Il finale assalto a tutta la falsa religione
1. Che cosa avevano profetizzato le antiche Scritture Ebraiche, e quanti delle nazioni risposero alla predicazione di Paolo?
ANCHE le profezie delle antiche Scritture Ebraiche ispirate avevano indicato che nel tempo stabilito da Dio la luce della verità sarebbe penetrata nelle tenebre della falsa religione. L’apostolo Paolo citò una tale profezia quando disse al popolo radunato nella sinagoga giudaica di Antiochia in Pisidia circa undici anni dopo la conversione di Cornelio alla vera religione: “Ecco, noi ci volgiamo alle nazioni [ai Gentili]. Infatti, Geova ci ha imposto comandamento con queste parole: ‘Ti ho costituito come luce di nazioni, onde tu sia una salvezza fino all’estremità della terra’”. Dopo che l’apostolo Paolo ebbe citato al suo uditorio misto quella profezia, che cosa accadde? Questo: “Udendo ciò, quelli delle nazioni si rallegravano e glorificavano la parola di Geova, e tutti quelli che erano giustamente disposti per la vita eterna divennero credenti. Inoltre, la parola di Geova si diffondeva in tutto il paese”. — Atti 13:14-49; Isa. 42:6.
2. In che modo l’azione di “quelli delle nazioni” provò che Paolo aveva compiuto un efficace attacco con la sua predicazione?
2 Chiamereste ciò un efficace attacco contro la falsa religione? Sì, perché diede luogo alla reale liberazione delle vittime dalla falsa religione e le pose nella via della “vita eterna” nel nuovo ordine di Geova Dio, dove non ci sarà nessuna falsa religione. Quella fu la liberazione di persone dalla potenza del dio di tutta la falsa religione, in modo che furono rese libere di adorare e servire il Dio della vera religione, l’Arcinemico di tutta la falsa religione. Tale liberazione fu l’essenza della missione affidata all’apostolo Paolo quando il risuscitato Signore Gesù Cristo gli apparve e proseguì, dicendo: “Mi sono reso visibile a te, per sceglierti come servitore e testimone . . . mentre ti libero da questo popolo e dalle nazioni, ai quali ti mando, per aprire i loro occhi, per volgerli dalle tenebre alla luce e dall’autorità di Satana a Dio, affinché ricevano il perdono dei peccati e un’eredità fra i santificati mediante la loro fede in me”. — Atti 26:14-18.
3. Come esercita Satana la sua autorità, e quando cominciò per la prima volta in questa maniera?
3 Notate le parole di questa missione di Paolo: “Per volgerli dalle tenebre alla luce e dall’autorità di Satana a Dio”. Satana il Diavolo esercita la sua “autorità” per mezzo della falsa religione, per mezzo di “tenebre” religiose. Conforme al suo nome Satana, che significa “Uno che fa resistenza; Avversario”, egli resiste al vivente e vero Dio, il cui nome è Geova. (Sal. 83:18) Satana cominciò a fare resistenza a Geova Dio nel giardino di Eden durante la presenza dei perfetti Adamo ed Eva, e con l’inganno introdusse nel giardino di Eden la falsa religione. (Gen. 3:1-15) Dopo l’espulsione dei ribelli Adamo ed Eva dal giardino di Eden, Satana fece fiorire fuori dell’Eden la religione d’una falsa specie fino al diluvio dei giorni del profeta Noè, il quale diluvio pose fine alla violenza di cui la terra si era riempita come risultato della falsa religione. — Gen. 6:1 fino a 8:22; 2 Piet. 2:5; 3:5, 6.
4. (a) Come fu riorganizzata la falsa religione dopo il diluvio del giorno di Noè? (b) Chi è adorato come dio nel babilonico impero mondiale della falsa religione?
