Capitolo 35
Giustiziata Babilonia la Grande
1. In che modo l’angelo descrive la bestia selvaggia di colore scarlatto, e che tipo di sapienza ci vuole per comprendere i simboli di Rivelazione?
DESCRIVENDO ulteriormente la bestia selvaggia di colore scarlatto menzionata in Rivelazione 17:3, l’angelo dice a Giovanni: “Qui sta l’intelligenza che ha sapienza: Le sette teste significano sette monti, in cima ai quali la donna siede. E ci sono sette re: cinque sono caduti, uno è, l’altro non è ancora arrivato, ma quando sarà arrivato dovrà rimanere per breve tempo”. (Rivelazione 17:9, 10) Qui l’angelo impartisce sapienza dall’alto, l’unica che può darci intendimento dei simboli di Rivelazione. (Giacomo 3:17) Questa sapienza illumina la classe di Giovanni e i suoi compagni circa la serietà dei tempi in cui viviamo. Infonde nei cuori devoti l’apprezzamento per i giudizi di Geova, che ora stanno per essere eseguiti, e instilla un sano timore di Geova. Come dice Proverbi 9:10, “il timore di Geova è l’inizio della sapienza, e la conoscenza del Santissimo è l’intendimento”. Cosa ci rivela la sapienza divina a proposito della bestia selvaggia?
2. Cosa significano le sette teste della bestia selvaggia di colore scarlatto, e in che senso “cinque sono caduti, uno è”?
2 Le sette teste di quella feroce bestia rappresentano sette “monti”, o sette “re”. Entrambi i termini sono usati nelle Scritture con riferimento a potenze governative. (Geremia 51:24, 25; Daniele 2:34, 35, 44, 45) Nella Bibbia sono menzionate sei potenze mondiali che hanno avuto attinenza con le attività del popolo di Dio: Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia, Grecia e Roma. Di queste, quando Giovanni ricevette la Rivelazione, cinque erano già sorte e scomparse, mentre Roma era ancora una grande potenza mondiale. Questo ben corrisponde alle parole “cinque sono caduti, uno è”. Ma che dire dell’“altro” che doveva venire?
3. (a) Come fu diviso l’impero romano? (b) Quali avvenimenti si verificarono in Occidente? (c) Come va considerato il Sacro Romano Impero?
3 L’impero romano durò e continuò a espandersi per centinaia d’anni dopo il tempo di Giovanni. Nel 330 E.V. l’imperatore Costantino trasferì la capitale da Roma a Bisanzio, che chiamò Costantinopoli. Nel 395 E.V. l’impero romano fu diviso in due parti: impero romano d’Oriente e impero romano d’Occidente. Nel 410 E.V. Roma stessa cadde nelle mani di Alarico, re dei visigoti (una tribù germanica convertita al “cristianesimo” ariano). Tribù germaniche (sempre “cristiane”) conquistarono la Spagna e gran parte dei territori romani dell’Africa settentrionale. In Europa ci furono secoli di lotte, instabilità e cambiamenti. In Occidente sorsero grandi imperatori, come Carlo Magno, che nel IX secolo strinse un’alleanza con papa Leone III, e Federico II, che regnò nel XIII secolo. Ma il loro dominio, pur essendo chiamato Sacro Romano Impero, era molto più limitato rispetto a quello dell’ex impero romano all’apice del suo splendore. Più che un nuovo impero era una restaurazione o un proseguimento di quell’antica potenza.
4. Quali successi riportò l’impero romano d’Oriente, ma cosa accadde a gran parte degli ex territori dell’antica Roma nell’Africa settentrionale, in Spagna e in Siria?
4 L’impero romano d’Oriente, con capitale Costantinopoli, rimase in rapporti piuttosto tesi con l’impero d’Occidente. Nel VI secolo Giustiniano I, imperatore d’Oriente, riuscì a riconquistare gran parte dell’Africa settentrionale, e intervenne anche in Spagna e in Italia. Nel VII secolo Giustiniano II riconquistò territori della Macedonia che tribù slave avevano sottratto all’impero. Nell’VIII secolo, comunque, gran parte di quelli che erano stati territori dell’antica Roma nell’Africa settentrionale, in Spagna e in Siria vennero a trovarsi sotto il nuovo impero dell’Islam, cessando così di essere sotto il dominio sia di Costantinopoli che di Roma.
5. Anche se la città di Roma cadde nel 410 E.V., come mai ci vollero molti altri secoli prima che dalla scena mondiale scomparisse ogni traccia dell’impero romano come entità politica?
