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Giudicata l’infame meretriceRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 33
Giudicata l’infame meretrice
Visione 11: Rivelazione 17:1-18
Contenuto: Babilonia la Grande cavalca una bestia selvaggia di colore scarlatto che alla fine le si rivolta contro e la devasta
Tempo in cui si adempie: Dal 1919 alla grande tribolazione
1. Cosa rivela a Giovanni uno dei sette angeli?
LA GIUSTA ira di Geova, contenuta in sette coppe, dev’essere versata sino in fondo! Il fatto che il sesto angelo abbia versato la sua coppa sul luogo in cui sorgeva l’antica Babilonia ha opportunamente simboleggiato che Babilonia la Grande dev’essere piagata mentre gli avvenimenti si susseguono rapidamente verso la guerra finale di Armaghedon. (Rivelazione 16:1, 12, 16) Probabilmente è questo stesso angelo a rivelare ora perché e come Geova esegue i suoi giusti giudizi. Giovanni è stupito da ciò che ora sente e vede: “E uno dei sette angeli che avevano le sette coppe venne e parlò con me, dicendo: ‘Vieni, ti mostrerò il giudizio della grande meretrice che siede su molte acque, con la quale han commesso fornicazione i re della terra, mentre quelli che abitano la terra si sono inebriati col vino della sua fornicazione’”. — Rivelazione 17:1, 2.
2. Che prove abbiamo che la “grande meretrice” (a) non è l’antica Roma? (b) non è l’alta finanza? (c) è un’entità religiosa?
2 “Grande meretrice”! Perché questo titolo così infamante? A chi si riferisce? Alcuni hanno identificato questa simbolica meretrice con l’antica Roma. Ma Roma era una potenza politica. Questa meretrice commette fornicazione con i re della terra, compresi evidentemente i re di Roma. Inoltre vien detto che dopo la sua distruzione i “re della terra” fanno cordoglio per la sua scomparsa. Perciò non può trattarsi di una potenza politica. (Rivelazione 18:9, 10) Per di più, dato che la sua scomparsa viene pianta anche dai commercianti del mondo, essa non può rappresentare l’alta finanza. (Rivelazione 18:15, 16) Si legge, però, che ‘mediante la sua pratica spiritica sono state sviate tutte le nazioni’. (Rivelazione 18:23) Questo mostra chiaramente che la grande meretrice dev’essere un’entità religiosa mondiale.
3. (a) Perché la grande meretrice deve simboleggiare qualcosa di più della Chiesa Cattolica o anche dell’intera cristianità? (b) Quali dottrine babiloniche si riscontrano nella maggioranza delle religioni orientali come pure nelle sette della cristianità? (c) Cosa ammise il cardinale cattolico John Henry Newman circa l’origine di molte dottrine, cerimonie e pratiche della cristianità? (Vedi nota in calce).
3 Quale entità religiosa? È forse la Chiesa Cattolica Romana, come sostengono alcuni? O è tutta la cristianità? No, dev’essere qualcosa di più grande, visto che svia tutte le nazioni. Essa è infatti l’impero mondiale della falsa religione al completo. Che abbia avuto origine dai misteri di Babilonia è evidente dal fatto che molte dottrine e pratiche babiloniche sono comuni a varie religioni di tutta la terra. Per esempio, la credenza nell’immortalità innata dell’anima umana, in un inferno di tormento e in una trinità di dèi si riscontra nella maggioranza delle religioni orientali, come pure nelle sette della cristianità. La falsa religione, nata più di 4.000 anni fa nell’antica città di Babilonia, è cresciuta fino a divenire l’attuale mostruosità che è appropriatamente chiamata Babilonia la Grande.a Ma per quale motivo è descritta col termine infamante di “grande meretrice”?
4. (a) In quali modi l’antico Israele commetteva fornicazione? (b) In quale notevole maniera Babilonia la Grande ha commesso fornicazione?
4 Babilonia (o Babele, che significa “confusione”) raggiunse l’apice della sua grandezza ai giorni di Nabucodonosor. Era uno stato politico-religioso con più di mille templi e cappelle. Il suo sacerdozio era potentissimo. Sebbene da molto tempo Babilonia abbia cessato di esistere come potenza mondiale, la religiosa Babilonia la Grande esiste ancora e, secondo l’antico modello, cerca ancora di esercitare influenza e di intervenire negli affari politici. Ma approva Dio che la religione faccia politica? Nelle Scritture Ebraiche è detto che Israele si prostituiva quando praticava la falsa adorazione e quando, invece di confidare in Geova, si alleava con le nazioni. (Geremia 3:6, 8, 9; Ezechiele 16:28-30) Anche Babilonia la Grande commette fornicazione. In maniera notevole ha fatto ricorso a ogni sorta di espedienti pur di acquistare potere e ascendente sui re che governano la terra. — 1 Timoteo 4:1.
5. (a) Quale notorietà amano gli ecclesiastici? (b) Perché il desiderio di acquistare importanza nel mondo è in aperto contrasto con le parole di Gesù Cristo?
5 Oggi capita spesso che esponenti religiosi si presentino candidati per alte cariche governative, e in alcuni paesi sono membri del governo, titolari addirittura di alcuni dicasteri. Nel 1988 due noti ecclesiastici protestanti si candidarono alla presidenza degli Stati Uniti. Gli esponenti di Babilonia la Grande amano essere al centro dell’attenzione; spesso sui giornali si vedono fotografie che li ritraggono in compagnia di importanti uomini politici. Gesù, al contrario, evitò nel modo più assoluto di immischiarsi nella politica e disse dei suoi discepoli: “Essi non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo”. — Giovanni 6:15; 17:16; Matteo 4:8-10; vedi anche Giacomo 4:4.
‘Meretricio’ moderno
6, 7. (a) In che modo il partito nazista di Hitler andò al potere in Germania? (b) In che modo il concordato firmato dal Vaticano con la Germania nazista aiutò Hitler nella sua offensiva per il dominio del mondo?
6 Immischiandosi nella politica, la grande meretrice ha recato indicibili sofferenze al genere umano. Prendete ad esempio i retroscena dell’ascesa al potere di Hitler in Germania, retroscena che alcuni cancellerebbero volentieri dai libri di storia. Nel maggio 1924 il partito nazista aveva 32 seggi al Reichstag tedesco. Nel maggio del 1928 i seggi erano scesi a 12. Comunque, nel 1930 il mondo era in piena Grande Depressione. Approfittando della situazione, i nazisti si ripresero sorprendentemente, conquistando 230 seggi su 608 alle elezioni tedesche del luglio 1932. Poco dopo, l’ex cancelliere Franz von Papen, cavaliere del papa, venne in aiuto dei nazisti. Secondo gli storici, von Papen sognava un nuovo Sacro Romano Impero. La sua breve esperienza come cancelliere era stata un fallimento, così ora sperava di ottenere il potere mediante i nazisti. Entro il gennaio 1933 egli aveva assicurato a Hitler l’appoggio dei grandi industriali, e attraverso abili intrighi fece in modo che il 30 gennaio 1933 Hitler divenisse cancelliere della Germania. Egli stesso fu nominato vice-cancelliere e venne impiegato da Hitler per ottenere l’appoggio dei settori cattolici della Germania. Nel giro di due mesi dalla sua ascesa al potere, Hitler sciolse il parlamento, mandò nei campi di concentramento migliaia di esponenti dell’opposizione e diede il via a un’aperta campagna persecutoria nei confronti degli ebrei.
7 Il 20 luglio 1933 l’interesse del Vaticano per l’astro nascente del nazismo divenne evidente allorché il cardinale Pacelli (il futuro papa Pio XII) firmò a Roma un concordato fra il Vaticano e la Germania nazista. Von Papen firmò il documento in qualità di rappresentante di Hitler, e per l’occasione Pacelli conferì a von Papen l’alta onorificenza pontificia della Gran Croce dell’Ordine Piano.b Al riguardo Tibor Koeves, nel suo libro Satan in Top Hat (Satana col cappello a cilindro), scrive: “Il Concordato fu una grande vittoria per Hitler. Gli diede il primo sostegno morale che avesse ricevuto dal mondo esterno, e questo dalla fonte più autorevole”. Il concordato prevedeva che il Vaticano smettesse di appoggiare in Germania il partito cattolico del Centro, ratificando così lo “stato totalitario” retto dal partito unico di Hitler.c Inoltre l’articolo 14 dichiarava: “Le nomine di arcivescovi, vescovi e simili saranno effettuate solo dopo che il governatore, insediato dal Reich, avrà debitamente accertato che non sussistano dubbi circa le considerazioni politiche generali”. Per la fine del 1933 (proclamato “Anno Santo” da papa Pio XI) l’appoggio del Vaticano era divenuto un elemento importante nell’offensiva di Hitler per il dominio del mondo.
8, 9. (a) Come reagirono alla tirannide nazista il Vaticano e la Chiesa Cattolica col suo clero? (b) Quale dichiarazione pubblicarono i vescovi cattolici tedeschi all’inizio della seconda guerra mondiale? (c) Qual è stato il risultato dei rapporti fra religione e politica?
8 Sebbene un esiguo numero di sacerdoti e suore protestasse contro le atrocità commesse da Hitler — e ne pagasse le conseguenze — sia il Vaticano che la Chiesa Cattolica e il suo esercito di ecclesiastici appoggiarono attivamente o tacitamente la tirannide nazista, da essi considerata un baluardo contro il dilagare del comunismo mondiale. Tranquillamente chiuso in Vaticano, papa Pio XII lasciò che l’Olocausto degli ebrei e le crudeli persecuzioni contro i testimoni di Geova e altri proseguissero senza critiche. Paradossalmente, papa Giovanni Paolo II, visitando la Germania nel maggio 1987, ha esaltato l’atteggiamento antinazista di un sacerdote sincero. Cosa facevano le altre migliaia di ecclesiastici tedeschi durante il regno del terrore instaurato da Hitler? A questo riguardo una lettera pastorale pubblicata dai vescovi cattolici tedeschi nel settembre 1939, allo scoppio della seconda guerra mondiale, è illuminante. Essa dice in parte: “In quest’ora decisiva incoraggiamo ed esortiamo i nostri soldati cattolici, in obbedienza al Führer, a compiere il loro dovere e ad essere pronti a sacrificare tutto di se stessi. Esortiamo i fedeli a unirsi in una ardente preghiera affinché la Provvidenza divina conduca questa guerra ad una fine benedetta”. — I nazisti e la Chiesa, di Guenter Lewy, ed. Il Saggiatore, 1965, trad. di Irene Giorgi Alberti, p. 327.
9 Questo destreggiarsi della diplomazia cattolica illustra il tipo di meretricio praticato negli scorsi 4.000 anni dalla religione nel corteggiare lo Stato politico per acquistare potere e vantaggi. Questi rapporti fra religione e politica sono stati causa di guerre, persecuzioni e sventure su vasta scala. L’umanità può essere davvero felice che il giudizio di Geova contro la grande meretrice sia imminente. Possa esso venir presto eseguito!
Siede su molte acque
10. Cosa sono le “molte acque” sulla cui protezione Babilonia la Grande fa affidamento, e cosa sta accadendo loro?
10 L’antica Babilonia sedeva su molte acque: il fiume Eufrate e numerosi canali. Quelle acque erano per lei una protezione, come pure una fonte di ricchezza commerciale, finché in una sola notte si prosciugarono. (Geremia 50:38; 51:9, 12, 13) Anche Babilonia la Grande fa affidamento su “molte acque” perché la proteggano e la facciano arricchire. Queste acque simboliche sono “popoli e folle e nazioni e lingue”, cioè tutte le migliaia di milioni di esseri umani sui quali ha dominato e da cui ha tratto sostegno materiale. Ma anche queste acque si vanno prosciugando, cioè smettono di sostenerla. — Rivelazione 17:15; confronta Salmo 18:4; Isaia 8:7.
11. (a) In che modo l’antica Babilonia ‘fece inebriare tutta la terra’? (b) In che modo Babilonia la Grande “ha fatto inebriare tutta la terra”?
11 Inoltre l’antica Babilonia fu descritta come “un calice d’oro nella mano di Geova, [in quanto] essa ha fatto inebriare tutta la terra”. (Geremia 51:7) L’antica Babilonia costrinse le nazioni vicine a trangugiare le espressioni dell’ira di Geova quando le conquistò militarmente, rendendole deboli come uomini ubriachi. Sotto questo aspetto essa fu uno strumento di Geova. Anche Babilonia la Grande ha fatto conquiste, al punto di divenire un impero mondiale. Ma non è certo uno strumento di Dio. Piuttosto, ha servito “i re della terra” con i quali commette fornicazione religiosa. Ha appagato questi re usando le sue dottrine menzognere e le sue pratiche asservitrici per stordire le masse, “quelli che abitano la terra”, rendendole deboli come ubriachi e succubi dei loro governanti.
12. (a) In che modo in Giappone una componente di Babilonia la Grande si rese responsabile di un grande spargimento di sangue durante la seconda guerra mondiale? (b) In che modo “acque” che in Giappone sostenevano Babilonia la Grande si ritirarono, e con quale risultato?
12 Il Giappone scintoista ne è un notevole esempio. Per l’indottrinato soldato giapponese il massimo onore era quello di dare la vita per l’imperatore, il dio supremo scintoista. Durante la seconda guerra mondiale circa 1.500.000 soldati giapponesi perirono in battaglia; quasi senza eccezioni consideravano un disonore arrendersi. Ma in seguito alla sconfitta del Giappone, l’imperatore Hirohito fu costretto a rinunciare alle sue pretese di divinità. Il risultato fu che le “acque” che sostenevano la componente scintoista di Babilonia la Grande si ritirarono in misura notevole, purtroppo dopo che lo scintoismo aveva approvato l’immane carneficina della guerra del Pacifico! Questo indebolimento dell’influenza scintoista aprì anche la via affinché in anni recenti più di 200.000 giapponesi, la stragrande maggioranza dei quali erano prima scintoisti o buddisti, divenissero ministri dedicati e battezzati del Sovrano Signore Geova.
La meretrice cavalca una bestia
13. Cosa vede di straordinario Giovanni quando l’angelo lo porta nella potenza dello spirito in un deserto?
13 Cos’altro rivela la profezia circa la grande meretrice e la sua sorte? Come riferisce ora Giovanni, si presenta un’altra vivida scena: “E [l’angelo] mi portò nella potenza dello spirito in un deserto. E scorsi una donna seduta su una bestia selvaggia di colore scarlatto che era piena di nomi blasfemi e che aveva sette teste e dieci corna”. — Rivelazione 17:3.
14. Perché è appropriato che Giovanni venga portato in un deserto?
14 Perché Giovanni viene portato in un deserto? Di una precedente dichiarazione di condanna contro l’antica Babilonia veniva detto che era “contro il deserto del mare”. (Isaia 21:1, 9) Essa avvertiva opportunamente che, malgrado tutte le sue difese idriche, l’antica Babilonia sarebbe divenuta una distesa desolata, priva di vita. È quindi appropriato che nella visione Giovanni venga portato in un deserto per vedere la sorte che attende Babilonia la Grande. Anch’essa deve divenire una distesa desolata. (Rivelazione 18:19, 22, 23) Giovanni comunque è sorpreso per ciò che vede lì. La grande meretrice non è sola! Siede su una mostruosa bestia selvaggia!
15. Quali differenze ci sono fra la bestia selvaggia di Rivelazione 13:1 e quella di Rivelazione 17:3?
15 Questa bestia selvaggia ha sette teste e dieci corna. È forse la stessa bestia selvaggia che Giovanni ha visto in precedenza, la quale pure ha sette teste e dieci corna? (Rivelazione 13:1) No, ci sono delle differenze. Questa bestia selvaggia è di colore scarlatto e, a differenza della prima bestia selvaggia, non è detto che abbia diademi. Anziché avere nomi blasfemi solo sulle sue sette teste, è “piena di nomi blasfemi”. Nondimeno dev’esserci qualche relazione fra questa nuova bestia selvaggia e la precedente; le somiglianze fra loro sono troppo marcate per essere casuali.
16. Qual è l’identità della bestia selvaggia di colore scarlatto, e cosa è stato detto circa il suo scopo?
16 Cos’è dunque questa nuova bestia selvaggia di colore scarlatto? Dev’essere l’immagine della bestia selvaggia che fu prodotta sotto la spinta della bestia selvaggia anglo-americana che ha due corna come un agnello. Dopo che fu fatta l’immagine, alla bestia selvaggia con due corna fu concesso di dare respiro all’immagine della bestia selvaggia. (Rivelazione 13:14, 15) Ora Giovanni vede l’immagine vivere e respirare. Essa rappresenta la Lega o Società delle Nazioni cui la bestia selvaggia con due corna diede vita nel 1920. Il presidente americano Wilson aveva auspicato che la Lega “servisse da tribunale in cui assicurare giustizia per tutti gli uomini ed eliminare definitivamente la minaccia della guerra”. Quando dopo la seconda guerra mondiale essa fu riesumata col nome di Nazioni Unite, secondo il suo statuto aveva lo scopo di “mantenere la pace e la sicurezza internazionale”.
