volevano conoscere meglio le promesse di Dio. Questi milioni di persone visitate non frequentano le Sale del Regno dei testimoni di Geova, ma il milione di proclamatori del Regno sono andati nelle loro case. Questo è un metodo molto diverso da quello seguìto nella cristianità, ma è quello originario introdotto da Gesù e dai suoi apostoli.
13, 14. Fino a che punto i testimoni di Geova dimostrarono che, per quanto li riguardava, lo studio della Bibbia non sta morendo, e chi ha partecipato a quest’opera oltre al “ministro” che presiede?
13 Alcuni chiederanno: ‘Sta morendo lo studio della Bibbia?’ Non tra i testimoni di Geova. Infatti, durante ogni settimana dell’anno i testimoni di Geova tennero 702.470 studi biblici a domicilio. Pensate anche al tempo impiegato da questi cristiani per andare e tornare dagli studi biblici. La chiamereste una dimostrazione d’amore? Quante volte nel 1963 è venuto il vostro sacerdote a trovarvi a casa?
14 Questi studi biblici a domicilio non furono tenuti solo dal “ministro” che presiede alle congregazioni dei testimoni di Geova, ma quest’opera fu compiuta da quelli che compongono la congregazione. Tutti i testimoni di Geova sono ministri cristiani ordinati. Ai giorni degli apostoli ogni uomo o donna dedicata e battezzata aveva il comando di ‘andare e fare discepoli delle persone di tutte le nazioni’. L’opera cristiana di oggi non è diversa. Né la Bibbia di Dio né i comandamenti ch’essa contiene sono cambiati. Ma sono cambiate le conclusioni delle persone su quello che dovrebbe essere la religione cristiana. Perché non rendere cristiana la vostra religione, come insegnò Gesù?
15. In quale altra attività di ministero si sono impegnati l’anno scorso i testimoni di Geova?
15 Oltre ai 702.470 studi biblici a domicilio tenuti nelle case dei privati, i cristiani testimoni di Geova hanno tenuto 843.205 adunanze pubbliche, di solito la domenica, nelle loro Sale del Regno. Vi sono anche altre adunanze settimanali, come la scuola di ministero teocratico, scuola biblica in cui i testimoni di Geova sono addestrati per esprimersi meglio. Essi hanno “adunanze di servizio” ogni settimana, dove imparano come migliorare il ministero di casa in casa. Poi vi è il settimanale studio della rivista La Torre di Guardia e lo studio di libro di congregazione. Queste sono tutte adunanze per lo studio biblico. I testimoni di Geova si preparano di continuo per essere ministri migliori.
16. Che cosa pensano i testimoni di Geova in merito al trarre le proprie conclusioni, e perché?
16 Una cosa rimarchevole nei testimoni di Geova è il fatto che credono tutti nello stesso modo e predicano le stesse cose predicate da Gesù. Non incoraggiano a trarre conclusioni proprie. La Parola di Dio è la loro insegnante. Quale uomo può stabilire da solo la via della vita eterna? Egli ha bisogno di guida. Questa guida è la scritta Parola di Dio. Gesù disse: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. (Giov. 14:6) E dov’è la verità che insegnò Gesù? Nella Sacra Bibbia! Studiatela insieme ad altri.
17. Perché è evidente che molte altre persone vogliono divenire seguaci di Cristo?
17 In tutte le nazioni vi sono ancora molte persone da ammaestrare, e queste, dopo aver imparato i comandamenti di Cristo Gesù, dedicheranno la loro vita al servizio di Geova e saranno battezzate con la totale immersione in acqua. Nel 1963 i testimoni di Geova hanno battezzato 62.798 persone di ogni nazione, popolo e lingua. Non solo le battezzarono, ma insegnarono loro ad osservare tutte le cose che Gesù aveva comandate. Anch’esse divennero ministri cristiani.
18. Dato che i sermoni biblici stampati sono di grande aiuto per comprendere le promesse di Dio quale distribuzione ne hanno fatto i testimoni di Geova nel 1963?
18 Per aiutare le persone, nella loro opera di predicazione i testimoni di Geova hanno distribuito molte pubblicazioni per lo studio biblico in 162 diverse lingue. Nel 1963 hanno distribuito 4.221.772 Bibbie e libri e 14.805.483 opuscoli. Uno dei modi migliori per mantenere salda la fede è quello di leggere regolarmente le Scritture e buone pubblicazioni sulla Sacra Bibbia. Tutti i testimoni di Geova in ogni parte del mondo leggono le riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi! e anche altri milioni di persone le leggono. I testimoni di Geova hanno ottenuto 1.433.542 nuovi abbonamenti alla rivista La Torre di Guardia, stampata in sessantasei lingue, e alla rivista Svegliatevi!, stampata in venticinque lingue. Distribuirono anche un totale di 116.845.928 copie di questi due periodici. Che aiuto sono per i testimoni di Geova questi sermoni biblici stampati! Essi non possono dedicare tutto il loro tempo a parlare nelle case delle persone, ma possono lasciare letteratura da leggere finché i proclamatori della buona notizia non facciano la visita ulteriore.