4 Dopo questo diluvio universale Satana il Diavolo riuscì infine a ristabilire e organizzare la falsa religione, specialmente ai giorni del pronipote di Noè, fondatore della città di Babilonia (Babele) e “potente cacciatore in opposizione a Geova”. (Gen. 10:8-10; 1 Cron. 1:10) Babilonia divenne il centrale caposaldo di tutta la falsa religione sulla terra, e a cominciare di lì fu edificato un impero mondiale di falsa religione. Questo impero religioso è la cosa misteriosa che la Sacra Bibbia chiama “Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”. (Riv. 17:1-5) Questo impero religioso babilonico ha incluso pure la cristianità. Per mezzo di questo impero religioso Satana il Diavolo è adorato come dio. Questa non è un’esagerazione, poiché l’apostolo Paolo dice: “Se, ora, la buona notizia che dichiariamo è infatti velata, è velata per quelli che periscono, fra i quali l’iddio di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia intorno al Cristo, che è l’immagine di Dio, non risplenda loro”. — 2 Cor. 4:3, 4.
5. Perché i governanti politici han cercato di proteggere la falsa religione?
5 Il suddetto “iddio di questo sistema di cose” ha pure i governanti politici sotto il suo controllo. Gesù Cristo sapeva questo di Satana il Diavolo e lo chiamò “il governante di questo mondo”. (Giov. 12:31; 14:30; 16:11) Questo spiega perché i governanti politici di questo mondo han cercato di proteggere e promuovere la falsa religione. Ciò ha reso più difficile a quelli che praticano la vera religione assalire il babilonico impero mondiale di falsa religione per volgere le persone “dall’autorità di Satana a Dio”. Ciò nondimeno questo assalto è stato compiuto con successo fra tutte le nazioni.
IL MODELLO PER COMPIERE L’ASSALTO CON SUCCESSO
6, 7. Quali tattiche usarono gli antichi Israeliti per attaccare la falsa religione, e devono queste essere le tattiche dei cristiani?
6 Gli apostoli di Gesù Cristo diedero il modello del modo in cui doveva esser compiuto questo attacco contro la falsa forma di adorazione. Essi non erano iconoclasti o frantumatori di immagini, come lo erano stati gli antichi Israeliti allorché avevano assoggettato la Terra Promessa nel Medio Oriente al comando di Giosuè figlio di Nun, a cominciare dall’anno 1473 a.E.V. Al tempo dell’invasione israelita del paese, esso era pieno di idoli dei falsi dèi degli abitanti pagani del paese e le condizioni morali fra quegli adoratori pagani erano molto basse e degradate, sordide.
7 “Di conseguenza”, disse Geova Dio, “il paese è impuro, e io recherò su di esso la punizione per il suo errore, e il paese vomiterà fuori i suoi abitanti”. (Lev. 18:21-30) Non solo gli Israeliti dovevano sterminare i falsi religionisti del paese, ma, disse Geova, “dovresti bruciare nel fuoco le immagini scolpite dei loro dèi. Non devi desiderare l’argento e l’oro sopra di esse, né prenderlo in realtà per te stesso, affinché tu non ne sia preso al laccio; poiché è una cosa detestabile a Geova tuo Dio. E non devi portare una cosa detestabile nella tua casa ed essere in effetti votato alla distruzione come lo è essa”. — Deut. 7:23-26.
8. Perché fu necessaria una drastica azione come quella, ed ebbe pienamente successo?
8 Fu in realtà un’azione drastica, ma non troppo. Lo scopo fu non solo quello di distruggere i falsi adoratori e la loro falsa religione per eliminarli dalla Terra Promessa, ma pure quello di proteggere gli Israeliti perché non ne fossero resi infetti e non ne cadessero vittime e non divenissero come gli abitanti pagani del paese. Solo in questo modo Geova Dio, l’Arcinemico della intera falsa religione, avrebbe potuto fare della Terra Promessa un paese senza falsa religione. Gli Israeliti mancarono di compiere questa drastica azione in maniera completa, e la storia biblica degli Israeliti ne descrive le tristi conseguenze.