17. (a) In che senso la simbolica bestia selvaggia di colore scarlatto è piena di nomi blasfemi? (b) Chi cavalca la bestia selvaggia di colore scarlatto? (c) In che modo la religione babilonica si è schierata fin dall’inizio con la Lega delle Nazioni e col suo successore?
17 In che senso questa simbolica bestia selvaggia è piena di nomi blasfemi? Nel senso che gli uomini hanno eretto questo idolo multinazionale in sostituzione del Regno di Dio, affinché compia ciò che secondo Dio solo il suo Regno può compiere. (Daniele 2:44; Matteo 12:18, 21) Comunque, ciò che è rimarchevole nella visione di Giovanni è il fatto che Babilonia la Grande cavalca la bestia selvaggia di colore scarlatto. Conforme alla profezia, la religione babilonica, particolarmente nella cristianità, si è schierata con la Lega delle Nazioni e il suo successore. Già il 18 dicembre 1918 l’organismo oggi noto col nome di Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo in America adottò una dichiarazione che in parte diceva: “Tale Lega non è un semplice espediente politico; è piuttosto l’espressione politica del Regno di Dio sulla terra. . . . La Chiesa può dare uno spirito di buona volontà, senza il quale nessuna Lega delle Nazioni può durare. . . . La Lega delle Nazioni è radicata nel Vangelo. Come il Vangelo, il suo obiettivo è ‘pace in terra, buona volontà verso gli uomini’”.
18. In che modo il clero della cristianità mostrò di sostenere la Lega delle Nazioni?
18 Il 2 gennaio 1919 un giornale (San Francisco Chronicle) titolava in prima pagina: “Il Papa esorta ad adottare la Lega delle Nazioni di Wilson”. Il 16 ottobre 1919 una petizione firmata da 14.450 ecclesiastici delle principali confessioni religiose fu presentata al Senato americano per esortarlo “a ratificare il trattato di pace di Parigi con la relativa clausola della Lega delle Nazioni”. Sebbene il Senato americano non ratificasse il trattato, il clero della cristianità continuò la sua campagna a favore della Lega. E come fu inaugurata la Lega? Un dispaccio d’agenzia dalla Svizzera in data 15 novembre 1920 diceva: “L’apertura della prima assemblea della Lega delle Nazioni è stata annunciata stamani alle undici dallo scampanio delle campane di tutte le chiese di Ginevra”.
19. Quando la bestia selvaggia di colore scarlatto fece la sua comparsa, quale linea di condotta seguì la classe di Giovanni?
19 La classe di Giovanni, il solo gruppo sulla terra che accettò prontamente il neonato Regno messianico, si unì forse alla cristianità nel rendere omaggio alla bestia selvaggia di colore scarlatto? Niente affatto! La domenica 7 settembre 1919, all’assemblea tenuta dal popolo di Geova a Cedar Point (Ohio, USA), fu pronunciato il discorso pubblico dal tema “Speranza per l’afflitta umanità”. Il giorno seguente un giornale (Star-Journal di Sandusky, USA) riferiva che Joseph F. Rutherford, parlando a quasi 7.000 persone, aveva dichiarato: “Il dispiacere del Signore sarà per certo sulla Lega . . . perché il clero — cattolico e protestante — che pretende di rappresentare Dio, ha abbandonato il suo piano e ha sostenuto la Lega delle Nazioni, acclamandola come un’espressione politica del regno di Cristo sulla terra”.
20. Perché era blasfemo che il clero acclamasse la Lega delle Nazioni come “l’espressione politica del regno di Dio sulla terra”?
20 Il misero fallimento della Lega delle Nazioni avrebbe dovuto far capire al clero che tali organizzazioni di fattura umana non costituiscono affatto parte di un Regno di Dio sulla terra. Che bestemmia asserire una cosa del genere! Fa apparire Dio corresponsabile del fiasco colossale che la Lega mostrò di essere. In quanto a Dio, “la sua attività è perfetta”. Il celeste Regno di Geova affidato a Cristo — e non un’accozzaglia di politicanti litigiosi, molti dei quali atei — è il mezzo mediante il quale egli porterà la pace e farà compiere la sua volontà sulla terra come in cielo. — Deuteronomio 32:4; Matteo 6:10.
21. Cosa mostra che la grande meretrice sostiene e ammira il successore della Lega, le Nazioni Unite?
21 Che dire del successore della Lega, le Nazioni Unite? Fin dal suo inizio anche questo organismo è stato cavalcato dalla grande meretrice, visibilmente schierata con esso nel tentativo di dirigerne le sorti. Per esempio, in occasione del suo 20º anniversario nel giugno 1965, esponenti della Chiesa Cattolica e della Chiesa Ortodossa Orientale, insieme a protestanti, ebrei, indù, buddisti e musulmani — in rappresentanza, si calcola, di circa due miliardi di abitanti della terra — si radunarono a San Francisco per celebrare il loro sostegno e la loro ammirazione nei riguardi dell’ONU. Recatosi in visita alle Nazioni Unite nell’ottobre del 1965, papa Paolo VI le definì “la più grande di tutte le organizzazioni internazionali”, e aggiunse: “I popoli della terra guardano alle Nazioni Unite come all’ultima speranza di concordia e di pace”. Un altro papa, Giovanni Paolo II, rivolgendosi alle Nazioni Unite nell’ottobre 1979, disse: “Auguro che l’organizzazione delle Nazioni Unite rimanga sempre il supremo foro della pace e della giustizia”. Fatto significativo, nel suo discorso il papa fece solo qualche raro cenno a Gesù Cristo e al Regno di Dio. Durante la sua visita alle Nazioni Unite nel settembre 1987, “Giovanni Paolo parlò a lungo del ruolo positivo che le Nazioni Unite hanno nel promuovere . . . una ‘nuova solidarietà a livello mondiale’”. — The New York Times.
Un nome, un mistero
22. (a) Che specie di bestia ha scelto di cavalcare la grande meretrice? (b) Come descrive Giovanni la simbolica meretrice, Babilonia la Grande?
22 L’apostolo Giovanni sta per apprendere che la grande meretrice ha scelto di cavalcare una bestia pericolosa. Prima però la sua attenzione si volge verso Babilonia la Grande stessa. Essa è riccamente adorna, ma com’è ripugnante! “E la donna era vestita di porpora e scarlatto, ed era adorna di oro e pietra preziosa e perle e aveva in mano un calice d’oro pieno di cose disgustanti e delle cose impure della sua fornicazione. E sulla sua fronte era scritto un nome, un mistero: ‘Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra’. E vidi che la donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei testimoni di Gesù”. — Rivelazione 17:4-6a.
23. Qual è il nome completo di Babilonia la Grande, e cosa significa?
23 Com’era usanza nell’antica Roma, questa prostituta è identificata dal nome che ha sulla fronte.d È un nome lungo: “Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”. Questo nome è un “mistero”, qualcosa dal significato nascosto. Ma nel tempo stabilito da Dio, il mistero dev’essere svelato. Infatti l’angelo dà a Giovanni informazioni sufficienti per consentire agli odierni servitori di Geova di discernere il pieno significato di questo nome descrittivo. Riconosciamo che Babilonia la Grande è tutta la falsa religione. È “la madre delle meretrici” perché tutte le singole false religioni del mondo, incluse le molte sette della cristianità, sono come sue figlie, in quanto la imitano nel commettere meretricio spirituale. Essa è anche la madre delle “cose disgustanti”, in quanto ha dato alla luce una progenie disgustosa sotto forma di idolatria, spiritismo, divinazione, astrologia, chiromanzia, sacrifici umani, prostituzione sacra, ubriachezza in onore di falsi dèi e altre pratiche oscene.
24. Perché è appropriato che Babilonia la Grande venga vista vestita di “porpora e scarlatto”, e perché è “adorna di oro e pietra preziosa e perle”?
24 Babilonia la Grande è vestita di “porpora e scarlatto”, i colori della regalità, ed è “adorna di oro e pietra preziosa e perle”. Com’è appropriato questo! Pensate a tutti gli splendidi edifici, alle statue e ai dipinti rari, alle icone d’inestimabile valore e ai vari oggetti d’uso liturgico, come pure alla quantità astronomica di beni e denaro contante che le religioni di questo mondo hanno accumulato. Sia presso il Vaticano che nell’impero dei predicatori televisivi americani o nelle pagode e nei templi dell’Oriente, Babilonia la Grande ha accumulato — e talvolta perso — favolose ricchezze.
25. (a) Cosa simboleggia il contenuto del “calice d’oro pieno di cose disgustanti”? (b) In che senso la simbolica meretrice è ubriaca?
25 Guardate ora cosa ha in mano la meretrice. Giovanni dev’essere rimasto a bocca aperta nel vederlo: un calice d’oro “pieno di cose disgustanti e delle cose impure della sua fornicazione”! Questo è il calice che contiene il “vino dell’ira della sua fornicazione” con cui ha fatto ubriacare tutte le nazioni. (Rivelazione 14:8; 17:4) Esternamente sembra prezioso, ma il suo contenuto è disgustante, impuro. (Confronta Matteo 23:25, 26). Contiene tutte le immonde pratiche e menzogne che la grande meretrice ha usato per sedurre le nazioni e portarle sotto la sua influenza. Cosa ancor più rivoltante, Giovanni vede che la meretrice stessa è ebbra, ubriaca del sangue dei servitori di Dio! Infatti in seguito leggiamo che “in lei fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. (Rivelazione 18:24) Che enorme colpa di sangue!
26. Che prove abbiamo che Babilonia la Grande è colpevole di spargimento di sangue?
26 Nel corso dei secoli l’impero mondiale della falsa religione ha sparso fiumi di sangue. Per esempio, nel Giappone medievale i templi di Kyoto vennero trasformati in fortezze, e monaci guerrieri, invocando “il sacro nome di Budda”, si combatterono a vicenda finché le strade divennero rosse di sangue. Nel XX secolo il clero della cristianità marciò con gli eserciti dei rispettivi paesi, i quali si scannarono a vicenda, con la perdita di almeno cento milioni di vite umane. Nell’ottobre 1987 l’ex presidente americano Nixon disse: “Il XX secolo è stato il più sanguinoso della storia. Nelle guerre di questo secolo hanno perso la vita più persone che in tutte le guerre combattute prima dell’inizio del secolo”. Le religioni del mondo vengono giudicate avversamente da Dio per la parte avuta in tutto questo; Geova detesta le “mani che spargono sangue innocente”. (Proverbi 6:16, 17) Precedentemente Giovanni aveva udito un grido dall’altare: “Fino a quando, Sovrano Signore santo e verace, ti tratterrai dal giudicare e dal vendicare il nostro sangue su quelli che dimorano sulla terra?” (Rivelazione 6:10) Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra, sarà pienamente chiamata in causa quando verrà il tempo di rispondere a quella domanda.
[Note in calce]
a Additando l’origine non cristiana di molte dottrine, cerimonie e pratiche della cristianità apostata, John Henry Newman, cardinale cattolico del XIX secolo, scrisse: “L’uso dei templi, la dedica di taluni di questi a dei santi particolari e il fatto che in certe occasioni venissero ornati con rami di albero; l’incenso, i lumi, e le candele; le offerte votive a seguito della salute ricuperata; l’acqua santa, il diritto di asilo, i giorni santi e le quattro tempora, l’uso dei calendari, le processioni, la benedizione delle campagne (le rogazioni); gli abiti sacerdotali, la tonsura, l’anello del matrimonio, la pratica di volgersi verso l’Oriente, e più tardi le immagini e forse il canto ecclesiastico e il Kyrie Eleison [l’invocazione “Signore, abbi pietà”] sono tutte derivazioni da usi pagani, santificati perché vennero adottati nella vita della Chiesa”. — Lo sviluppo della dottrina cristiana, ed. Il Mulino, 1967, p. 394.
Lungi dal santificare tale idolatria, “Geova l’Onnipotente” ammonisce i cristiani dicendo: “Uscite di mezzo a loro e separatevi, . . . e cessate di toccare la cosa impura”. — 2 Corinti 6:14-18.
b Nel suo libro Storia del Terzo Reich (Einaudi, 1962, trad. di Gustavo Glaesser, vol. II, p. 1733) William L. Shirer afferma che von Papen fu “responsabile piú di ogni altro tedesco dell’ascesa di Hitler al potere”. Nel gennaio 1933 l’ex cancelliere tedesco von Schleicher aveva detto di von Papen: “Si è rivelato un traditore in paragone col quale Giuda Iscariota è un santo”.
c Il 14 maggio 1929, rivolgendosi agli alunni del collegio di Mondragone (Frascati), papa Pio XI aveva detto che avrebbe negoziato con il Diavolo in persona se il bene delle anime lo avesse richiesto. — Il Vaticano e le dittature 1922-1945, di A. Rhodes, ed. Mursia, 1975, trad. di Paolo Colacicchi, p. 47.
d Confronta le parole dello storico romano Seneca rivolte a una sacerdotessa traviata: “Tu, fanciulla, stavi nella casa di malaffare . . . il tuo nome pendeva dalla tua fronte; accettavi denaro per il tuo disonore”. — Controversiae, i, 2 (da Commentary on Revelation, di H. B. Swete, 1977).
[Riquadro a pagina 237]
Churchill denuncia il ‘meretricio’
Nel suo libro The Gathering Storm (1948), Winston Churchill riferisce che Hitler nominò Franz von Papen suo ambasciatore speciale a Vienna per “minare la posizione di importanti personalità politiche austriache o conquistarne il favore”. Churchill cita il rappresentante americano a Vienna che avrebbe detto di von Papen: “Nella maniera più schietta e più cinica . . . Papen mi disse che . . . intendeva valersi della sua reputazione di buon cattolico per acquistare ascendente su personaggi austriaci come il cardinale Innitzer”.
Dopo la capitolazione dell’Austria e dopo che le truppe d’assalto di Hitler furono entrate a Vienna marciando al passo dell’oca, il cardinale cattolico Innitzer ordinò che tutte le chiese austriache esponessero la svastica, suonassero le campane e pregassero per Adolf Hitler in occasione del suo compleanno.
[Riquadro/Immagine a pagina 238]
Un articolo così intitolato apparve il 7 dicembre 1941 sulla prima edizione del New York Times. Esso diceva:
‘PREGHIERA DI GUERRA’ PER IL REICH
“I vescovi cattolici a Fulda chiedono benedizione e vittoria . . . La Conferenza dei Vescovi Cattolici Tedeschi riuniti a Fulda ha raccomandato di introdurre una speciale ‘preghiera di guerra’ da leggersi all’inizio e alla fine di tutte le funzioni religiose. La preghiera implora la Provvidenza di benedire con la vittoria le armi tedesche e di proteggere la vita e la salute di tutti i soldati. I vescovi hanno inoltre dato istruzioni al clero cattolico di continuare a ricordare in una speciale omelia domenicale almeno una volta al mese i soldati tedeschi ‘di terra, di mare e dell’aria’”.
Nelle successive edizioni del giornale l’articolo fu soppresso. Il 7 dicembre 1941 fu il giorno in cui il Giappone, alleato della Germania nazista, attaccò la flotta americana a Pearl Harbor.
[Riquadro a pagina 244]
“Nomi blasfemi”
Quando dopo la prima guerra mondiale la bestia selvaggia con due corna caldeggiò l’istituzione della Lega o Società delle Nazioni, i suoi molti amanti religiosi cercarono immediatamente di conferire a questa mossa un carattere religioso. Di conseguenza la nuova organizzazione per la pace divenne “piena di nomi blasfemi”.
“La cristianità può fornire lo spirito di buona volontà, ciò che deve animare la lega [delle nazioni], e così trasformare il trattato da un pezzo di carta in uno strumento del regno di Dio”. — The Christian Century (USA), 19 giugno 1919, p. 15.
“Il concetto di Lega delle Nazioni è l’estensione ai rapporti internazionali del concetto di Regno di Dio come ordine mondiale di buona volontà. . . . È ciò per cui tutti i cristiani pregano quando dicono: ‘Venga il tuo Regno’”. — The Christian Century (USA), 25 settembre 1919, p. 7.