19. Come hanno soddisfatto gli impianti tipografici della Società Torre di Guardia la richiesta di sermoni biblici stampati?
19 La Società ha i propri impianti tipografici dove sono stampati Bibbie, libri, opuscoli, trattatini e riviste. Per soddisfare la richiesta di letteratura biblica, alcuni ministri dei testimoni di Geova, tutti operai volontari, produssero 6.722.239 Bibbie e libri, 26.057.581 opuscoli, 103.763.470 copie de La Torre di Guardia e 95.100.307 copie di Svegliatevi! Stamparono anche 487.116.545 volantini, trattatini e lettere, e altro materiale d’ufficio.
20. Benché oggi i testimoni di Geova usino lo stesso metodo di predicare usato da Gesù e dagli apostoli, quale vantaggio hanno oggi, e perché questo è un vantaggio?
20 Il metodo seguìto dai testimoni di Geova per parlare con le persone è lo stesso identico metodo seguìto da Cristo Gesù e dai suoi discepoli. Essi andavano a predicare di casa in casa e in pubblico. Oggi i testimoni di Geova fanno la stessa cosa. Oggi, comunque, la pagina stampata aiuta i cristiani testimoni di Geova ad accelerare la loro opera. Non si fa affidamento solo sulla memoria della persona che ha udito ciò che è stato detto circa la vita eterna, ma la letteratura biblica lasciata l’aiuta ad imparare la verità nel suo studio privato della Parola di Dio.
21. Riassumete l’opera di ministero compiuta dai testimoni di Geova come proclamatori di congregazione, pionieri speciali e pionieri regolari.
21 Oltre ad assistere regolarmente alle adunanze nella Sala del Regno cinque volte la settimana, e a prendere parte alle conversazioni che vi sono fatte, sapevate che i testimoni di Geova dedicano circa dieci ore al mese andando di casa in casa a predicare e ad insegnare la buona notizia del regno di Dio? Alcuni dedicano più tempo, altri meno. Molti rappresentanti speciali dedicano a quest’opera di ministero molto tempo di più ogni mese. Vi sono 7.475 pionieri speciali che vanno in territori in cui spesso non vi sono congregazioni e dedicano almeno 150 ore al mese predicando di casa in casa, tenendo studi biblici e organizzando nuove congregazioni. Quindi vi è un altro gruppo di 31.098 pionieri che dedicano approssimativamente 100 ore al servizio di campo ogni mese. Lavorano generalmente in grandi città, ma possono scegliere qualsiasi territorio non assegnato ad altri, e in tal caso adempiono il loro servizio di ministero sotto la sovrintendenza della Società.
22. Perché la Società usa servitori di circoscrizione e servitori di distretto?
22 I rappresentanti della Società chiamati servitori di circoscrizione e servitori di distretto visitano tutti i pionieri e tutte le congregazioni per dare assistenza organizzativa e consigli scritturali. Questi trascorrono una settimana con ogni congregazione, aiutandola a risolvere i problemi locali. Vi sono 1.983 servitori di circoscrizione e servitori di distretto che hanno doveri di sorveglianti.
23. (a) Che parte hanno nel diffondere la Parola di Dio con baldanza coloro che servono nelle filiali della Società? (b) In che modo il “prospetto dell’organizzazione” indica che è stato fatto molto lavoro sin dal 1938?
23 Le novanta filiali della Società Torre di Guardia che sono nel mondo sovrintendono l’opera dei servitori di circoscrizione e dei servitori di distretto. 1.461 dedicati ministri di Dio abitano in quelle che la Società chiama case Betel unite agli uffici della filiale. Il personale della filiale si interessa vivamente dell’attività di tutti i pionieri e delle congregazioni, ed ogni mese questi ricevono istruzioni uniformi dalla filiale sotto la quale servono. Questo promuove unità, armonia di pensiero e d’azione, perché tutte le istruzioni date sono basate sulla Parola di Dio. Tutta l’attività compiuta dai testimoni di Geova è conforme a princìpi di verità e di giustizia ed ha come risultato una manifestazione d’amore da parte di questi testimoni verso il prossimo. I testimoni di Geova in ogni luogo sentono veramente l’urgenza di predicare la buona notizia del regno di Dio. Mediante questa organizzazione si ottengono molti risultati in tutto il mondo.