9, 10. (a) Quale autorizzazione non avevano i cristiani, e perché? (b) In I Tessalonicesi 1:9, 10, Paolo quale mostrò che doveva essere il metodo cristiano d’attaccare la falsa religione?
9 Gli apostoli di Gesù Cristo e gli altri Israeliti spirituali non dovevano essere iconoclasti o distruttori di immagini in questo senso. Non furono autorizzati o non ebbero il comando di entrare in paesi pagani per infrangerne gli idoli e abbatterne i templi di falsa adorazione. Non fu neppure detto loro, e non si attendevano, di cancellare la falsa religione dalla superficie dell’intera terra. Quest’opera l’Onnipotente Dio Geova la riserva a se stesso, per il prossimo futuro. E ciò nondimeno, i dodici apostoli e i compagni Israeliti spirituali distrussero in effetti la falsa adorazione nella vita di innumerevoli vittime d’essa. Alla congregazione cristiana dell’immorale città idolatra di Corinto, nell’Acaia, l’apostolo Paolo scrisse: “Voi sapete che quando eravate persone delle nazioni, eravate trascinati dietro quegli idoli senza voce secondo che eravate condotti”. (1 Cor. 12:2) Alla congregazione che era nella città macedone di Tessalonica l’apostolo Paolo scrisse:
10 “Dapprima entrammo fra voi e . . . vi volgeste dai vostri idoli a Dio per essere schiavi di un Dio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il suo Figlio, ch’egli destò dai morti, cioè Gesù, che ci libera dall’ira avvenire”. — 1 Tess. 1:9, 10; si paragoni Atti 14:14-16; 17:1-10.
11, 12. (a) Mostrate come Paolo descrisse le armi spirituali del cristiano. (b) Che cosa disse Paolo circa il combattimento del cristiano?
11 In che modo l’apostolo Paolo e i suoi compagni Sila e Timoteo entrarono fra i pagani di Tessalonica? Non con armi carnali da iconoclasti, ma con la “parola di Geova”, “la buona notizia di Dio”, “la parola di Dio”. (1 Tess. 1:8; 2:8-13) Pertanto, nella loro guerra contro la falsa religione, essi usarono armi spirituali. L’apostolo Paolo scrisse alla congregazione di Corinto: “Benché camminiamo nella carne, non facciamo guerra secondo ciò che siamo nella carne. Poiché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti mediante Dio per rovesciare cose fortemente trincerate. Poiché noi rovesciamo i ragionamenti e ogni cosa alta innalzata contro la conoscenza di Dio; e conduciamo ogni pensiero in cattività per renderlo ubbidiente al Cristo”. (2 Cor. 10:3-5) Molto appropriatamente l’apostolo Paolo paragona quindi la parola o detto di Dio a una spada. Certo, penetrando in queste fortezze della falsa religione, gli apostoli e i collaboratori si esposero agli assalti del demonismo. La protezione contro ciò era un’armatura e una spada spirituali. L’apostolo Paolo lo descrive alla congregazione della pagana Efeso, dicendo:
12 “Rivestitevi della completa armatura di Dio affinché possiate star fermi contro le macchinazioni del Diavolo; perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti. . . . State dunque fermi, coi lombi cinti di verità, e rivestiti della corazza della giustizia, e coi piedi calzati con la preparazione della buona notizia della pace. Soprattutto, prendete il grande scudo della fede, col quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del malvagio. E accettate l’elmo della salvezza, e la spada dello spirito, cioè la parola di Dio”. — Efes. 6:11-17.