“Ciò che unisce la Lega delle Nazioni è il Sangue di Cristo”. — Frank Crane, ministro protestante americano.
“Il Consiglio [Nazionale delle Chiese Congregazionaliste] sostiene il Patto [della Lega delle Nazioni] come unico strumento politico oggi disponibile mediante il quale lo Spirito di Gesù Cristo può trovare più ampia applicazione a livello pratico negli affari delle nazioni”. — The Congregationalist and Advance (USA), 6 novembre 1919, p. 642.
“La conferenza invita tutti i metodisti a sostenere e promuovere attivamente gli ideali [della Lega delle Nazioni] espressi dal concetto di Dio Padre e dei figli terreni di Dio”. — Chiesa Metodista Wesleyana, Gran Bretagna.
“Se consideriamo le aspirazioni, le possibilità e i proponimenti di questo accordo, vediamo che contiene il succo degli insegnamenti di Gesù Cristo: il Regno di Dio e la sua giustizia . . . Significa proprio questo”. — Discorso dell’Arcivescovo di Canterbury all’apertura dell’Assemblea della Lega delle Nazioni a Ginevra, 3 dicembre 1922.
“L’Associazione della Lega delle Nazioni ha in questo paese lo stesso sacro diritto di qualsiasi società missionaria con fini umanitari, perché essa è attualmente il più efficace strumento del governo di Cristo come Principe della pace fra le nazioni”. — Garvie, ministro congregazionalista, Gran Bretagna.
[Cartina a pagina 236]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
False dottrine diffuse in ogni parte del mondo traggono origine da Babilonia
Babilonia
Trinità o triadi di dèi
L’anima umana sopravvive alla morte
Spiritismo: parlare con i “morti”
Uso di immagini nell’adorazione
Sortilegi per placare i demoni
Dominio da parte di un potente sacerdozio
[Immagine a pagina 239]
L’antica Babilonia sedeva su molte acque
[Immagine a pagina 239]
Anche la grande meretrice oggi siede su “molte acque”
[Immagine a pagina 241]
Babilonia la Grande siede su una pericolosa bestia selvaggia
[Immagini a pagina 242]
La meretrice religiosa ha commesso fornicazione con i re della terra
[Immagini a pagina 245]
La donna è “ubriaca del sangue dei santi”
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Svelato un grande misteroRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 34
Svelato un grande mistero
1. (a) Come reagisce Giovanni alla vista della grande meretrice e della sua temibile cavalcatura, e perché? (b) Come reagisce oggi la classe di Giovanni all’evolversi degli avvenimenti che adempiono la visione profetica?
QUAL È la reazione di Giovanni alla vista della grande meretrice e della sua temibile cavalcatura? Egli stesso risponde: “E, scorgendola, mi meravigliai di grande meraviglia”. (Rivelazione 17:6b) Una tale vista non avrebbe mai potuto essere frutto della semplice immaginazione umana. Eppure ecco lì, in pieno deserto, una depravata meretrice in groppa a un’orribile bestia selvaggia di colore scarlatto! (Rivelazione 17:3) Oggi anche la classe di Giovanni si meraviglia di grande meraviglia vedendo evolversi gli avvenimenti che adempiono la visione profetica. Se le persone del mondo potessero vederla, esclamerebbero: ‘Incredibile!’ E i capi del mondo farebbero loro eco dicendo: ‘Inconcepibile!’ Ma nel nostro tempo la visione è diventata una sorprendente realtà. I servitori di Dio hanno già avuto un ruolo notevole nell’adempimento della visione, e questo assicura loro che la profezia procederà inarrestabilmente verso il suo straordinario culmine.
2. (a) Vedendo lo stupore di Giovanni, cosa gli dice l’angelo? (b) Cosa è stato rivelato alla classe di Giovanni, e in che modo?
2 L’angelo nota lo stupore di Giovanni. “E l’angelo”, prosegue Giovanni, “mi disse: ‘Perché ti sei meravigliato? Io ti dirò il mistero della donna e della bestia selvaggia che la porta e che ha le sette teste e le dieci corna’”. (Rivelazione 17:7) Sì, l’angelo sta per svelare il mistero! Egli spiega all’attonito Giovanni i vari aspetti della visione e i drammatici avvenimenti che sta per vedere. Similmente alla vigile classe di Giovanni, mentre oggi presta servizio sotto la guida angelica, è stato rivelato l’intendimento della profezia. “Le interpretazioni non appartengono a Dio?” Come il fedele Giuseppe, siamo convinti di sì. (Genesi 40:8; confronta Daniele 2:29, 30). I servitori di Dio si trovano, per così dire, al centro della scena mentre Geova interpreta per loro il significato della visione e come essa influisce sulla loro vita. (Salmo 25:14) Al momento opportuno egli ha permesso loro di comprendere il mistero della donna e della bestia selvaggia. — Salmo 32:8.
3, 4. (a) Quale discorso pubblico fu pronunciato nel 1942 da Nathan Knorr, e con che cosa identificò la bestia selvaggia di colore scarlatto? (b) Quali parole rivolte dall’angelo a Giovanni furono commentate da Nathan Knorr?
3 Dal 18 al 20 settembre 1942, mentre la seconda guerra mondiale era in pieno svolgimento, i testimoni di Geova tennero negli Stati Uniti la loro Assemblea teocratica del Nuovo Mondo. La città di Cleveland (Ohio) era collegata via cavo con più di 50 città in cui erano in corso assemblee, con un totale di 129.699 presenti. Laddove, nonostante la guerra, le condizioni lo permettevano, altre assemblee ripeterono il programma in varie parti del mondo. All’epoca molti servitori di Geova si aspettavano che la guerra sfociasse in Armaghedon, la guerra di Dio; quindi il titolo del discorso pubblico, “Pace — Può essa durare?”, destò molta curiosità. Come poteva il nuovo presidente della Società (Watch Tower), Nathan H. Knorr, parlare di pace quando per le nazioni sembrava essere in serbo l’esatto contrario?a Poteva farlo perché la classe di Giovanni prestava “più che la solita attenzione” alla profetica Parola di Dio. — Ebrei 2:1; 2 Pietro 1:19.
4 In che modo il discorso “Pace — Può essa durare?” fece luce sulla profezia? Nathan Knorr, identificando chiaramente la bestia selvaggia di colore scarlatto di Rivelazione 17:3 con la Lega delle Nazioni, ne illustrò il burrascoso percorso sulla base delle successive parole rivolte dall’angelo a Giovanni: “La bestia selvaggia che hai visto era, ma non è, e sta per ascendere dall’abisso, e se ne andrà nella distruzione”. — Rivelazione 17:8a.
5. (a) In che modo la “bestia selvaggia . . . era” e poi “non è”? (b) Come rispose Nathan Knorr alla domanda “Rimarrà la Lega nell’abisso?”
5 “La bestia selvaggia . . . era”. Sì, era esistita come Lega delle Nazioni dal 10 gennaio 1920 in poi, e 63 nazioni ne avevano fatto parte in vari periodi. Ma, uno dopo l’altro, il Giappone, la Germania e l’Italia si erano ritirati dalla Lega, mentre l’Unione Sovietica ne era stata espulsa. Nel settembre 1939 il dittatore nazista della Germania scatenò la seconda guerra mondiale.b Non essendo riuscita a mantenere la pace nel mondo, la Lega delle Nazioni sprofondò praticamente nell’abisso dell’inattività. Nel 1942 non esisteva più. Né prima né dopo — ma proprio in quel momento critico — Geova interpretò per il suo popolo il pieno significato della visione! All’Assemblea teocratica del Nuovo Mondo, Nathan Knorr poté dichiarare, in conformità alla profezia, che “la bestia selvaggia . . . non è”. Egli rivolse quindi la domanda: “Rimarrà la Lega nell’abisso?” Citando Rivelazione 17:8, rispose: “L’associazione delle nazioni mondane sorgerà di nuovo”. E così avvenne, a conferma della veracità della profetica Parola di Geova!
Ascende dall’abisso
6. (a) Quand’è che la bestia selvaggia di colore scarlatto ascese dall’abisso, e con quale nuovo nome? (b) Perché le Nazioni Unite sono in realtà la bestia selvaggia di colore scarlatto rediviva?
6 La bestia selvaggia di colore scarlatto riuscì in effetti a venir fuori dall’abisso. Il 26 giugno 1945, con una chiassosa fanfara, 50 nazioni firmarono a San Francisco (USA) l’accordo per approvare lo Statuto delle Nazioni Unite. Questa organizzazione doveva “mantenere la pace e la sicurezza internazionale”. C’erano molte somiglianze fra la Lega e l’ONU. Un’enciclopedia afferma: “Sotto alcuni aspetti l’ONU assomiglia alla Lega delle Nazioni, istituita dopo la prima guerra mondiale . . . Molti dei paesi fondatori dell’ONU sono gli stessi che fondarono la Lega. Come la Lega, l’ONU fu istituita per contribuire al mantenimento della pace fra le nazioni. Gli organi principali dell’ONU sono molto simili a quelli della Lega”. (The World Book Encyclopedia) L’ONU, perciò, è in realtà la bestia selvaggia di colore scarlatto rediviva. I suoi stati membri, circa 190, sono molti di più dei 63 della Lega; rispetto al suo predecessore, l’ONU si è anche assunta maggiori responsabilità.
7. (a) In che modo gli abitanti della terra si sono meravigliati con ammirazione vedendo rivivere la bestia selvaggia di colore scarlatto? (b) Quale obiettivo l’ONU non è riuscita a raggiungere, e cosa disse a questo riguardo il suo segretario generale?
7 Inizialmente nell’ONU furono riposte grandi speranze, il che adempiva le parole dell’angelo: “E vedendo come la bestia selvaggia era, ma non è, eppure sarà presente, quelli che dimorano sulla terra si meraviglieranno con ammirazione, ma i loro nomi non sono stati scritti nel rotolo della vita dalla fondazione del mondo”. (Rivelazione 17:8b) Gli abitanti della terra hanno ammirato questo nuovo colosso, la cui imponente sede si trova a New York, sull’East River. Ma l’ONU non è riuscita ad assicurare vera pace e sicurezza. Per gran parte del XX secolo la pace mondiale è stata mantenuta solo dalla minaccia della reciproca distruzione, e la corsa agli armamenti ha continuato la sua vertiginosa ascesa. Dopo quasi 40 anni di sforzi compiuti dalle Nazioni Unite, nel 1985 l’allora segretario generale, Javier Pérez de Cuéllar, disse con rammarico: “Viviamo in un’altra era di fanatismo, e non sappiamo come uscirne”.
8, 9. (a) Perché l’ONU non ha la soluzione dei problemi del mondo, e cosa le accadrà fra breve secondo il decreto di Dio? (b) Perché i nomi dei fondatori e degli ammiratori dell’ONU non sono scritti nel “rotolo della vita” di Dio? (c) Cosa compirà con successo il Regno di Geova?
8 L’ONU non ha la soluzione. Perché? Perché il Datore di vita di tutta l’umanità non è colui che ha dato vita all’ONU. Essa avrà vita breve, perché, secondo il decreto di Dio, “se ne andrà nella distruzione”. I nomi dei fondatori e degli ammiratori dell’ONU non sono scritti nel rotolo della vita di Dio. Come possono uomini mortali e peccatori, molti dei quali scherniscono il nome di Dio, realizzare mediante l’ONU ciò che Geova Dio ha dichiarato che egli compirà non mediante mezzi umani, ma mediante il Regno del suo Cristo? — Daniele 7:27; Rivelazione 11:15.
9 L’ONU è in realtà una blasfema contraffazione del messianico Regno di Dio retto dal suo Principe della pace, Gesù Cristo, del cui dominio principesco non ci sarà fine. (Isaia 9:6, 7) Anche se l’ONU dovesse riuscire a portare una pace temporanea, presto scoppierebbero altre guerre. Questa è la natura degli uomini peccatori. “I loro nomi non sono stati scritti nel rotolo della vita dalla fondazione del mondo”. Il Regno di Geova retto da Cristo non solo porterà pace eterna sulla terra, ma, sulla base del sacrificio di riscatto di Gesù, risusciterà i morti, i giusti e gli ingiusti che sono nella memoria di Dio. (Giovanni 5:28, 29; Atti 24:15) Questo includerà tutti quelli che sono rimasti saldi nonostante gli attacchi di Satana e del suo seme, e altri che devono ancora mostrarsi ubbidienti. Ovviamente il rotolo della vita di Dio non conterrà mai i nomi di ostinati seguaci di Babilonia la Grande o di coloro che avranno continuato ad adorare la bestia selvaggia. — Esodo 32:33; Salmo 86:8-10; Giovanni 17:3; Rivelazione 16:2; 17:5.
Pace e sicurezza: una speranza vana
10, 11. (a) Cosa proclamò l’ONU nel 1986, e quale fu la risposta? (b) Quante “famiglie religiose” si radunarono ad Assisi per pregare per la pace, ed esaudisce Dio tali preghiere? Spiegate.
10 Nel tentativo di riaccendere le speranze dell’umanità, le Nazioni Unite proclamarono il 1986 “Anno Internazionale della Pace”, allo scopo di “salvaguardare la pace e il futuro dell’umanità”. Le nazioni belligeranti furono esortate a deporre le armi, almeno per un anno. Quale fu la loro risposta? Secondo un rapporto dell’Istituto Internazionale di Ricerche per la Pace, ben cinque milioni di persone morirono a causa delle guerre nel solo anno 1986! Sebbene venissero emesse monete speciali e francobolli commemorativi, quell’anno la maggioranza delle nazioni fece ben poco per promuovere l’ideale della pace. Nondimeno le religioni del mondo — sempre ansiose di mantenere buoni rapporti con l’ONU — fecero gran pubblicità a quell’anno in molti modi. Il 1º gennaio 1986 papa Giovanni Paolo II elogiò l’operato dell’ONU e dedicò il nuovo anno alla pace. E il 27 ottobre riunì ad Assisi i capi di molte religioni del mondo per pregare per la pace.
11 Esaudisce Dio tali preghiere per la pace? Ebbene, quale Dio pregavano quei capi religiosi? Se glielo aveste chiesto, ogni gruppo vi avrebbe dato una risposta diversa. Esiste forse un pantheon di milioni di divinità che possano udire ed esaudire richieste presentate in tanti modi diversi? Molti dei partecipanti adoravano la Trinità della cristianità.c Buddisti, indù e altri intonarono preghiere a innumerevoli divinità. In tutto si erano radunate 12 “famiglie religiose”, rappresentate da personaggi di spicco come l’arcivescovo anglicano di Canterbury, il Dalai Lama buddista, un metropolita ortodosso russo, il presidente dell’associazione dei santuari scintoisti di Tokyo, animisti africani e due indiani d’America col caratteristico copricapo di piume. Un raduno pittoresco, a dire il meno, adatto per un grande spettacolo televisivo. Un gruppo pregò incessantemente per dodici ore consecutive. (Confronta Luca 20:45-47). Ma riuscì qualcuna di quelle preghiere a oltrepassare la coltre di nubi sospesa su quel raduno? No, per i seguenti motivi:
12. Per quali ragioni Dio non ha esaudito le preghiere per la pace pronunciate dai capi religiosi del mondo?
12 In contrasto con quelli che ‘camminano nel nome di Geova’, nemmeno uno di quei capi religiosi pregava Geova, l’Iddio vivente, il cui nome ricorre circa 7.000 volte nel testo originale della Bibbia. (Michea 4:5; Isaia 42:8, 12)d Come gruppo, non si accostavano a Dio nel nome di Gesù, in quanto la maggioranza d’essi non credeva nemmeno in Gesù Cristo. (Giovanni 14:13; 15:16) Nessuno di loro fa la volontà di Dio per i nostri giorni, che è quella di proclamare in tutto il mondo il veniente Regno di Dio — non l’ONU — come vera speranza per l’umanità. (Matteo 7:21-23; 24:14; Marco 13:10) Per la maggior parte, le loro organizzazioni religiose sono state implicate nelle sanguinose guerre della storia, incluse le due guerre mondiali del XX secolo. A costoro Dio dice: “Quantunque facciate molte preghiere, non ascolto; le vostre medesime mani son divenute piene di spargimento di sangue”. — Isaia 1:15; 59:1-3.
13. (a) Perché è significativo che i capi religiosi del mondo si siano associati all’ONU nell’invocare la pace? (b) In quale evento culminante predetto da Dio sfoceranno le invocazioni di pace?