PROSPETTO DELL’ORGANIZZAZIONE INDICANTE L’AUMENTO A INTERVALLI DI CINQUE ANNI
Media Massimo Studi
Anno procl. procl. Ore biblici Congregazioni Paesi 1938 47.143 59.047 10.572.086 3.633 52
1943 109.794 126.329 28.726.524 66.493 6.310 54
1948 230.532 260.756 49.832.205 130.281 11.714 96
1953 468.106 519.982 72.344.728 281.219 14.163 143
1958 717.088 798.326 110.390.944 508.320 17.878 175
1963 956.648 1.040.836 151.251.242 702.470 22.761 194
24. Quale grande radunamento ebbe luogo l’8 aprile 1963, e quanti si riunirono in quell’occasione? (b) Qual è la speranza del rimanente degli unti? della grande folla degli altri?
24 I testimoni di Geova commemorano un solo giorno all’anno, cioè il giorno della morte di Cristo. Gesù comandò che quel giorno, il 14 nisan secondo il calendario giudaico, fosse ricordato a motivo del suo significato. L’anno scorso il 14 nisan ebbe inizio la sera dell’8 aprile 1963, e 1.693.752 testimoni di Geova e persone di buona volontà si radunarono nelle Sale del Regno in ogni parte del mondo per celebrare lietamente quest’occasione, perché si rallegravano che Cristo Gesù fosse morto secondo la volontà di Dio in loro favore. Di questo numero, 12.292 professarono di essere del rimanente del corpo di Cristo, unti dallo spirito santo per essere coeredi di Cristo Gesù nella gloria celeste, e sperano di far parte della sposa di Cristo. La speranza di tutti gli altri radunati quella sera è la vita eterna in un nuovo sistema di cose sulla terra insieme a tutti i morti che amarono la giustizia e lo mostrarono anche con le loro opere. Essi saranno risuscitati al tempo fissato da Dio durante il regno millenario di Cristo. Gesù disse: “L’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone alla risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili alla risurrezione di giudizio”. (Giov. 5:28, 29) Che giorno o periodo di tempo sarà quello! Che amore si può mostrare ora dicendo tali verità al genere umano!
25. Oltre a pregare per il regno di Dio, in quale altro modo si mostra la propria fede in tale regno?
25 Il profondo senso di responsabilità che hanno i testimoni di Geova li induce a continuare a predicare questa buona notizia circa la morte e risurrezione di Cristo Gesù e il sacrificio di riscatto che egli provvide. Essi credono che il regno di Dio sia l’unica speranza dell’umanità. Non solo pregano per la venuta di questo regno ma ora operano per esso. Avete voi detto con sincerità il Paternoster: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”? (Matt. 6:9, 10) In tal caso, operate per esso anche voi essendo veri ministri cristiani.
26. A chi si deve mostrare amore per dichiarare con baldanza la parola di verità?
26 Per compiere la grandiosa opera di dichiarare l’“eterna buona notizia” che i testimoni di Geova ritengono di dover compiere ci vuole vero amore da parte loro per il prossimo di ogni nazione, tribù, lingua e popolo. Ma per far questo essi devono anzitutto amare il loro Padre celeste. I testimoni di Geova amano anche Cristo Gesù e sanno di essere suoi discepoli. Sono veramente cristiani testimoni di Geova perché amano non solo Geova, ma anche suo Figlio Cristo Gesù, e fanno la volontà di Dio e seguono i comandamenti di Cristo. Per far questo in un mondo il cui spirito è contro la verità ci vogliono sicuramente amore e baldanza, ma questo condurrà senz’altro alla vita e all’eterna felicità.
27. (a) Malgrado la buona opera dei testimoni di Geova, come li considerano nei nostri giorni molte organizzazioni religiose? (b) Quale ultimo incoraggiamento danno i testimoni di Geova a tutti quelli che desiderano la vita?
27 Nonostante tutti gli insegnamenti biblici che i testimoni di Geova praticano, alcune organizzazioni religiose del mondo affermano oggi che i Testimoni non siano cristiani, ma questo avviene perché le organizzazioni religiose sono gelose, come lo furono i sacerdoti giudei. I testimoni di Geova seguono le orme di Cristo Gesù, e i falsi capi religiosi lo sanno! Gesù disse: “Vi do un nuovo comandamento, che vi amiate l’un l’altro; come vi ho amati io, che voi pure vi amiate l’un l’altro. Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. (Giov. 13:34, 35) I testimoni di Geova hanno questo amore e lo hanno dimostrato ancora una volta nell’estate del 1963 alla loro Assemblea tenuta in varie parti del mondo. Essi devono preservare questo amore anche nel presente sistema di cose per ricevere la benedizione di Geova Dio e la vita eterna. Se avete l’amore e la baldanza dei primi cristiani, uscite da Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione, servite Geova Dio, ubbidite ai comandamenti di Cristo Gesù insieme ai testimoni di Geova e provate la loro gioia predicando l’“eterna buona notizia”.
[Prospetto alle pagine 280-283]
RAPPORTO MONDIALE DEL SERVIZIO COMPIUTO DAI TESTIMONI DI GEOVA NELL’ANNO 1963
(Vedi l’edizione stampata)