13. In che modo gli apostoli e i condiscepoli fecero più che predicare la buona notizia del Regno? Fate un esempio.
13 Salvaguardati in questo modo con la “completa armatura di Dio” contro i demonici dèi della falsa religione, gli apostoli e condiscepoli fecero il loro attacco alla falsa religione con “la spada dello spirito, cioè la parola di Dio”. Essi fecero questo non semplicemente predicando, proclamando, annunciando la buona notizia del regno di Dio, ma con il sostegno dell’insegnamento. Questo impedì loro di trasferirsi rapidamente da un luogo all’altro, da una città all’altra, specialmente per il fatto che non avevano letteratura stampata di stile moderno con la quale spiegare la scritta Parola di Dio a quelli che scrutavano le Sacre Scritture. Per tenere in un luogo un corso d’insegnamento, vi dovevano restare un sufficiente periodo di tempo con l’obiettivo di ‘far discepoli delle persone di tutte le nazioni’. Questo è ciò che fecero l’apostolo Paolo e i suoi compagni a Tessalonica in Macedonia. Insegnarono intensamente per tre settimane consecutive, e vi avrebbero continuato più a lungo l’opera d’insegnamento se i gelosi nemici religiosi non avessero istigato un tumulto, costringendo in tal modo questi insegnanti della Parola di Dio a partire di notte per la successiva città del loro viaggio missionario. — Atti 17:1-10.
14. Perché l’apostolo Paolo non doveva entrare a forza nelle case e distruggere i libri e gli idoli della falsa religione?
14 Nella città di Efeso, in Asia Minore, il programma di insegnamento dell’apostolo Paolo continuò per tre anni. (Atti 20:31) Sarebbe potuto continuare più a lungo, se non vi fosse stato un tumulto suscitato nella città del tempio di Artemide (Diana) perché l’opera d’insegnamento di Paolo era così devastatrice per la falsa religione. Paolo non aveva bisogno di entrare a forza nelle case degli adoratori demonici e di afferrare i loro libri di falsa religione e di bruciarli. Quelli che divenivano credenti in seguito all’insegnamento di Paolo lo facevano essi stessi: “Un gran numero di quelli che avevano praticato le arti magiche portarono insieme i loro libri e li bruciarono dinanzi a tutti. . . . Così in modo potente la parola di Geova cresceva e prevaleva”. Paolo non aveva bisogno di prendere una scure di battaglia e una mazza da guerra e di andare a frantumare i begli idoli scolpiti e le statuette d’argento per distruggere la falsa adorazione degli Efesini. Quelli che accettarono gli insegnamenti di Paolo e divennero credenti lo fecero essi stessi, figurativamente parlando, abbandonando quelle cose, eliminandole dalla loro vita. Questo divenne così esteso che l’industria della fabbricazione degli idoli ne risentì!
15. Come sappiamo che un considerevole numero di persone ascoltarono Paolo e quindi agirono?
15 Non c’è da meravigliarsi se Demetrio l’argentiere di Efeso suscitò una violenta protesta, dicendo a un’adunanza dei suoi compagni artefici: “Non solo in Efeso ma in quasi tutto il distretto dell’Asia questo Paolo ha persuaso una considerevole folla e l’ha volta a un’altra opinione, dicendo che quelli che son fatti con mani non sono dèi”. Paolo trasse a sé quella considerevole folla di credenti rimanendo in questo fruttuoso territorio e insegnando di settimana in settimana finché poté. Solo il tumulto cittadino istigato da Demetrio l’argentiere rese consigliabile che Paolo partisse per andare in un nuovo territorio ad attaccare la falsa religione. — Atti 19:8 fino a 20:1.
OGGI MENTRE CI AVVICINIAMO A UN MONDO SENZA FALSA RELIGIONE
16. Come mostrò Geova che la vera religione sarebbe stata praticata in questo “tempo della fine”?
16 L’uso delle armi spirituali ebbe pertanto successo contro la falsa religione nel primo secolo della nostra Èra Volgare. Esso dovrebbe avere successo oggi, in questo ventesimo secolo, nonostante i tempi moderni. Oggi ha ancora ugualmente successo con risultati anche più grandi. Non i comunisti, non la cristianità, ma quelli che oggi praticano la vera religione riscontrano queste cose. Noi diciamo “quelli che oggi praticano la vera religione” perché Dio può avere oggi sulla terra la vera religione, nonostante tutta la confusione religiosa in ogni parte del mondo, proprio come egli fece esistere e operare la vera religione nel primo secolo. Egli promise di far praticare la vera religione in questo “tempo della fine” in questo “termine del sistema di cose”, e ha adempiuto la sua promessa, la sua profezia. In armonia con ciò Gesù Cristo profetizzò che al tempo della sua seconda venuta e nel tempo della sua invisibile presenza avrebbe avuto uno “schiavo fedele e discreto” che avrebbe costituito su tutti i suoi averi. Tutta l’evidenza moderna indica che egli ha trovato questo “schiavo fedele e discreto”, non un uomo individuale, ma uno “schiavo” composto, l’attuale rimanente dei suoi fedeli seguaci. — Matt. 24:3, 45-47.