13 Inoltre è assai significativo che i capi religiosi del mondo si siano associati alle Nazioni Unite nell’invocare la pace in questo tempo. Vorrebbero influenzare l’ONU a loro proprio vantaggio, specialmente in quest’era moderna in cui moltissimi loro seguaci stanno abbandonando la religione. Come i capi infedeli dell’antico Israele, essi gridano: “‘C’è pace! C’è pace!’ quando non c’è nessuna pace”. (Geremia 6:14) Senza dubbio le loro invocazioni di pace continueranno, e si leveranno a sostegno dell’evento culminante circa il quale l’apostolo Paolo disse profeticamente: “Il giorno di Geova viene esattamente come un ladro di notte. Quando diranno: ‘Pace e sicurezza!’ allora un’improvvisa distruzione sarà istantaneamente su di loro come il dolore di afflizione su una donna incinta; e non sfuggiranno affatto”. — 1 Tessalonicesi 5:2, 3.
14. Quale forma potrebbe assumere il grido di “Pace e sicurezza!”, e come si può evitare di esserne sviati?
14 Negli ultimi anni gli uomini politici hanno usato l’espressione “pace e sicurezza” in relazione a vari progetti umani. Questi sforzi compiuti dai capi del mondo costituiscono l’inizio dell’adempimento di 1 Tessalonicesi 5:3? Oppure Paolo si riferiva a un evento specifico di proporzioni così drammatiche da imporsi all’attenzione del mondo? Dato che spesso le profezie bibliche si comprendono pienamente solo dopo che si sono adempiute o mentre sono in corso di adempimento, dobbiamo aspettare e vedere. Nel frattempo i cristiani sanno che, qualunque grado di pace e sicurezza le nazioni possano dare l’impressione di aver raggiunto, nella sostanza non sarà cambiato nulla. Egoismo, odio, criminalità, crisi della famiglia, immoralità, malattie, dolore e morte ci saranno ancora. Per questo nessun grido di “pace e sicurezza” deve sviare voi, se rimanete desti al significato degli avvenimenti mondiali e date ascolto agli avvertimenti profetici della Parola di Dio.— Marco 13:32-37; Luca 21:34-36.
[Note in calce]
a Joseph F. Rutherford era morto l’8 gennaio 1942, e Nathan H. Knorr gli era succeduto come presidente della Watch Tower Society.
b Il 20 novembre 1940 Germania, Italia, Giappone e Ungheria firmarono la proposta di una “nuova Lega delle Nazioni”, e quattro giorni dopo il Vaticano trasmise per radio una messa e una preghiera per una pace religiosa e per un nuovo ordine di cose. Quella “nuova Lega” non si concretizzò mai.
c Il concetto di Trinità deriva dall’antica Babilonia, dove si adorava la triade formata dal dio sole Shamash, dal dio luna Sin e dalla dea astrale Ishtar. L’Egitto seguì lo stesso modello, adorando Osiride, Iside e Horus. Il dio supremo dell’Assiria, Assur, è raffigurato con tre teste. Similmente in alcune chiese cattoliche si trovano immagini in cui Dio è raffigurato con tre teste.
d L’edizione 1993 del Webster’s Third New International Dictionary definisce Geova Dio come “divinità suprema riconosciuta dai testimoni di Geova, e l’unica da essi adorata”.
[Riquadro a pagina 250]
Il paradosso della “pace”
Sebbene il 1986 fosse stato proclamato dall’ONU Anno Internazionale della Pace, la corsa suicida agli armamenti si intensificò. Ecco alcuni dati significativi tratti da World Military and Social Expenditures 1986:
Nel 1986 le spese militari del mondo raggiunsero i 900 miliardi di dollari.
La somma spesa nel mondo in una sola ora per gli armamenti sarebbe bastata a vaccinare i tre milioni e mezzo di persone che ogni anno morivano di malattie infettive prevenibili.
In tutto il mondo una persona su cinque viveva nella più assoluta miseria. Tutte queste persone che rischiavano di morire di fame si sarebbero potute sfamare per un anno con la cifra che il mondo spendeva in due giorni per gli armamenti.
Il potenziale esplosivo di tutti gli ordigni nucleari del mondo era 160 milioni di volte superiore a quello dell’esplosione di Chernobyl.
Era possibile lanciare una bomba nucleare avente una potenza esplosiva oltre 500 volte superiore a quella della bomba sganciata su Hiroshima nel 1945.
Gli arsenali nucleari contenevano l’equivalente di più di un milione di bombe come quella di Hiroshima. Il loro potenziale esplosivo era pari a 2.700 volte quello liberato nella seconda guerra mondiale, che fece 38 milioni di vittime.
Le guerre si sono fatte più frequenti e più micidiali. Le vittime della guerra furono 4,4 milioni nel XVIII secolo, 8,3 milioni nel XIX secolo e 98,8 milioni nei primi 86 anni del XX secolo. Dal XVIII secolo a questa parte, il numero delle vittime della guerra è cresciuto oltre sei volte più in fretta della popolazione mondiale. Nel XX secolo il numero di vittime per conflitto è stato dieci volte più alto che nel XIX secolo.
[Immagini a pagina 247]
Come profetizzato in merito alla bestia selvaggia di colore scarlatto, la Lega delle Nazioni fu inabissata durante la seconda guerra mondiale, ma tornò in vita sotto forma di Nazioni Unite
[Immagini a pagina 249]
A sostegno dell’“Anno della Pace” proclamato dall’ONU, rappresentanti delle religioni del mondo innalzarono ad Assisi una babele di preghiere, ma nemmeno uno d’essi pregò l’Iddio vivente, Geova
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Giustiziata Babilonia la GrandeRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 35
Giustiziata Babilonia la Grande
1. In che modo l’angelo descrive la bestia selvaggia di colore scarlatto, e che tipo di sapienza ci vuole per comprendere i simboli di Rivelazione?
DESCRIVENDO ulteriormente la bestia selvaggia di colore scarlatto menzionata in Rivelazione 17:3, l’angelo dice a Giovanni: “Qui sta l’intelligenza che ha sapienza: Le sette teste significano sette monti, in cima ai quali la donna siede. E ci sono sette re: cinque sono caduti, uno è, l’altro non è ancora arrivato, ma quando sarà arrivato dovrà rimanere per breve tempo”. (Rivelazione 17:9, 10) Qui l’angelo impartisce sapienza dall’alto, l’unica che può darci intendimento dei simboli di Rivelazione. (Giacomo 3:17) Questa sapienza illumina la classe di Giovanni e i suoi compagni circa la serietà dei tempi in cui viviamo. Infonde nei cuori devoti l’apprezzamento per i giudizi di Geova, che ora stanno per essere eseguiti, e instilla un sano timore di Geova. Come dice Proverbi 9:10, “il timore di Geova è l’inizio della sapienza, e la conoscenza del Santissimo è l’intendimento”. Cosa ci rivela la sapienza divina a proposito della bestia selvaggia?
2. Cosa significano le sette teste della bestia selvaggia di colore scarlatto, e in che senso “cinque sono caduti, uno è”?
2 Le sette teste di quella feroce bestia rappresentano sette “monti”, o sette “re”. Entrambi i termini sono usati nelle Scritture con riferimento a potenze governative. (Geremia 51:24, 25; Daniele 2:34, 35, 44, 45) Nella Bibbia sono menzionate sei potenze mondiali che hanno avuto attinenza con le attività del popolo di Dio: Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia, Grecia e Roma. Di queste, quando Giovanni ricevette la Rivelazione, cinque erano già sorte e scomparse, mentre Roma era ancora una grande potenza mondiale. Questo ben corrisponde alle parole “cinque sono caduti, uno è”. Ma che dire dell’“altro” che doveva venire?
3. (a) Come fu diviso l’impero romano? (b) Quali avvenimenti si verificarono in Occidente? (c) Come va considerato il Sacro Romano Impero?
3 L’impero romano durò e continuò a espandersi per centinaia d’anni dopo il tempo di Giovanni. Nel 330 E.V. l’imperatore Costantino trasferì la capitale da Roma a Bisanzio, che chiamò Costantinopoli. Nel 395 E.V. l’impero romano fu diviso in due parti: impero romano d’Oriente e impero romano d’Occidente. Nel 410 E.V. Roma stessa cadde nelle mani di Alarico, re dei visigoti (una tribù germanica convertita al “cristianesimo” ariano). Tribù germaniche (sempre “cristiane”) conquistarono la Spagna e gran parte dei territori romani dell’Africa settentrionale. In Europa ci furono secoli di lotte, instabilità e cambiamenti. In Occidente sorsero grandi imperatori, come Carlo Magno, che nel IX secolo strinse un’alleanza con papa Leone III, e Federico II, che regnò nel XIII secolo. Ma il loro dominio, pur essendo chiamato Sacro Romano Impero, era molto più limitato rispetto a quello dell’ex impero romano all’apice del suo splendore. Più che un nuovo impero era una restaurazione o un proseguimento di quell’antica potenza.
4. Quali successi riportò l’impero romano d’Oriente, ma cosa accadde a gran parte degli ex territori dell’antica Roma nell’Africa settentrionale, in Spagna e in Siria?
4 L’impero romano d’Oriente, con capitale Costantinopoli, rimase in rapporti piuttosto tesi con l’impero d’Occidente. Nel VI secolo Giustiniano I, imperatore d’Oriente, riuscì a riconquistare gran parte dell’Africa settentrionale, e intervenne anche in Spagna e in Italia. Nel VII secolo Giustiniano II riconquistò territori della Macedonia che tribù slave avevano sottratto all’impero. Nell’VIII secolo, comunque, gran parte di quelli che erano stati territori dell’antica Roma nell’Africa settentrionale, in Spagna e in Siria vennero a trovarsi sotto il nuovo impero dell’Islam, cessando così di essere sotto il dominio sia di Costantinopoli che di Roma.
5. Anche se la città di Roma cadde nel 410 E.V., come mai ci vollero molti altri secoli prima che dalla scena mondiale scomparisse ogni traccia dell’impero romano come entità politica?
5 La città di Costantinopoli resisté più a lungo. Respinse frequenti attacchi di persiani, arabi, bulgari e russi, finché da ultimo, nel 1203, cadde non nelle mani dei musulmani, bensì in quelle dei crociati provenienti dall’Occidente. Nel 1453, però, fu conquistata dal sultano ottomano Maometto II, musulmano, e presto divenne la capitale dell’impero ottomano o turco. Perciò, anche se la città di Roma cadde nel 410 E.V., ci vollero molti altri secoli prima che dalla scena mondiale scomparisse ogni traccia dell’impero romano come entità politica. E anche allora la sua influenza continuò a vedersi negli imperi religiosi fondati sul papato di Roma e sulle chiese ortodosse orientali.
6. Quali imperi completamente nuovi sorsero, e quale ebbe maggior successo?
6 Verso il XV secolo, comunque, alcuni paesi stavano edificando imperi completamente nuovi. Sebbene alcune di queste nuove potenze imperiali si trovassero nel territorio di ex colonie romane, i loro imperi non erano un semplice proseguimento dell’impero romano. Portogallo, Spagna, Francia e Olanda divennero tutti sedi di estesi domini. Ma la nazione che ebbe maggior successo fu la Gran Bretagna, la quale si trovò a capo di un enorme impero sul quale ‘non tramontava mai il sole’. Questo impero si estese in tempi diversi su gran parte dell’America Settentrionale, dell’Africa, dell’India e del Sud-Est asiatico, come pure sul vasto Pacifico meridionale.
7. Come venne all’esistenza una sorta di duplice potenza mondiale, e per quanto tempo disse Giovanni che sarebbe esistita la settima ‘testa’ o potenza mondiale?
7 Prima dell’inizio del XIX secolo, alcune colonie dell’America Settentrionale si erano già distaccate dalla Gran Bretagna e avevano formato una nazione indipendente, gli Stati Uniti d’America. Politicamente continuarono ad esserci attriti fra il nuovo stato e l’ex madrepatria. Nondimeno la prima guerra mondiale costrinse entrambi i paesi a riconoscere i loro comuni interessi e li unì in uno speciale vincolo di solidarietà. Venne così all’esistenza una sorta di duplice potenza mondiale, formata dagli Stati Uniti d’America, ora la nazione più ricca della terra, e dalla Gran Bretagna, sede del più grande impero del mondo. Ecco quindi la settima ‘testa’ o potenza mondiale che continua a esistere nel tempo della fine e nei cui territori vennero inizialmente a trovarsi i testimoni di Geova moderni. In paragone col lungo regno della sesta testa, la settima rimane solo per “breve tempo”, finché il Regno di Dio non distruggerà tutte le entità nazionali.
Perché è chiamato un ottavo re?
8, 9. Come chiama l’angelo la simbolica bestia selvaggia di colore scarlatto, e in che modo essa viene dai sette?
8 L’angelo prosegue spiegando a Giovanni: “E la bestia selvaggia che era ma non è, è anch’essa un ottavo re, ma viene dai sette, e se ne va nella distruzione”. (Rivelazione 17:11) La simbolica bestia selvaggia di colore scarlatto “viene” dalle sette teste, cioè è nata da esse, ovvero deve la sua esistenza alle teste dell’originale “bestia selvaggia [ascesa] dal mare”, della quale la bestia selvaggia di colore scarlatto è un’immagine. In che senso? Ebbene, nel 1919 la testa predominante era la potenza anglo-americana. Le precedenti sei teste erano cadute, e la posizione di potenza mondiale dominante era passata a questa duplice testa ed era ora accentrata in essa. Questa settima testa, attuale rappresentante della successione delle potenze mondiali, fu quella che prese l’iniziativa nell’istituire la Lega delle Nazioni, ed è tuttora la principale promotrice e finanziatrice delle Nazioni Unite. Così, simbolicamente parlando, la bestia selvaggia di colore scarlatto — l’ottavo re — “viene” dalle sette teste originali. Da questo punto di vista, la dichiarazione che essa è venuta dai sette ben concorda con la precedente rivelazione secondo cui la bestia selvaggia con due corna simile a un agnello (la potenza mondiale anglo-americana, settima testa della bestia selvaggia originale) caldeggiò l’istituzione dell’immagine e le diede vita. — Rivelazione 13:1, 11, 14, 15.
9 Inoltre, fra i membri originali della Lega delle Nazioni c’erano, oltre alla Gran Bretagna, governi che dominavano in quelle che erano state le sedi di alcune delle precedenti teste, cioè Grecia, Iran (Persia) e Italia (Roma). Alla fine governi che dominavano il territorio appartenuto alle precedenti sei potenze mondiali divennero membri sostenitori dell’immagine della bestia selvaggia. Anche in questo senso si poteva dire che la bestia selvaggia di colore scarlatto veniva dalle sette potenze mondiali.
10. (a) Perché si può dire che la bestia selvaggia di colore scarlatto “è anch’essa un ottavo re”? (b) Come si espresse un leader dell’ex Unione Sovietica in favore delle Nazioni Unite?
10 Si noti che la bestia selvaggia di colore scarlatto “è anch’essa un ottavo re”. Infatti oggi le Nazioni Unite hanno l’aspetto di un governo mondiale. A volte hanno anche esercitato questo ruolo, inviando truppe in certi luoghi per risolvere dispute internazionali, come in Corea, nella Penisola del Sinai, in alcuni paesi africani e nel Libano. Ma è solo l’immagine di un re. Come un’immagine religiosa, non ha nessuna vera influenza o potere se non quello attribuitole da coloro che l’hanno portata all’esistenza e l’adorano. A volte questa simbolica bestia selvaggia appare debole, ma non ha mai sperimentato un abbandono totale da parte di membri dittatoriali come quello che fece vacillare e andare nell’abisso la Lega delle Nazioni. (Rivelazione 17:8) Pur avendo opinioni radicalmente opposte in altri campi, nel 1987 un importante leader dell’ex Unione Sovietica fece eco ai papi di Roma nell’esprimersi in favore dell’ONU. Egli auspicò persino “un ampio sistema di sicurezza internazionale” basato sull’ONU. Come Giovanni sta per apprendere, verrà il tempo in cui l’ONU agirà con notevole autorità. Dopo di che anch’essa ‘se ne andrà nella distruzione’.
Dieci re per un’ora
11. Cosa dice l’angelo di Geova circa le dieci corna della simbolica bestia selvaggia di colore scarlatto?
11 Nel precedente capitolo di Rivelazione, il sesto e il settimo angelo hanno versato coppe dell’ira di Dio. Siamo stati quindi informati che i re della terra vengono radunati per la guerra di Dio ad Armaghedon e che ‘Babilonia la Grande dev’essere ricordata dinanzi a Dio’. (Rivelazione 16:1, 14, 19) Ora apprendiamo in maniera più particolareggiata come devono essere eseguiti i giudizi di Dio su costoro. Ascoltiamo di nuovo l’angelo di Geova mentre parla a Giovanni: “E le dieci corna che hai visto significano dieci re, che non hanno ancora ricevuto il regno, ma ricevono autorità come re per un’ora con la bestia selvaggia. Questi hanno un solo pensiero, e danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia. Questi combatteranno contro l’Agnello, ma, siccome egli è Signore dei signori e Re dei re, l’Agnello li vincerà. E con lui vinceranno quelli che sono chiamati ed eletti e fedeli”. — Rivelazione 17:12-14.
