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Lamentazioni di GeremiaLa Torre di Guardia 1957 | 15 settembre
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calice sarà offerto alle sue labbra schernitrici.
Il quinto ed ultimo capitolo lamenta la penosa sorte di Sion nella cattività e desolazione e costituisce una preghiera o invocazione a Geova per ottenere liberazione. Sono rammentati i maltrattamenti, le torture e gli abusi subìti per mano dei nemici persecutori, e la gioia ha dato luogo a manifestazioni di lutto. Si eleva la supplica che Geova non dimentichi e abbandoni per sempre, che si rivolga a loro di nuovo e ridoni loro giorni simili a quelli del passato. Ma sembra che le parole finali del poema siano dette con un tono di rassegnazione: “Ora, tu ci hai veramente reietti, e ti sei grandemente adirato contro di noi!” La restaurazione è molto lontana, e dipende dalla misericordia di Dio.
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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1957 | 15 settembre
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Domande dai lettori
● 1 Samuele 28:6 dice: “E Saul consultò l’Eterno, ma l’Eterno non gli rispose né per via di sogni, né mediante l’Urim, né per mezzo dei profeti”. Ma 1 Cronache 10:14 dice che Saul “non avea consultato l’Eterno”. Come si possono mettere in armonia questi due passi? — N. M., Hawaii.
Evidentemente Saul aveva consultato Geova, ma non nel giusto modo né per giusti motivi. Il suo cuore non era puro a questo proposito e Geova poteva vederlo, e perciò Saul non ricevette alcuna risposta da Dio. Allora Saul si rivolse alla strega di En-Dor, o al medium spiritico ivi stabilito. Egli consultò il medium spiritico, pratica condannata da Dio. Saul fece certi passi per consultare Dio, ma non consultò Dio nel modo giusto e puro, e perciò Dio non ascoltò Saul né gli rispose.
Oggi una persona potrebbe pregare Dio, ma se la persona è malvagia o prega in modo errato Dio non ascolta la preghiera. “Chiedete, e non ricevete, perché chiedete per un cattivo scopo, per spendere nelle vostre concupiscenze per piacere sensuale”. “Se uno volge altrove gli orecchi per non udire la legge, la sua stessa preghiera è un abominio”. “L’Eterno è lungi dagli empi, ma ascolta la preghiera dei giusti”. — Giac. 4:3, NM; Prov. 28:9; 15:29.
In un certo senso si potrebbe dire che una persona prega, in quanto compie l’azione di pregare. Ma in un altro senso si potrebbe dire che non prega, poiché non lo fa in modo accettevole a Dio e come risultato la sua preghiera non è mai ascoltata da Dio. Quindi allo stesso modo 1 Samuele 28:6 vorrebbe dire che Saul consultò Dio perché compì il formalismo di consultarlo, e 1 Cronache 10:14 vorrebbe dire in modo altrettanto corretto che Saul non consultò Dio, per significare che non fece richieste giuste, accettevoli.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1957 | 15 settembre
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Domande dai lettori
● Se una donna non sposata, in stato interessante, la quale ha predisposto perché il bambino sia adottato, viene a conoscenza della verità prima che il bimbo sia nato, dovrà sentirsi obbligata a tenere il bambino per insegnargli la verità della Parola di Dio?
Si potrebbe sostenere che se il bambino viene adottato avrà di più in senso materiale e non sarà costretto a portare il marchio dell’illegittimità. Ma i provvedimenti spirituali sono più vitali delle cose materiali, e se necessario la madre può evitare il marchio sociale trasferendosi altrove.
Geova ordina ai genitori: “E questi comandamenti che oggi ti do ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figliuoli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai”. Come potrà far questo la madre che abbandona il suo bambino? Come potrà dargli il giusto inizio nella vita: “Inculca al fanciullo la condotta che deve tenere; anche quando sarà
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