17. Che cosa disse Gesù che sarebbe stato fatto malgrado i problemi del mondo, e da parte di chi?
17 Nella sua profezia sul “termine del sistema di cose” Gesù disse che nonostante guerre mondiali, carestie, pestilenze, terremoti, persecuzione religiosa, “questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. (Matt. 24:14) La classe del suo “schiavo fedele e discreto” avrebbe avuto in qualità di “schiavo” l’assoluto obbligo di fare in modo che questo comando profetico fosse adempiuto.
18. Chi è stato a dare questa internazionale testimonianza mondiale, e come la loro rivista ufficiale conferma che veramente fanno questo?
18 Per quasi mezzo secolo, o dal 1919, questa profezia è stata adempiuta per dare questa testimonianza internazionale in tutto il mondo. Ora si presenta la domanda specificatrice: Da chi? I fatti della storia moderna danno una sola risposta: Dai cristiani testimoni di Geova. Secondo l’ufficiale Annuario dei Testimoni di Geova del 1968 (inglese), essi sono attivi in 200 paesi e territori, e in tutti questi luoghi proclamano il regno di Geova Dio come la sola speranza del genere umano. Conforme a ciò questa loro rivista ufficiale, che ha per ciascuna edizione una tiratura di 5.550.000 copie in settantadue lingue, sulla sua copertina porta la scritta: “La Torre di Guardia annunziante il Regno di Geova”.
19. Che cosa mostra che il rimanente della vera congregazione ha oggi la vera religione?
19 La cristiana “congregazione dell’Iddio vivente” sapeva nel primo secolo di avere la verità e la pura, incontaminata religione o forma di adorazione. Perché dovrebbe essere strano o si dovrebbe ritenere presuntuoso se il rimanente di quella stessa congregazione asserisce oggi di avere la vera religione? Questo rimanente di dedicati, battezzati seguaci di Gesù Cristo hanno ubbidito al comando divino dato in Rivelazione 18:4 e sono usciti da Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione inclusa la cristianità. Uscendo da Babilonia la Grande non si sono uniti a nessuna organizzazione antireligiosa come gli atei, i liberi pensatori, gli evoluzionisti, i comunisti. No, ma sono usciti dall’impero mondiale della falsa religione babilonica per entrare nella sola vera religione come il popolo di Geova Dio, il “popolo mio”, com’Egli lo chiama. Essi attaccano tutta la falsa religione, non come gli atei gruppi antireligiosi di questo mondo e in loro compagnia, ma nel modo in cui l’attaccarono gli apostoli di Gesù Cristo, con la “spada dello spirito, cioè la parola di Dio”, l’unica arma che ha successo.
20. (a) Come hanno mostrato i testimoni di Geova d’essere “colonna e sostegno della verità”? (b) La loro predicazione e il loro insegnamento della Bibbia quali risultati hanno dato?