12. (a) Cosa raffigurano le dieci corna? (b) Come mai le simboliche dieci corna ‘non avevano ancora ricevuto il regno’? (c) In che modo le simboliche dieci corna hanno ora un “regno”, e per quanto tempo?
12 Le dieci corna raffigurano tutte le potenze politiche attualmente al potere nel mondo e che sostengono l’immagine della bestia selvaggia. Pochissimi dei paesi oggi esistenti erano conosciuti ai giorni di Giovanni. E quei pochi che lo erano, come l’Egitto e la Persia (Iran), oggi hanno una struttura politica interamente diversa. Perciò nel I secolo le ‘dieci corna non avevano ancora ricevuto il regno’. Ma ora, nel giorno del Signore, hanno un “regno” o autorità politica. Col crollo dei grandi imperi coloniali, particolarmente dalla seconda guerra mondiale in poi, sono sorte molte nuove nazioni. Queste, come pure le potenze esistenti da più tempo, devono dominare con la bestia selvaggia per un breve periodo di tempo — “un’ora” soltanto — prima che Geova ponga fine ad ogni autorità politica mondana ad Armaghedon.
13. In che senso le dieci corna hanno “un solo pensiero”, e quale atteggiamento nei confronti dell’Agnello questo rende certo?
13 Oggi il nazionalismo è una delle forze principali che spingono queste dieci corna. Esse hanno “un solo pensiero” nel senso che intendono mantenere la loro sovranità nazionale anziché accettare il Regno di Dio. Fu in primo luogo questo lo scopo per cui aderirono alla Lega delle Nazioni e alle Nazioni Unite, per mantenere la pace mondiale e salvaguardare così la loro stessa esistenza. Poiché hanno questo atteggiamento, si può essere certi che le corna si opporranno all’Agnello, il “Signore dei signori e Re dei re”, perché Geova ha stabilito che il Suo Regno retto da Gesù Cristo sostituisca fra breve tutti questi regni. — Daniele 7:13, 14; Matteo 24:30; 25:31-33, 46.
14. Come possono i governanti del mondo combattere contro l’Agnello, e quale sarà il risultato?
14 Naturalmente non c’è nulla che i governanti di questo mondo possano fare contro Gesù stesso. Egli è in cielo, assolutamente fuori della loro portata. Ma i fratelli di Gesù, i rimanenti del seme della donna, sono ancora sulla terra e apparentemente vulnerabili. (Rivelazione 12:17) Molte delle corna hanno già dimostrato di nutrire ostilità nei loro confronti, e così facendo hanno combattuto contro l’Agnello. (Matteo 25:40, 45) Presto, però, verrà il tempo in cui il Regno di Dio “stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine”. (Daniele 2:44) Allora i re della terra, come vedremo fra breve, impegneranno un combattimento a oltranza contro l’Agnello. (Rivelazione 19:11-21) Ma qui possiamo capire chiaramente che le nazioni non avranno successo. Sebbene esse e la bestia selvaggia di colore scarlatto, l’ONU, abbiano “un solo pensiero”, non possono sconfiggere il grande “Signore dei signori e Re dei re”, né possono sconfiggere “quelli che sono chiamati ed eletti e fedeli” con lui, i quali includono i suoi unti seguaci ancora sulla terra. Anche questi avranno vinto mantenendo l’integrità in risposta alle spregevoli accuse di Satana. — Romani 8:37-39; Rivelazione 12:10, 11.
Devastata la meretrice
15. Cosa dice l’angelo a proposito della meretrice, di ciò che le dieci corna e la bestia selvaggia proveranno per lei e di ciò che le faranno?
15 I servitori di Dio non sono gli unici ai quali le dieci corna mostreranno inimicizia. Ora l’angelo richiama di nuovo l’attenzione di Giovanni sulla meretrice: “Ed egli mi dice: ‘Le acque che hai visto, dove la meretrice siede, significano popoli e folle e nazioni e lingue. E le dieci corna che hai visto, e la bestia selvaggia, queste odieranno la meretrice e la renderanno devastata e nuda, e mangeranno le sue carni e la bruceranno completamente col fuoco’”. — Rivelazione 17:15, 16.
16. Perché Babilonia la Grande non potrà fare affidamento sulle sue acque perché la proteggano e la sostengano quando i governi politici le si rivolteranno contro?
16 Proprio come l’antica Babilonia faceva affidamento sulle sue difese fluviali, così Babilonia la Grande fa oggi affidamento sull’enorme numero dei suoi membri, “popoli e folle e nazioni e lingue”. Appropriatamente l’angelo richiama la nostra attenzione su costoro prima di menzionare un eccezionale sviluppo: i governi politici della terra si rivolteranno violentemente contro Babilonia la Grande. Cosa faranno allora tutti questi “popoli e folle e nazioni e lingue”? I servitori di Dio stanno già avvertendo Babilonia la Grande che le acque dell’Eufrate si prosciugheranno. (Rivelazione 16:12) Queste acque infine si esauriranno completamente. Non saranno in grado di dare alla disgustante vecchia meretrice nessun effettivo sostegno nel momento in cui ne avrà più bisogno. — Isaia 44:27; Geremia 50:38; 51:36, 37.
17. (a) Perché le ricchezze di Babilonia la Grande non la salveranno? (b) In che senso la fine di Babilonia la Grande sarà tutt’altro che dignitosa? (c) Oltre alle dieci corna, o singole nazioni, cos’altro interverrà nella furia contro Babilonia la Grande?
17 Le immense ricchezze materiali di Babilonia la Grande non la salveranno di certo. Potranno addirittura accelerarne la distruzione, poiché la visione mostra che quando la bestia selvaggia e le dieci corna sfogheranno su di lei il loro odio, la spoglieranno delle sue vesti regali e di tutti i suoi gioielli. Saccheggeranno le sue ricchezze. “La renderanno . . . nuda”, esponendone la vera identità alla pubblica vergogna. Che devastazione! Anche la sua fine sarà tutt’altro che dignitosa. La distruggeranno — “mangeranno le sue carni” — riducendola a uno scheletro inanimato. Alla fine “la bruceranno completamente col fuoco”. Sarà bruciata come un’appestata, senza nemmeno una decorosa sepoltura! A distruggere la grande meretrice non saranno soltanto le nazioni, rappresentate dalle dieci corna: in questa furia si unirà loro la “bestia selvaggia”, cioè l’ONU stessa. Essa sanzionerà la distruzione della falsa religione. La maggioranza degli oltre 190 paesi membri dell’ONU ha già manifestato, col modo in cui vota, una certa ostilità nei confronti della religione, specialmente quella della cristianità.
18. (a) Per quanto riguarda il rivoltarsi delle nazioni contro la religione babilonica, cosa si è già visto a livello potenziale? (b) Quale sarà il motivo basilare dell’attacco a oltranza contro la grande meretrice?
18 Perché mai le nazioni dovrebbero trattare in maniera così oltraggiosa la loro ex amante? La storia recente ci ha permesso di vedere, a livello potenziale, la possibilità di un tale voltafaccia contro la religione babilonica. L’opposizione governativa ufficiale ha enormemente ridotto l’influenza della religione in paesi come l’ex Unione Sovietica e la Cina. Nelle zone protestanti dell’Europa, la diffusa apatia e lo scetticismo hanno svuotato le chiese, così che la religione è praticamente morta. Il vasto impero cattolico è lacerato da ribellione e discordia, situazione che i suoi leader non sono stati in grado di sanare. Non dovremmo comunque perdere di vista il fatto che questo finale attacco a oltranza contro Babilonia la Grande sarà un’espressione dell’inappellabile giudizio di Dio contro la grande meretrice.
Eseguono il pensiero di Dio
19. (a) In che modo il giudizio di Geova contro la grande meretrice può essere illustrato dal Suo giudizio contro l’apostata Gerusalemme nel 607 a.E.V.? (b) Cosa prefigurò per i nostri giorni la condizione di desolazione e spopolamento di Gerusalemme dopo il 607 a.E.V.?
19 In che modo Geova eseguirà questo giudizio? Lo si può illustrare con ciò che Geova fece nell’antichità contro il suo popolo apostata, riguardo al quale disse: “Nei profeti di Gerusalemme ho visto cose orribili, commettere adulterio e camminare nella falsità; e hanno rafforzato le mani dei malfattori perché non tornino, ciascuno dalla sua propria malizia. Per me son divenuti tutti come Sodoma, e gli abitanti d’essa come Gomorra”. (Geremia 23:14) Nel 607 a.E.V. Geova si servì di Nabucodonosor per ‘spogliare delle sue vesti’ quella città spiritualmente adultera, ‘toglierle i begli oggetti e lasciarla nuda e scoperta’. (Ezechiele 23:4, 26, 29) La Gerusalemme di quei tempi era un tipo dell’odierna cristianità e, come Giovanni ha visto in precedenti visioni, Geova impartirà alla cristianità e al resto della falsa religione una punizione analoga. La condizione di desolazione e spopolamento di Gerusalemme dopo il 607 a.E.V. indica quale sarà l’aspetto della religiosa cristianità dopo che sarà stata spogliata delle sue ricchezze ed esposta al pubblico ludibrio. E il resto di Babilonia la Grande non se la passerà meglio.
20. (a) Come mostra Giovanni che ancora una volta Geova si servirà di governanti umani per eseguire il giudizio? (b) Qual è il “pensiero” di Dio? (c) In che modo le nazioni eseguiranno il loro “unico pensiero”, ma il pensiero di chi verrà in realtà eseguito?
20 Ancora una volta Geova si serve di governanti umani per eseguire il giudizio. “Poiché Dio ha messo nei loro cuori di eseguire il suo pensiero, e di eseguire il loro unico pensiero di dare il loro regno alla bestia selvaggia, finché le parole di Dio non siano compiute”. (Rivelazione 17:17) Qual è il “pensiero” di Dio? Far sì che i giustizieri di Babilonia la Grande si alleino fra loro, così da distruggerla completamente. Il motivo per cui i governanti la attaccheranno sarà ovviamente quello di eseguire il loro “unico pensiero”. Riterranno che sia nei loro interessi nazionalistici rivoltarsi contro la grande meretrice. Potrebbero arrivare a pensare che l’esistenza della religione organizzata all’interno dei loro confini costituisca una minaccia alla loro sovranità. Ma sarà Geova in realtà a manovrare le cose; essi eseguiranno il suo pensiero distruggendo questa adultera nemica millenaria in un sol colpo! — Confronta Geremia 7:8-11, 34.
21. Dato che per distruggere Babilonia la Grande verrà usata la bestia selvaggia di colore scarlatto, cosa faranno evidentemente le nazioni riguardo alle Nazioni Unite?
21 Sì, le nazioni impiegheranno la bestia selvaggia di colore scarlatto, le Nazioni Unite, per distruggere Babilonia la Grande. Non agiranno di loro propria iniziativa, perché sarà Geova a mettere nel loro cuore “di eseguire il loro unico pensiero di dare il loro regno alla bestia selvaggia”. Quando arriverà il momento, evidentemente le nazioni comprenderanno la necessità di rafforzare l’ONU. La doteranno dei mezzi necessari, conferendole qualsiasi autorità e potere abbiano, perché possa rivoltarsi contro la falsa religione e combattere efficacemente contro di lei “finché le parole di Dio non siano compiute”. Così l’antica meretrice perverrà alla sua completa fine. Che liberazione sarà quella!
22. (a) In Rivelazione 17:18, cosa indica il modo in cui l’angelo conclude la sua testimonianza? (b) Come reagiscono i testimoni di Geova allo svelamento del mistero?
22 Come per sottolineare la certezza dell’esecuzione del giudizio di Geova sull’impero mondiale della falsa religione, l’angelo conclude la sua testimonianza dicendo: “E la donna che hai visto significa la gran città che ha il regno sopra i re della terra”. (Rivelazione 17:18) Come Babilonia al tempo di Baldassarre, Babilonia la Grande ‘è stata pesata nella bilancia ed è stata trovata mancante’. (Daniele 5:27) La sua esecuzione sarà rapida e definitiva. Ma come reagiscono i testimoni di Geova allo svelamento del mistero della grande meretrice e della bestia selvaggia di colore scarlatto? Mostrano zelo nel proclamare il giorno di giudizio di Geova, rispondendo nel contempo “con grazia” a coloro che ricercano sinceramente la verità. (Colossesi 4:5, 6; Rivelazione 17:3, 7) Come mostrerà il prossimo capitolo, tutti quelli che desiderano sopravvivere all’esecuzione della grande meretrice devono agire, e prontamente!
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La successione delle sette potenze mondiali
EGITTO
ASSIRIA
BABILONIA
MEDIA-PERSIA
GRECIA
ROMA
GRAN BRETAGNA-AMERICA
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“È anch’essa un ottavo re”
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Voltando le spalle all’Agnello, “danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia”
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La cristianità, come parte principale di Babilonia la Grande, assomiglierà all’antica Gerusalemme nella sua completa rovina
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Devastata la gran cittàRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 36
Devastata la gran città
Visione 12: Rivelazione 18:1–19:10
Contenuto: Caduta e distruzione di Babilonia la Grande; annunciato il matrimonio dell’Agnello
Tempo in cui si adempie: Dal 1919 fin dopo la grande tribolazione
1. Cosa segnerà l’inizio della grande tribolazione?
IMPROVVISA, sconvolgente, rovinosa: così sarà la fine di Babilonia la Grande! Sarà uno degli avvenimenti più catastrofici di tutta la storia, e segnerà l’inizio della “grande tribolazione come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più”. — Matteo 24:21.
2. Sebbene imperi politici siano sorti e caduti, quale genere di impero è rimasto?
2 La falsa religione esiste da molto tempo. Si è perpetuata senza interruzione dai giorni del sanguinario Nimrod, che si oppose a Geova e fece costruire la Torre di Babele. Quando Geova confuse la lingua di quei ribelli e li disperse su tutta la terra, questi portarono con sé la falsa religione di Babilonia. (Genesi 10:8-10; 11:4-9) Da allora, imperi politici sono sorti e caduti, ma la religione babilonica è rimasta. Ha assunto svariate forme e aspetti, divenendo un impero mondiale di falsa religione, la predetta Babilonia la Grande. La sua componente principale è la cristianità, nata dal connubio fra antichi insegnamenti babilonici e dottrine “cristiane” apostate. Poiché Babilonia la Grande ha una storia millenaria, molti trovano difficile credere che possa essere distrutta.
3. Come conferma Rivelazione la condanna della falsa religione?
3 È quindi appropriato che Rivelazione confermi la condanna della falsa religione fornendoci due descrizioni dettagliate della sua caduta e di eventi successivi che porteranno alla sua completa desolazione. L’abbiamo già incontrata nel ruolo di “grande meretrice” che viene infine devastata dai suoi ex amanti del reame politico. (Rivelazione 17:1, 15, 16) Ora, in un’altra visione, stiamo per vederla nel ruolo di una città, l’antitipo religioso dell’antica Babilonia.
Babilonia la Grande cade
4. (a) Quale visione vede quindi Giovanni? (b) Come possiamo identificare l’angelo, e perché è appropriato che sia lui ad annunciare la caduta di Babilonia la Grande?
4 Giovanni prosegue la narrazione, dicendo: “Dopo queste cose vidi un altro angelo che scendeva dal cielo, con grande autorità; e la terra fu illuminata dalla sua gloria. E gridò con voce forte, dicendo: ‘È caduta! Babilonia la Grande è caduta’”. (Rivelazione 18:1, 2a) È la seconda volta che Giovanni ode questo annuncio angelico. (Vedi Rivelazione 14:8). Questa volta, però, il suo significato è accentuato dalla magnificenza dell’angelo celeste, la cui gloria illumina l’intera terra! Chi può essere questi? Secoli prima, il profeta Ezechiele, nel riferire una visione celeste, aveva detto che ‘la terra stessa splendé della gloria di Geova’. (Ezechiele 43:2) L’unico angelo che risplende con una gloria simile a quella di Geova è il Signore Gesù, che è ‘il riflesso della gloria di Dio e l’esatta rappresentazione del suo stesso essere’. (Ebrei 1:3) Nel 1914 Gesù divenne un Re celeste, e da quel tempo sta esercitando autorità sulla terra quale Re e Giudice associato a Geova. È dunque appropriato che sia lui ad annunciare la caduta di Babilonia la Grande.
5. (a) Di chi si serve l’angelo per proclamare la caduta di Babilonia la Grande? (b) Quale risultò essere la posizione della cristianità quando iniziò il giudizio di quelli che dicevano di essere la “casa di Dio”?
5 Di chi si serve questo angelo investito di grande autorità per proclamare al genere umano questa straordinaria notizia? Ebbene, si serve dello stesso popolo che viene liberato grazie a questa caduta, i rimanenti unti sulla terra, la classe di Giovanni. Dal 1914 al 1918 essi soffrirono grandemente per mano di Babilonia la Grande, ma nel 1918 il Signore Geova e il suo “messaggero del patto” abraamico, Gesù Cristo, cominciarono il giudizio dalla “casa di Dio”, cioè da coloro che si dicevano cristiani. Così l’apostata cristianità fu portata in giudizio. (Malachia 3:1; 1 Pietro 4:17) L’enorme colpa di sangue di cui si era macchiata durante la prima guerra mondiale, la sua complicità nel perseguitare i fedeli testimoni di Geova, e i suoi credi babilonici non testimoniarono a suo favore nel momento del giudizio; e nemmeno il resto di Babilonia la Grande meritò l’approvazione di Dio. — Confronta Isaia 13:1-9.
6. Perché si può dire che per il 1919 Babilonia la Grande era caduta?
6 Così per il 1919 Babilonia la Grande era caduta, il che permise al popolo di Dio di essere liberato e ristabilito, in un sol giorno per così dire, nel suo paese di prosperità spirituale. (Isaia 66:8) Geova Dio e Gesù Cristo, il più grande Dario e il più grande Ciro, avevano guidato le cose in modo tale che da quell’anno in poi la falsa religione non poteva più aver presa sui servitori di Geova. Non poteva più impedire loro di servire Geova e di far conoscere a tutti quelli ben disposti che la meretrice, Babilonia la Grande, è condannata e che la rivendicazione della sovranità di Geova è imminente! — Isaia 45:1-4; Daniele 5:30, 31.
7. (a) Sebbene Babilonia la Grande non venisse distrutta nel 1919, come la considerava Geova? (b) Cosa avvenne al popolo di Geova quando nel 1919 Babilonia la Grande cadde?
7 È vero che Babilonia la Grande non fu distrutta nel 1919, come l’antica città di Babilonia non fu distrutta nel 539 a.E.V., quando cadde in mano agli eserciti di Ciro il Persiano. Ma dal punto di vista di Geova quell’organizzazione era caduta. La sua condanna giudiziaria era stata emessa, ed essa era in attesa dell’esecuzione; perciò la falsa religione non poteva più tenere schiavi i servitori di Geova. (Confronta Luca 9:59, 60). Questi furono liberati affinché prestassero servizio come schiavo fedele e discreto del Signore provvedendo cibo spirituale a suo tempo. Avevano ricevuto un giudizio positivo — un “Ben fatto” — e vennero incaricati di impegnarsi di nuovo nell’opera di Geova. — Matteo 24:45-47; 25:21, 23; Atti 1:8.
8. Quale avvenimento proclama la sentinella di Isaia 21:8, 9, e chi oggi è prefigurato da quella sentinella?
8 Millenni fa Geova impiegò altri profeti per predire questo storico avvenimento. Isaia parlò di una sentinella che “chiamava come un leone: ‘Sulla torre di guardia, o Geova, io sto continuamente di giorno, e al mio posto di guardia sono in piedi tutte le notti’”. E quale avvenimento questa sentinella scorge e proclama con coraggio leonino? Questo: “È caduta! Babilonia è caduta, e tutte le immagini scolpite dei suoi dèi [Geova] ha spezzato a terra!” (Isaia 21:8, 9) Questa sentinella ben prefigura oggi la vigile classe di Giovanni, che impiega la rivista Torre di Guardia e altre pubblicazioni teocratiche per annunciare ovunque la notizia che Babilonia è caduta.
Declino di Babilonia la Grande
9, 10. (a) Quale declino ha subìto l’influenza della religione babilonica dalla prima guerra mondiale in poi? (b) Come descrive il potente angelo la condizione decaduta di Babilonia la Grande?
9 La caduta dell’antica Babilonia nel 539 a.E.V. segnò l’inizio di un lungo declino che terminò con la sua desolazione. Similmente, a partire dalla prima guerra mondiale, l’influenza della religione babilonica è notevolmente diminuita su scala mondiale. In Giappone il culto scintoista dell’imperatore fu vietato dopo la seconda guerra mondiale. In Cina il governo comunista controlla tutte le nomine e le attività religiose. Nell’Europa settentrionale protestante la maggioranza delle persone sono divenute indifferenti nei riguardi della religione. E ultimamente la Chiesa Cattolica si è indebolita a causa di scismi e dissensi all’interno del suo reame mondiale. — Confronta Marco 3:24-26.
10 Tutte queste tendenze fanno indubbiamente parte del ‘prosciugamento del fiume Eufrate’ in preparazione del futuro attacco militaristico contro Babilonia la Grande. Questo ‘prosciugamento’ si rispecchia anche nell’annuncio fatto dal papa nell’ottobre 1986 secondo cui la Chiesa deve ‘di nuovo farsi mendicante’ a causa del suo enorme deficit. (Rivelazione 16:12) In particolare dal 1919 Babilonia la Grande è stata esposta alla pubblica vista come una distesa spiritualmente desolata, proprio come annuncia qui il potente angelo: “Ed è divenuta luogo di dimora di demoni e luogo di rifugio di ogni esalazione impura e luogo di rifugio di ogni uccello impuro e odioso!” (Rivelazione 18:2b) Presto diverrà una distesa desolata in senso letterale, squallida come le rovine di Babilonia nell’Iraq di oggi. — Vedi anche Geremia 50:25-28.
11. In che senso Babilonia la Grande è divenuta “luogo di dimora di demoni” e ‘luogo di rifugio di esalazioni impure e uccelli impuri’?
11 Qui la parola “demoni” si richiama probabilmente all’espressione “demoni a forma di capro” (se‘irìm) che si trova nella descrizione della decaduta Babilonia fatta da Isaia: “E certamente vi giaceranno i frequentatori delle regioni aride, e le loro case dovranno essere piene di gufi. E vi dovranno risiedere gli struzzi, e vi salteranno gli stessi demoni a forma di capro”. (Isaia 13:21) L’espressione può non riferirsi ai demoni letterali, ma ad animali irsuti del deserto il cui aspetto faceva pensare ai demoni. La presenza simbolica di questi animali fra le rovine di Babilonia la Grande, insieme a un’aria venefica e stagnante (“esalazione impura”) e a uccelli impuri, rappresenta la sua condizione di morte spirituale. Essa non offre al genere umano nessuna prospettiva di vita. — Confronta Efesini 2:1, 2.
12. In che modo la situazione di Babilonia la Grande corrisponde alla profezia contenuta in Geremia capitolo 50?
12 La sua condizione corrisponde anche a questa profezia di Geremia: “‘C’è una spada contro i caldei’, è l’espressione di Geova, ‘e contro gli abitanti di Babilonia e contro i suoi principi e contro i suoi saggi. . . . C’è una devastazione sulle sue acque, e si devono prosciugare. Poiché è un paese di immagini scolpite, e a causa delle loro spaventose visioni continuano ad agire follemente. Perciò i frequentatori delle regioni aride dimoreranno con gli animali che ululano, e in essa dovranno dimorare gli struzzi; e non vi si dimorerà mai più, né essa risiederà di generazione in generazione’”. L’idolatria e la recitazione di preghiere ripetitive non possono salvare Babilonia la Grande da una retribuzione paragonabile al rovesciamento di Sodoma e Gomorra da parte di Dio. — Geremia 50:35-40.
Vino che suscita passione
13. (a) In che modo il potente angelo richiama l’attenzione sull’ampiezza del meretricio di Babilonia la Grande? (b) Quale immoralità diffusa nell’antica Babilonia si riscontra anche in Babilonia la Grande?
13 Il potente angelo richiama quindi l’attenzione sull’ampiezza del meretricio di Babilonia la Grande, proclamando: “Poiché a causa del vino che suscita passione della sua fornicazionea tutte le nazioni sono cadute vittime, e i re della terra han commesso fornicazione con lei, e i commercianti viaggiatori della terra si sono arricchiti a causa della potenza del suo lusso sfrenato”. (Rivelazione 18:3) Essa ha indottrinato tutte le nazioni del genere umano con le sue impure pratiche religiose. Nell’antica Babilonia, secondo lo storico greco Erodoto, ogni donna era tenuta a prostituirsi una volta nella vita come parte dell’adorazione praticata nel tempio. Scene rivoltanti di immoralità sessuale si possono ancora vedere nelle sculture, danneggiate dalla guerra, di Angkor Vat, in Cambogia, e nei templi di Khajurāho, in India, che mostrano il dio indù Vishnu circondato da disgustose scene erotiche. Gli scandali di natura sessuale che nel 1987, e di nuovo nel 1988, hanno scosso il mondo dei predicatori televisivi americani, come pure la rivelazione della diffusa omosessualità fra i ministri religiosi, illustrano che anche la cristianità tollera ripugnanti eccessi di fornicazione letterale. Nondimeno tutte le nazioni sono cadute vittime di un tipo di fornicazione ancora peggiore.
14-16. (a) Quale connubio spiritualmente illecito fra religione e politica si instaurò nell’Italia fascista? (b) Quali dichiarazioni fecero alcuni vescovi cattolici quando l’Italia invase l’Abissinia?
14 Abbiamo già parlato dell’illecito connubio fra religione e politica che portò Hitler al potere nella Germania nazista. Anche altre nazioni soffrirono a causa dell’ingerenza della religione negli affari secolari. Per esempio, nell’Italia fascista, l’11 febbraio 1929 Mussolini e il cardinale Gasparri firmarono i Patti Lateranensi, in virtù dei quali la Città del Vaticano divenne uno stato sovrano. Papa Pio XI asserì di aver “restituito l’Italia a Dio, e Dio all’Italia”. Era la verità? Considerate ciò che accadde sei anni dopo. Il 3 ottobre 1935 l’Italia invase l’Abissinia, definita “una terra barbara in cui era ancora praticato lo schiavismo”. (Il Vaticano e le dittature, cit., p. 77) Ma chi erano i veri barbari? La Chiesa Cattolica condannò forse la barbarie di Mussolini? Mentre il papa faceva dichiarazioni ambigue, i suoi vescovi benedicevano apertamente le forze armate della “madrepatria” italiana. Anthony Rhodes scrive:
15 “In una lettera pastorale datata . . . 19 ottobre [1935], il vescovo di Udine scriveva che non era opportuno né corretto pronunciarsi in qualche modo sui torti o sulle ragioni della vicenda. Il dovere degli italiani e in particolare quello dei cristiani era di contribuire al successo delle armi patrie. Il 21 ottobre, a sua volta, il vescovo di Padova scriveva che nelle ore difficili che si stavano attraversando occorreva aver fede nei reggitori e nelle forze armate del paese. Pochi giorni dopo, il 24, il vescovo di Cremona, dopo la benedizione di alcune bandiere reggimentali, diceva che la benedizione divina andava anche ai soldati che in terra africana avrebbero conquistato nuovo e fertile suolo per il genio italiano portandolo nel seno della cultura di Roma e del cristianesimo. Che l’Italia — concludeva il vescovo — potesse dunque risorgere quale nuovo mentore cristiano per il mondo intero”. — Il Vaticano e le dittature, cit., p. 82.
16 La violenza contro l’Abissinia ebbe la benedizione del clero cattolico romano. Poteva alcuno di questi ecclesiastici asserire, come l’apostolo Paolo, di essere “puro del sangue di tutti gli uomini”? — Atti 20:26.
17. Quali sofferenze patì la Spagna perché il suo clero era venuto meno in quanto a “fare delle loro spade vomeri”?
17 Alla Germania, all’Italia e all’Abissinia c’è da aggiungere un’altra nazione che fu vittima della fornicazione di Babilonia la Grande: la Spagna. La guerra civile (1936-39) vi scoppiò, in parte, a causa dei provvedimenti presi dal governo democratico per ridimensionare l’enorme potere della Chiesa Cattolica. All’inizio della guerra il leader fascista cattolico delle forze rivoluzionarie, Franco, si definì “El Generalísimo Cristianísimo de la Santa Cruzada [il Generalissimo cristiano della Santa Crociata]”, titolo che successivamente abbandonò. Diverse centinaia di migliaia di spagnoli morirono nei combattimenti. A parte questo, secondo stime prudenti, i nazionalisti di Franco avevano ucciso 40.000 aderenti al Fronte Popolare, mentre quest’ultimo aveva ucciso 8.000 religiosi (frati, sacerdoti, monache e novizi). L’orrore e la tragedia della guerra civile ben illustrano quanto sia saggio dare ascolto alle parole di Gesù: “Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada periranno di spada”. (Matteo 26:52) Com’è disgustoso che la cristianità sia implicata in simili bagni di sangue! Il suo clero è venuto completamente meno in quanto a “fare delle loro spade vomeri”! — Isaia 2:4.
I commercianti viaggiatori
18. Chi sono i “commercianti viaggiatori della terra”?
18 Chi sono i “commercianti viaggiatori della terra”? Sono quelli che oggi chiamiamo trafficanti, giganti commerciali, affaristi della grande industria. Con questo non si vuol dire che sia errato fare del legittimo commercio. La Bibbia dà saggi consigli agli uomini d’affari, mettendoli in guardia contro disonestà, avidità e simili. (Proverbi 11:1; Zaccaria 7:9, 10; Giacomo 5:1-5) Il maggior guadagno è la “santa devozione con autosufficienza”. (1 Timoteo 6:6, 17-19) Tuttavia il mondo di Satana non segue i giusti princìpi. La corruzione dilaga. La si trova nella religione, nella politica e nel mondo degli affari. Ogni tanto i mezzi d’informazione denunciano scandali, quali appropriazioni indebite da parte di alti funzionari governativi e traffici illegali di armi.
19. Quale aspetto dell’economia mondiale aiuta a comprendere perché in Rivelazione si parla sfavorevolmente dei commercianti della terra?
19 Il traffico internazionale di armi sta superando i 1.000 miliardi di dollari l’anno, mentre centinaia di milioni di esseri umani sono privi del necessario per vivere. Questo è già un gran male. Ma gli armamenti sembrano costituire uno dei pilastri dell’economia mondiale. Il settimanale londinese Spectator dell’11 aprile 1987 riferiva: “Calcolando solo le industrie direttamente interessate, si tratta di circa 400.000 posti di lavoro negli USA e di 750.000 in Europa. Ma, fatto abbastanza curioso, con l’affermarsi del ruolo sociale ed economico della produzione di armi, la questione stessa della difesa dei paesi produttori è passata in secondo piano”. Il traffico mondiale di bombe e altre armi, vendute addirittura a potenziali nemici, permette di ricavare enormi profitti. Ma un giorno quelle bombe potrebbero essere usate in un olocausto di fuoco contro quelli che le hanno vendute. Che assurdità! A ciò si aggiunga la corruzione da cui è circondata l’industria degli armamenti. Nei soli Stati Uniti, secondo il succitato settimanale, “ogni anno il Pentagono perde inspiegabilmente armi ed equipaggiamento per un valore di 900 milioni di dollari”. Non sorprende che in Rivelazione si parli sfavorevolmente dei commercianti della terra!
20. Quale esempio mostra che la religione è implicata in spregiudicate operazioni finanziarie?
20 Come predetto dal glorioso angelo, la religione è stata seriamente implicata in tali spregiudicate operazioni finanziarie. Prendete ad esempio il coinvolgimento del Vaticano nel crollo del Banco Ambrosiano nel 1982. La questione si è trascinata per anni, con un grosso interrogativo: Dove sono finiti i soldi? Nel febbraio 1987 alcuni magistrati milanesi emisero mandati di cattura per tre funzionari del Vaticano, fra cui un arcivescovo americano, con l’accusa di concorso in bancarotta fraudolenta, ma il Vaticano respinse la richiesta di estradizione. Nel luglio 1987, suscitando un coro di proteste, i mandati di cattura furono annullati dalla Corte di Cassazione sulla base di un vecchio accordo fra il Vaticano e il governo italiano.
21. Come sappiamo che Gesù non aveva nessun legame con operazioni finanziarie discutibili del suo tempo, ma cosa si può dire oggi della religione babilonica?