20 Come “colonna e sostegno della verità”, si attengono all’insegnamento degli apostoli e dei loro ispirati compagni cristiani com’è esposto nei ventisette libri delle Scritture Greche Cristiane, oltre che nei trentanove libri delle ispirate Scritture Ebraiche. Come fecero i cristiani dei tempi apostolici nel primo secolo, studiano, sostengono e seguono l’intera Bibbia, da Genesi a Rivelazione. Come fecero gli stessi apostoli, vanno di casa in casa, e oggi portano la Bibbia alle case delle persone insieme alla letteratura della Società Torre di Guardia che spiega la Bibbia, in 167 lingue. (Atti 5:41, 42; 20:20) Quando Gesù nella sua preghiera al Padre suo celeste disse: “La tua parola è verità”, questa includeva pure le ispirate Scritture allora messe per iscritto. (Giov. 17:17; Sal. 119:160) L’intera Bibbia è il completo Libro di vera religione. La predicazione e l’insegnamento di questo Libro da parte di questi testimoni di Geova di casa in casa diffonde potentemente la vera religione e respinge la falsa religione. Dio per certo sostiene quest’opera.
21, 22. (a) Il numero relativamente piccolo di odierni veri adoratori di che cosa è semplicemente precursore? (b) Che cos’è risoluto a fare l’Arcinemico della falsa religione, Geova?
21 Quasi un milione di dedicati, battezzati adoratori di Geova si sono già uniti all’unto rimanente in questo attacco del giorno moderno contro tutta la falsa religione. La loro cooperazione indica quanto successo ha conseguito il continuo attacco compiuto dal rimanente, lo “schiavo fedele e discreto” di Cristo. Ma che cos’è un milione di veri adoratori contro duemila milioni o più di falsi religionisti di Babilonia la Grande? È vero, ma le attaccanti forze di Dio operanti contro la falsa religione non sono mai state molte sulla terra, e non sono relativamente molte oggi. Mentre le grandi organizzazioni di falsa religione scherniscono la piccola schiera di assalitori e si riuniscono per la loro sicurezza, ricordino che questo insignificante numero di cristiani testimoni di Geova è semplicemente quello dei precursori dell’incombente assalto che invero distruggerà per sempre la falsa religione dalla terra. Quello sarà l’assalto che lo stesso Arcinemico della falsa religione scatenerà contro Babilonia la Grande e i suoi amanti politici. Nella profezia di Isaia 28:21, 22, egli dice:
22 “Geova si leverà proprio come al monte Perazim, si agiterà proprio come nel bassopiano vicino a Gabaon, per fare la sua opera — la sua opera è strana — e per compiere il suo lavoro, il suo lavoro è insolito. E ora non vi mostrate schernitori . . . poiché c’è uno sterminio, pure qualche cosa di deciso”.
23. Quale azione di Geova sarà presto compiuta sulla falsa religione, sui suoi associati politici e su Satana il Diavolo, e dov’è questo predetto?
23 Sembrerà invero strano e insolito quando Geova Dio Onnipotente per mezzo delle sue forze celesti e terrestri (le dieci corna e la bestia selvaggia) recherà la rapida distruzione di quell’impero mondiale di falsa religione babilonica, a cui seguirà dopo breve tempo la distruzione di tutti gli associati politici di lei nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Armaghedon. (Riv. 17:15 fino a 19:21) Dopo ciò saranno immediatamente legati l’iddio della falsa religione, Satana il Diavolo, e tutti i suoi demoni e saranno scagliati in legami nell’abisso d’inattività simile alla morte, dove resteranno durante il dominio del regno di Dio da parte del suo Figlio Gesù Cristo. (Riv. 20:1-6; 21:26, 27) Tutto questo fu profetizzato nella scritta Parola di Dio, ed egli non violerà mai la sua parola ma la osserverà fedelmente adempiendo tutte queste cose desiderabili.
24. Che cosa avviene dopo la distruzione della falsa religione che recherà eterno beneficio al genere umano?
24 Solo in questo modo Dio produrrà un mondo senza falsa religione. I suoi testimoni che ora proclamano sulla terra questa “buona notizia” di tale mondo saranno da lui preservati e saranno quelli con i quali inizierà il suo promesso mondo di vera religione. Allora “la terra si empirà della conoscenza della gloria di Geova come le acque stesse coprono il mare”. — Abac. 2:14.
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A motivo della predicazione di Paolo molti divennero cristiani e bruciarono i loro libri di arti magiche