21 Gesù ebbe mai qualche legame con operazioni finanziarie discutibili del suo tempo? No. Non possedeva nemmeno dei beni, in quanto non aveva “dove adagiare la testa”. A un giovane capo ricco Gesù consigliò: “Vendi tutto ciò che hai e distribuiscilo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; e vieni, sii mio seguace”. Questo era un ottimo consiglio, perché gli avrebbe permesso di liberarsi di tutte le ansietà legate agli affari. (Luca 9:58; 18:22) La religione babilonica, al contrario, spesso ha rapporti spregiudicati col mondo degli affari. Per esempio, come riferiva nel 1987 l’Albany Times Union, l’amministratore finanziario dell’archidiocesi cattolica di Miami (Florida, USA) aveva ammesso che la chiesa possedeva azioni di società produttrici di armi nucleari, film vietati ai minori e sigarette.
“Uscite da essa, o popolo mio”
22. (a) Cosa dice una voce dal cielo? (b) Cosa fu motivo di gioia per il popolo di Dio nel 537 a.E.V. e nel 1919 E.V.?
22 Le successive parole di Giovanni additano un ulteriore adempimento del modello profetico: “E udii un’altra voce dal cielo dire: ‘Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe’”. (Rivelazione 18:4) Anche alcune profezie delle Scritture Ebraiche relative alla caduta dell’antica Babilonia includono il comando di Geova al suo popolo: “Fuggite di mezzo a Babilonia”. (Geremia 50:8, 13) Similmente, vista l’imminente desolazione di Babilonia la Grande, i servitori di Dio vengono ora esortati a fuggire. Nel 537 a.E.V. l’opportunità di fuggire da Babilonia fu motivo di grande gioia per gli israeliti fedeli. Nello stesso modo la liberazione dei servitori di Dio dalla cattività babilonica nel 1919 fu per loro motivo di gioia. (Rivelazione 11:11, 12) E da allora milioni di altre persone hanno ubbidito al comando di fuggire.
23. In che modo la voce dal cielo sottolinea l’urgenza di fuggire da Babilonia la Grande?
23 È davvero così urgente fuggire da Babilonia la Grande, facendosi cancellare dai registri delle religioni del mondo e separandosi completamente da esse? Sì, perché bisogna considerare questa millenaria mostruosità religiosa, Babilonia la Grande, come la considera Dio. Egli non andò tanto per il sottile quando la definì la grande meretrice. Ora la voce dal cielo dà a Giovanni altre informazioni su questa prostituta: “Poiché i suoi peccati si sono ammassati fino al cielo, e Dio si è rammentato dei suoi atti d’ingiustizia. Rendetele come essa stessa rese, e fatele il doppio, sì, il doppio del numero delle cose che essa fece; nel calice in cui mise un miscuglio mettetele il doppio del miscuglio. Quanto si glorificò e visse nel lusso sfrenato, tanto datele di tormento e lutto. Poiché in cuor suo continua a dire: ‘Siedo regina, e non sono vedova e non vedrò mai lutto’. Perciò in un sol giorno verranno le sue piaghe: morte e lutto e carestia, e sarà completamente bruciata col fuoco, perché Geova Dio, che l’ha giudicata, è forte”. — Rivelazione 18:5-8.
24. (a) Il popolo di Dio deve fuggire da Babilonia la Grande per evitare che cosa? (b) Quelli che non fuggono da Babilonia la Grande partecipano con lei a quali peccati?
24 Parole forti, non c’è dubbio! È pertanto necessario agire. Geremia esortò gli israeliti dei suoi giorni a farlo, dicendo: “Fuggite di mezzo a Babilonia, . . . poiché è il tempo della vendetta che appartiene a Geova. C’è il trattamento che egli le ripaga. Uscite di mezzo a lei, o popolo mio, e ciascuno provveda scampo alla sua anima dall’ardente ira di Geova”. (Geremia 51:6, 45) In maniera simile, la voce dal cielo avverte oggi il popolo di Dio di fuggire da Babilonia la Grande per non ricevere parte delle sue piaghe. Su questo mondo, che include Babilonia la Grande, vengono ora proclamati i giudizi di Geova simili a piaghe. (Rivelazione 8:1–9:21; 16:1-21) I servitori di Dio devono separarsi dalla falsa religione se non vogliono subire essi stessi queste piaghe e perire infine con essa. Inoltre, rimanendo dentro quell’organizzazione parteciperebbero ai suoi peccati. Sarebbero colpevoli come lei di adulterio spirituale e di aver sparso il sangue “di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. — Rivelazione 18:24; confronta Efesini 5:11; 1 Timoteo 5:22.
25. In quali modi il popolo di Dio uscì dall’antica Babilonia?
25 Ma in che modo il popolo di Dio esce da Babilonia la Grande? Nel caso dell’antica Babilonia i giudei dovettero letteralmente percorrere la via del ritorno dalla città di Babilonia fino alla Terra Promessa. Ma vi era implicato qualcosa di più. Profeticamente Isaia aveva detto agli israeliti: “Allontanatevi, allontanatevi, uscite di là, non toccate nulla d’impuro; uscite di mezzo ad essa, mantenetevi puri, voi che portate gli utensili di Geova”. (Isaia 52:11) Sì, dovevano abbandonare tutte le pratiche impure della religione babilonica che avrebbero potuto contaminare l’adorazione che rendevano a Geova.
26. Come ubbidirono i cristiani di Corinto alle parole: ‘Uscite di mezzo a loro e cessate di toccare la cosa impura’?
26 L’apostolo Paolo citò le parole di Isaia nella sua lettera ai Corinti, dicendo: “Non siate inegualmente aggiogati con gli increduli. Poiché quale associazione hanno la giustizia e l’illegalità? O quale partecipazione ha la luce con le tenebre? . . . ‘Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi’, dice Geova, ‘e cessate di toccare la cosa impura’”. Per ubbidire a quel comando non era necessario che i cristiani di Corinto lasciassero la città. Dovevano però stare letteralmente lontani dagli impuri templi della falsa religione, e dovevano separarsi spiritualmente dalle azioni impure che quegli idolatri compivano. Nel 1919 i servitori di Dio cominciarono a fuggire in questo modo da Babilonia la Grande, purificandosi di qualsiasi residua dottrina e pratica impura. Furono così in grado di servirlo come suo popolo purificato. — 2 Corinti 6:14-17; 1 Giovanni 3:3.
27. Quali paralleli ci sono fra i giudizi contro l’antica Babilonia e quelli contro Babilonia la Grande?
27 La caduta dell’antica Babilonia e infine la sua desolazione furono una punizione per i suoi peccati. “Poiché il suo giudizio è giunto fino ai cieli”. (Geremia 51:9) Similmente i peccati di Babilonia la Grande “si sono ammassati fino al cielo”, così da richiamare l’attenzione di Geova stesso. Essa è colpevole di ingiustizia, idolatria, immoralità, oppressione, rapina e omicidio. La caduta dell’antica Babilonia servì in parte a vendicare ciò che essa aveva fatto al tempio di Geova e ai Suoi veri adoratori. (Geremia 50:8, 14; 51:11, 35, 36) La caduta di Babilonia la Grande e in ultimo la sua distruzione sono similmente espressioni di vendetta per ciò che essa ha fatto ai veri adoratori nel corso dei secoli. La sua distruzione definitiva sarà infatti l’inizio del “giorno di vendetta da parte del nostro Dio”. — Isaia 34:8-10; 61:2; Geremia 50:28.
28. Quale norma di giustizia Geova applicherà a Babilonia la Grande, e perché?
28 Sotto la Legge mosaica, se un israelita derubava il suo prossimo, doveva restituire almeno il doppio come risarcimento. (Esodo 22:1, 4, 7, 9) Nell’imminente distruzione di Babilonia la Grande, Geova applicherà un’analoga norma di giustizia. Essa deve ricevere il doppio di ciò che ha dato. Non le sarà mostrata misericordia, perché Babilonia la Grande non ha avuto nessuna misericordia per le sue vittime. È vissuta alle spalle dei popoli della terra per mantenere il suo “lusso sfrenato”. Ora la attendono sofferenze e lutto. L’antica Babilonia pensava di essere assolutamente al sicuro, e si vantava dicendo: “Non sederò vedova, e non conoscerò perdita di figli”. (Isaia 47:8, 9, 11) Anche Babilonia la Grande si sente al sicuro. Ma la sua distruzione decretata da Geova, che “è forte”, verrà con gran rapidità, come “in un sol giorno”!
[Nota in calce]
a Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti, nota in calce.
[Riquadro a pagina 263]
“I re . . . han commesso fornicazione con lei”
Agli inizi del 1800 commercianti europei introducevano clandestinamente grandi quantità di oppio in Cina. Nel marzo 1839 funzionari cinesi cercarono di fermare il traffico illegale sequestrando 20.000 casse di oppio di proprietà di commercianti inglesi. I rapporti fra Gran Bretagna e Cina si fecero tesi. Col deteriorarsi delle relazioni fra i due paesi, alcuni missionari protestanti esortarono la Gran Bretagna a entrare in guerra, facendo dichiarazioni come questa:
“Queste difficoltà rallegrano il mio cuore perché penso che il governo inglese potrebbe adirarsi, e Dio, nella Sua potenza, potrebbe abbattere le barriere che impediscono al Vangelo di Cristo di entrare in Cina”. — Henrietta Shuck, missionaria battista del Sud.
Infine scoppiò la guerra, conosciuta oggi col nome di guerra dell’oppio. Alcuni missionari diedero pieno appoggio alla Gran Bretagna facendo commenti come questi:
“Non posso fare a meno di ripensare all’attuale stato di cose non tanto come all’affare dell’oppio o a un problema inglese, quanto come al grande disegno della Provvidenza di asservire la malvagità dell’uomo ai Suoi propositi di misericordia nei confronti della Cina, sfondando il muro del suo isolamento”. — Peter Parker, missionario congregazionalista.
Un altro missionario congregazionalista, Samuel W. Williams, aggiunse: “La mano di Dio è particolarmente evidente in tutto ciò che è successo, e non abbiamo dubbi che Colui che disse di essere venuto a metter spada sulla terra sia venuto qui, e che lo abbia fatto per consentire la rapida distruzione dei Suoi nemici e l’istituzione del Suo proprio regno. Egli continuerà ad abbattere finché non avrà insediato il Principe della pace”.
Parlando dell’orrendo massacro di cittadini cinesi, il missionario J. Lewis Shuck scrisse: “Considero queste scene . . . diretti strumenti del Signore per togliere di mezzo i rifiuti che impediscono il progresso della Verità Divina”.
Il missionario congregazionalista Elijah C. Bridgman aggiunse: “Dio si è spesso servito del braccio forte del potere civile per spianare la via al Suo regno . . . In questi momenti grandiosi lo strumento è umano; il potere che lo guida è divino. Colui che regge tutte le nazioni ha impiegato l’Inghilterra per castigare e umiliare la Cina”. — Da un articolo di Stuart Creighton Miller, “Ends and Means”, pubblicato in The Missionary Enterprise in China and America, a cura di John K. Fairbank, Harvard University Press, 1974, pp. 252, 254-5.
[Riquadro a pagina 264]
“I commercianti viaggiatori . . . si sono arricchiti”
“Fra il 1929 e l’inizio del secondo conflitto mondiale [Bernardino] Nogara [amministratore delle finanze vaticane] piazzò i capitali vaticani, con i relativi ‘agenti’, nei più vari settori dell’economia italiana, particolarmente in quelli dell’energia elettrica, delle comunicazioni telefoniche, del credito bancario, delle ferrovie locali, della produzione di macchine agricole, del cemento e delle fibre tessili sintetiche. La maggior parte di questi investimenti risultarono redditizi.
“Nogara assorbì un certo numero di imprese tessili quali la Società Italiana della Viscosa, la Supertessile, la Società Meridionale Industrie Tessili, la Cisaraion, e le conglobò in un’unica Società, che chiamò Cisa-Viscosa e che pose nelle mani del barone Francesco Maria Oddasso, uno dei più fidati ‘agenti’ del Vaticano. Dopo di che Nogara manovrò perché la giovane Società venisse assorbita dalla Snia-Viscosa, la più grande industria chimica italiana per le fibre tessili. Successivamente il Vaticano andò accrescendo le partecipazioni azionarie nella Snia-Viscosa fino ad assumerne il pieno controllo, come dimostra la nomina del barone Oddasso a vicepresidente.
“In tal modo Nogara penetrò nell’industria tessile. Fornito di molte frecce al suo arco, s’introdusse in modi analoghi ma diversi anche in altri settori dell’industria. Quest’uomo disinteressato . . . ha probabilmente dato all’economia italiana maggiore impulso di qualsiasi altro uomo d’affari . . . Benito Mussolini non riuscì a realizzare, se non effimeramente, i suoi sogni imperiali, ma rese possibile al Vaticano e a Bernardino Nogara di fondare un dominio di altro genere”. — L’oro del Vaticano, di Nino Lo Bello, Edizioni del Borghese, 1971, trad. di Anna De Martino, pp. 76-78.
Questo è solo un esempio della stretta collaborazione esistente fra i commercianti della terra e Babilonia la Grande. Non c’è da sorprendersi se questi commercianti piangeranno quando la loro partner in affari non esisterà più!
[Immagine a pagina 259]
Disperdendosi in tutta la terra, gli uomini portarono con sé la religione babilonica
[Immagini a pagina 261]
La classe di Giovanni, come una sentinella, proclama che Babilonia è caduta
[Immagine a pagina 266]
Le rovine dell’antica Babilonia lasciano presagire l’imminente rovina di Babilonia la Grande
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Cordoglio e allegrezza per la fine di BabiloniaRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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Capitolo 37
Cordoglio e allegrezza per la fine di Babilonia
1. Come reagiranno i “re della terra” all’improvvisa distruzione di Babilonia la Grande?
LA FINE di Babilonia è una buona notizia per il popolo di Geova, ma come la considerano le nazioni? Giovanni dice: “E i re della terra che han commesso fornicazione con lei e han vissuto nel lusso sfrenato piangeranno e si batteranno con dolore per lei, quando vedranno il fumo del suo incendio, mentre staranno a distanza per timore del suo tormento e diranno: ‘Sventura, sventura, la gran città, Babilonia la città forte, perché in una sola ora è arrivato il tuo giudizio!’” — Rivelazione 18:9, 10.
2. (a) Dato che Babilonia la Grande sarà distrutta dalle simboliche dieci corna della bestia selvaggia di colore scarlatto, perché i “re della terra” si addolorano per la sua fine? (b) Perché i re addolorati se ne stanno a distanza dalla città condannata?
2 La reazione delle nazioni può sembrare sorprendente se si tiene conto del fatto che Babilonia sarà stata distrutta dalle simboliche dieci corna della bestia selvaggia di colore scarlatto. (Rivelazione 17:16) Ma una volta scomparsa Babilonia, i “re della terra” si renderanno evidentemente conto di quanto essa fosse loro utile per tenere tranquillo e sottomesso il popolo. Il clero ha santificato le guerre, ha agito da reclutatore di truppe e con le sue prediche ha esortato i giovani ad andare in guerra. La religione ha fornito a governanti corrotti un paravento di santità dietro il quale nascondersi per opprimere il popolo. (Confronta Geremia 5:30, 31; Matteo 23:27, 28). Si noti comunque che questi re addolorati se ne stanno ora a distanza dalla città condannata. Non le si avvicinano abbastanza da soccorrerla. Sono tristi nel vederla sparire, ma non abbastanza da correre rischi per lei.
I commercianti piangono e fanno cordoglio
3. Chi altri si rammarica della scomparsa di Babilonia la Grande, e quali ragioni ne dà Giovanni?
3 I re della terra non sono i soli a rammaricarsi della scomparsa di Babilonia la Grande. “E i commercianti viaggiatori della terra piangono e fanno cordoglio su di lei, perché nessuno compra più il loro pieno carico, pieno carico d’oro e argento e pietra preziosa e perle e lino fine e porpora e seta e scarlatto, e ogni legno odoroso e ogni sorta di oggetto d’avorio e ogni sorta di oggetto di legno preziosissimo e di rame e di ferro e di marmo, e cinnamomo e spezia indiana e incenso e olio profumato e olibano e vino e olio d’oliva e fior di farina e grano e bovini e pecore e cavalli e carrozze e schiavi e anime umane. Sì, l’eccellente frutto che la tua anima desiderava si è allontanato da te [Babilonia la Grande], e tutte le cose squisite e le cose splendide sono perite da te, e non si troveranno più”. — Rivelazione 18:11-14.
4. Perché i “commercianti viaggiatori” piangono e fanno cordoglio per la fine di Babilonia la Grande?
4 Sì, Babilonia la Grande era amica intima e cliente affezionata di facoltosi commercianti. Per esempio, nel corso dei secoli i monasteri, i conventi e le chiese della cristianità hanno accumulato enormi quantità di oro, argento, pietre preziose, oggetti di legno pregiato e altre ricchezze materiali. Inoltre, è stata accordata la benedizione religiosa alla dispendiosa frenesia di acquisti e alle gozzoviglie tipiche della celebrazione del Natale — una festa che offende Cristo — e di altri cosiddetti giorni sacri. Missionari della cristianità sono penetrati in paesi lontani aprendo nuovi mercati ai “commercianti viaggiatori” di questo mondo. Nel Giappone del XVII secolo il cattolicesimo, arrivato al seguito dei mercanti, fu addirittura implicato in guerre feudali. Parlando di una battaglia decisiva combattuta sotto le mura del castello di Osaka, l’Encyclopædia Britannica afferma: “Le truppe di Tokugawa si trovarono a combattere contro un nemico i cui vessilli recavano la croce e immagini del Salvatore e di San Giacomo, patrono di Spagna”. La fazione vincitrice perseguitò il cattolicesimo e praticamente lo eliminò dal paese. Anche l’attuale ingerenza della chiesa negli affari mondani non le recherà nessuna benedizione.
5. (a) In che modo la voce dal cielo descrive ulteriormente il cordoglio dei “commercianti viaggiatori”? (b) Perché anche i commercianti se ne ‘stanno a distanza’?
5 La voce dal cielo aggiunge: “I commercianti viaggiatori di queste cose, che si sono arricchiti mediante lei, staranno a distanza a causa del timore del suo tormento e piangeranno e faranno cordoglio, dicendo: ‘Sventura, sventura, la gran città, vestita di lino fine e porpora e scarlatto, e riccamente adorna di ornamento d’oro e pietra preziosa e perla, perché in una sola ora così grandi ricchezze sono state devastate!’” (Rivelazione 18:15-17a) Con la distruzione di Babilonia la Grande, i “commercianti” fanno cordoglio per la perdita del loro partner commerciale. È veramente “sventura, sventura” per loro. Si noti comunque che i motivi per cui fanno cordoglio sono assolutamente egoistici, e che essi — come i re — se ne ‘stanno a distanza’. Non si avvicinano abbastanza da essere di qualche aiuto per Babilonia la Grande.
6. Come descrive la voce dal cielo il cordoglio dei capitani di nave e dei marinai, e perché questi piangono?
6 Il racconto prosegue dicendo: “E ogni capitano di nave e ognuno che viaggi in qualsiasi luogo, e i marinai e tutti quelli che si guadagnano da vivere sul mare, se ne stettero a distanza e guardando il fumo del suo incendio gridarono, e dissero: ‘Quale città è simile alla gran città?’ E si gettarono polvere sulla testa e gridarono, piangendo e facendo cordoglio, e dissero: ‘Sventura, sventura, la gran città, nella quale si arricchirono tutti quelli che avevano navi in mare a motivo della sua opulenza, perché in una sola ora è stata devastata!’” (Rivelazione 18:17b-19) L’antica Babilonia era una città commerciale dotata di una grossa flotta. Similmente Babilonia la Grande fa grossi affari mediante le “molte acque”, i suoi aderenti. Questo dà lavoro a molti suoi sudditi religiosi. Che colpo sotto il profilo economico sarà per questi la distruzione di Babilonia la Grande! Non ci sarà mai più una fonte di reddito come lei.
Allegrezza per il suo annientamento
7, 8. Al culmine del suo messaggio, cosa dice la voce dal cielo riguardo a Babilonia la Grande, e chi accoglierà con allegrezza quelle parole?
7 Parlando di quando l’antica Babilonia sarebbe stata conquistata dai medi e dai persiani, Geremia disse profeticamente: “E su Babilonia i cieli e la terra e tutto ciò che è in essi certamente grideranno di gioia”. (Geremia 51:48) Alla distruzione di Babilonia la Grande, la voce dal cielo porta al culmine il suo messaggio dicendo di Babilonia la Grande: “Rallegrati su di lei, o cielo, e voi santi e apostoli e profeti, perché per voi Dio ha decretato la punizione giudiziaria di lei!” (Rivelazione 18:20) Geova e gli angeli si rallegreranno vedendo l’annientamento dell’antica nemica di Dio, come si rallegreranno gli apostoli e i primi profeti cristiani, che ormai sono stati risuscitati e occupano i rispettivi posti nella disposizione dei 24 anziani. — Confronta Salmo 97:8-12.
8 In realtà tutti i “santi” — risuscitati in cielo o ancora in vita sulla terra — grideranno di gioia, così come farà la grande folla di altre pecore loro compagne. Col tempo tutti i fedeli dell’antichità saranno risuscitati nel nuovo sistema di cose, e anch’essi parteciperanno a questa allegrezza. I servitori di Dio non hanno cercato di vendicarsi dei loro persecutori appartenenti alla falsa religione. Hanno rammentato le parole di Geova: “La vendetta è mia; io ricompenserò, dice Geova”. (Romani 12:19; Deuteronomio 32:35, 41-43) Ebbene, ora Geova avrà dato la ricompensa. Tutto il sangue versato da Babilonia la Grande sarà stato vendicato.
Scagliata una grande macina da mulino
9, 10. (a) Cosa fa e cosa dice ora un forte angelo? (b) Quale azione simile a quella compiuta dal forte angelo di Rivelazione 18:21 ebbe luogo ai giorni di Geremia, e di che cosa fu una garanzia? (c) Cosa garantisce l’azione compiuta dal forte angelo visto da Giovanni?
9 Ciò che Giovanni ora vede conferma che il giudizio di Geova su Babilonia la Grande è definitivo: “E un forte angelo alzò una pietra simile a una grande macina da mulino e la scagliò nel mare, dicendo: ‘Così, con rapido lancio, Babilonia la gran città sarà scagliata giù, e non sarà più trovata”. (Rivelazione 18:21) Ai giorni di Geremia fu compiuta un’azione simile con un poderoso significato profetico. Geremia fu ispirato a scrivere in un libro “tutta la calamità che sarebbe venuta su Babilonia”. Egli diede il libro a Seraia e gli disse di recarsi a Babilonia. Lì, secondo le istruzioni di Geremia, Seraia lesse una dichiarazione contro la città: “O Geova, tu stesso hai parlato contro questo luogo, per stroncarlo così che non ci sia alcun abitante, né uomo né animale domestico, ma divenga semplici distese desolate a tempo indefinito”. Seraia legò quindi al libro una pietra e lo scagliò nell’Eufrate, dicendo: “Così Babilonia affonderà e non si leverà mai a causa della calamità che farò venire su di lei”. — Geremia 51:59-64.
10 Il fatto che il libro con la pietra legata venisse gettato nel fiume era una garanzia che Babilonia sarebbe sprofondata nell’oblio, senza riprendersi mai più. In modo analogo il fatto che l’apostolo Giovanni veda un forte angelo compiere un’azione simile costituisce una vigorosa garanzia che il proposito di Geova circa Babilonia la Grande sarà adempiuto. L’assoluta rovina in cui oggi giace l’antica Babilonia è una poderosa testimonianza di ciò che accadrà alla falsa religione nel prossimo futuro.
11, 12. (a) Cosa dice ora il forte angelo rivolgendosi a Babilonia la Grande? (b) Cosa profetizzò Geremia riguardo all’apostata Gerusalemme, e cosa significa questo per i nostri giorni?
11 Ora il forte angelo si rivolge a Babilonia la Grande dicendo: “E il suono dei cantori che si accompagnano con l’arpa e dei musicisti e dei flautisti e dei trombettieri non si udrà più in te, e non si troverà più in te nessun artefice di qualsiasi arte, e non si udrà più in te suono di macina da mulino, e non risplenderà più in te luce di lampada, e non si udrà più in te voce di sposo e di sposa; perché i tuoi commercianti viaggiatori erano gli uomini preminenti della terra, poiché mediante la tua pratica spiritica furono sviate tutte le nazioni”. — Rivelazione 18:22, 23.
12 Sullo stesso tono, Geremia profetizzò riguardo all’apostata Gerusalemme: “Certamente distruggerò da essi il suono di esultanza e il suono di allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa, il suono della macina a mano e la luce della lampada. E tutto questo paese deve divenire un luogo devastato, un oggetto di stupore”. (Geremia 25:10, 11) Come parte principale di Babilonia la Grande, la cristianità diverrà una rovina priva di vita, come fu raffigurato assai vividamente dallo stato di desolazione di Gerusalemme dopo il 607 a.E.V. La cristianità, che in precedenza si rallegrava spensieratamente e ferveva di rumorose attività quotidiane, si ritroverà sconfitta e abbandonata.
13. Quale cambiamento improvviso subirà Babilonia la Grande, e che effetto avrà sui suoi “commercianti viaggiatori”?
13 Sì, come l’angelo qui dice a Giovanni, tutta Babilonia la Grande sarà trasformata da un potente impero internazionale in un’arida distesa simile a un deserto. I suoi “commercianti viaggiatori”, fra cui grossi miliardari, si sono serviti della sua religione per tornaconto personale o come paravento, e gli ecclesiastici hanno ritenuto profittevole mettersi in mostra insieme a loro. Ma quei commercianti non avranno più Babilonia la Grande come loro complice. Essa non abbindolerà più le nazioni della terra con il suo misticismo religioso.
Una spaventosa colpa di sangue
14. Quale ragione menziona il forte angelo per spiegare la severità del giudizio di Geova, e cosa disse di simile Gesù quand’era sulla terra?
14 In conclusione, il forte angelo dice perché Geova giudica Babilonia la Grande con tanta severità. “Sì”, dice l’angelo, “in lei fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. (Rivelazione 18:24) Quand’era sulla terra, Gesù disse ai capi religiosi di Gerusalemme che essi erano responsabili di “tutto il sangue giusto versato sulla terra, dal sangue del giusto Abele” in poi. Per questo motivo quella perversa generazione fu distrutta nel 70 E.V. (Matteo 23:35-38) Oggi la colpa di sangue grava su un’altra generazione di fanatici religiosi che hanno perseguitato i servitori di Dio.
15. In quali due modi la Chiesa Cattolica si macchiò della colpa di sangue nella Germania nazista?
15 Nel suo libro I nazisti e la Chiesa (cit., p. 70), Guenter Lewy scrive: “Quando la setta dei Testimoni di Geova fu soppressa in Baviera (il 13 aprile [1933]), la Chiesa accettò persino il compito assegnatole dal Ministero dell’Educazione e del Culto di denunciare qualsiasi membro della setta che continuasse a praticare la religione proibita”. La Chiesa Cattolica è pertanto corresponsabile dell’invio di migliaia di Testimoni nei campi di concentramento; le sue mani sono sporche del sangue di centinaia di Testimoni che vennero giustiziati. Quando giovani Testimoni, come Wilhelm Kusserow, mostrarono di saper morire coraggiosamente davanti a un plotone d’esecuzione, Hitler decise che la fucilazione era una pena troppo mite per gli obiettori di coscienza; così Wolfgang, fratello di Wilhelm, morì ghigliottinato all’età di vent’anni. Nello stesso tempo la Chiesa Cattolica incoraggiava i giovani cattolici tedeschi ad andare incontro alla morte combattendo per la patria. La colpa di sangue della chiesa è evidente a tutti!
16, 17. (a) Quale colpa di sangue dev’essere imputata a Babilonia la Grande, e in che modo il Vaticano condivide la colpa di sangue per quanto riguarda gli ebrei morti nei pogrom nazisti? (b) Qual è una ragione per cui la falsa religione è responsabile dell’uccisione di milioni di persone in centinaia di guerre nei tempi moderni?
16 Comunque la profezia dice che il sangue di “tutti quelli che sono stati scannati sulla terra” è da imputare a Babilonia la Grande. È stato senz’altro così nei tempi moderni. Per esempio, dato che le manovre cattoliche favorirono l’ascesa di Hitler al potere in Germania, il Vaticano condivide una terribile colpa di sangue per quanto riguarda i sei milioni di ebrei morti nei pogrom nazisti. Inoltre, nel nostro tempo, ben oltre cento milioni di persone hanno perso la vita in centinaia di guerre. La falsa religione ha qualche responsabilità al riguardo? Sì, per due ragioni.
17 La prima è che molte guerre hanno una matrice religiosa. In India, per esempio, la violenza fra musulmani e indù negli anni 1946-48 aveva una motivazione religiosa. Le vittime furono centinaia di migliaia. Il conflitto fra Iran e Iraq negli anni ’80 aveva relazione con divergenze settarie, che provocarono centinaia di migliaia di morti. La violenza fra cattolici e protestanti nell’Irlanda del Nord è costata migliaia di vite. Trattando questo argomento, nel 1976 il giornalista C. L. Sulzberger disse: “Una triste realtà è che probabilmente più della metà delle guerre combattute ora nel mondo sono veri e propri conflitti religiosi o hanno relazione con dispute religiose”. È stato così durante tutta la turbolenta storia di Babilonia la Grande.
18. Qual è la seconda ragione per cui le religioni del mondo sono colpevoli di sangue?
18 Qual è la seconda ragione? Dal punto di vista di Geova, le religioni del mondo sono colpevoli di spargimento di sangue perché non hanno insegnato in maniera convincente ai loro seguaci la verità su ciò che Geova richiede dai suoi servitori. Non hanno insegnato in maniera convincente che i veri adoratori di Dio devono imitare Gesù Cristo e mostrare amore al prossimo indipendentemente dalla nazione cui appartiene. (Michea 4:3, 5; Giovanni 13:34, 35; Atti 10:34, 35; 1 Giovanni 3:10-12) Poiché le religioni che compongono Babilonia la Grande non hanno insegnato queste cose, i loro aderenti sono stati trascinati nel vortice delle guerre internazionali. Com’è stato evidente questo nelle due guerre mondiali della prima metà del XX secolo, scoppiate entrambe in seno alla cristianità e sfociate in un massacro reciproco fra correligionari! Se tutti quelli che si dicevano cristiani avessero seguito i princìpi biblici, quelle guerre non si sarebbero mai potute verificare.
19. Quale spaventosa colpa di sangue grava su Babilonia la Grande?
19 Geova attribuisce a Babilonia la Grande la colpa di tutto questo spargimento di sangue. Se i capi religiosi, e in particolare quelli della cristianità, avessero insegnato ai loro seguaci la verità biblica, non ci sarebbe stato tale enorme spargimento di sangue. È quindi vero che, direttamente o indirettamente, Babilonia la Grande — la grande meretrice, l’impero mondiale della falsa religione — deve rispondere a Geova non solo del “sangue dei profeti e dei santi” da lei perseguitati e uccisi, ma anche del sangue di “tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. Su Babilonia la Grande grava davvero una spaventosa colpa di sangue. Che liberazione quando essa sarà definitivamente distrutta!
[Riquadro a pagina 270]
Il prezzo del compromesso
Nel suo libro I nazisti e la Chiesa, Guenter Lewy scrive: “Se il cattolicesimo tedesco avesse fin dall’inizio adottato una politica di resistenza decisa al regime nazista, è possibile che il corso della storia del mondo ne sarebbe risultato cambiato. Anche se non si fosse riusciti in una tale lotta a sconfiggere definitivamente Hitler e a prevenire tutti i suoi numerosi delitti, il prestigio morale della Chiesa ne sarebbe uscito infinitamente accresciuto. In termini umani, una simile politica di resistenza sarebbe indubbiamente costata molto; ma i sacrifici sarebbero stati fatti in nome della più grande fra tutte le cause. Se il fronte interno non fosse stato sicuro, forse Hitler non avrebbe osato dichiarare la guerra e letteralmente milioni di vite umane avrebbero potuto essere salvate. . . . Migliaia di antinazisti tedeschi furono torturati a morte nei campi di concentramento di Hitler; l’intellighenzia polacca fu sterminata; centinaia di migliaia di russi morirono perché considerati e trattati come sotto-uomini slavi; sei milioni di esseri umani furono assassinati perché non erano ariani. Mentre avveniva tutto questo, l’alto clero cattolico in Germania appoggiava il regime che commetteva questi delitti. A Roma il papa, capo spirituale e supremo maestro morale della Chiesa cattolica romana, taceva”. — Op. cit., pp. 458, 483-4.
[Immagine a pagina 268]
“Sventura, sventura”, dicono i governanti
[Immagine a pagina 268]
“Sventura, sventura”, dicono i commercianti
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