5 La città di Costantinopoli resisté più a lungo. Respinse frequenti attacchi di persiani, arabi, bulgari e russi, finché da ultimo, nel 1203, cadde non nelle mani dei musulmani, bensì in quelle dei crociati provenienti dall’Occidente. Nel 1453, però, fu conquistata dal sultano ottomano Maometto II, musulmano, e presto divenne la capitale dell’impero ottomano o turco. Perciò, anche se la città di Roma cadde nel 410 E.V., ci vollero molti altri secoli prima che dalla scena mondiale scomparisse ogni traccia dell’impero romano come entità politica. E anche allora la sua influenza continuò a vedersi negli imperi religiosi fondati sul papato di Roma e sulle chiese ortodosse orientali.
6. Quali imperi completamente nuovi sorsero, e quale ebbe maggior successo?
6 Verso il XV secolo, comunque, alcuni paesi stavano edificando imperi completamente nuovi. Sebbene alcune di queste nuove potenze imperiali si trovassero nel territorio di ex colonie romane, i loro imperi non erano un semplice proseguimento dell’impero romano. Portogallo, Spagna, Francia e Olanda divennero tutti sedi di estesi domini. Ma la nazione che ebbe maggior successo fu la Gran Bretagna, la quale si trovò a capo di un enorme impero sul quale ‘non tramontava mai il sole’. Questo impero si estese in tempi diversi su gran parte dell’America Settentrionale, dell’Africa, dell’India e del Sud-Est asiatico, come pure sul vasto Pacifico meridionale.
7. Come venne all’esistenza una sorta di duplice potenza mondiale, e per quanto tempo disse Giovanni che sarebbe esistita la settima ‘testa’ o potenza mondiale?
7 Prima dell’inizio del XIX secolo, alcune colonie dell’America Settentrionale si erano già distaccate dalla Gran Bretagna e avevano formato una nazione indipendente, gli Stati Uniti d’America. Politicamente continuarono ad esserci attriti fra il nuovo stato e l’ex madrepatria. Nondimeno la prima guerra mondiale costrinse entrambi i paesi a riconoscere i loro comuni interessi e li unì in uno speciale vincolo di solidarietà. Venne così all’esistenza una sorta di duplice potenza mondiale, formata dagli Stati Uniti d’America, ora la nazione più ricca della terra, e dalla Gran Bretagna, sede del più grande impero del mondo. Ecco quindi la settima ‘testa’ o potenza mondiale che continua a esistere nel tempo della fine e nei cui territori vennero inizialmente a trovarsi i testimoni di Geova moderni. In paragone col lungo regno della sesta testa, la settima rimane solo per “breve tempo”, finché il Regno di Dio non distruggerà tutte le entità nazionali.
Perché è chiamato un ottavo re?
8, 9. Come chiama l’angelo la simbolica bestia selvaggia di colore scarlatto, e in che modo essa viene dai sette?
8 L’angelo prosegue spiegando a Giovanni: “E la bestia selvaggia che era ma non è, è anch’essa un ottavo re, ma viene dai sette, e se ne va nella distruzione”. (Rivelazione 17:11) La simbolica bestia selvaggia di colore scarlatto “viene” dalle sette teste, cioè è nata da esse, ovvero deve la sua esistenza alle teste dell’originale “bestia selvaggia [ascesa] dal mare”, della quale la bestia selvaggia di colore scarlatto è un’immagine. In che senso? Ebbene, nel 1919 la testa predominante era la potenza anglo-americana. Le precedenti sei teste erano cadute, e la posizione di potenza mondiale dominante era passata a questa duplice testa ed era ora accentrata in essa. Questa settima testa, attuale rappresentante della successione delle potenze mondiali, fu quella che prese l’iniziativa nell’istituire la Lega delle Nazioni, ed è tuttora la principale promotrice e finanziatrice delle Nazioni Unite. Così, simbolicamente parlando, la bestia selvaggia di colore scarlatto — l’ottavo re — “viene” dalle sette teste originali. Da questo punto di vista, la dichiarazione che essa è venuta dai sette ben concorda con la precedente rivelazione secondo cui la bestia selvaggia con due corna simile a un agnello (la potenza mondiale anglo-americana, settima testa della bestia selvaggia originale) caldeggiò l’istituzione dell’immagine e le diede vita. — Rivelazione 13:1, 11, 14, 15.
9 Inoltre, fra i membri originali della Lega delle Nazioni c’erano, oltre alla Gran Bretagna, governi che dominavano in quelle che erano state le sedi di alcune delle precedenti teste, cioè Grecia, Iran (Persia) e Italia (Roma). Alla fine governi che dominavano il territorio appartenuto alle precedenti sei potenze mondiali divennero membri sostenitori dell’immagine della bestia selvaggia. Anche in questo senso si poteva dire che la bestia selvaggia di colore scarlatto veniva dalle sette potenze mondiali.
10. (a) Perché si può dire che la bestia selvaggia di colore scarlatto “è anch’essa un ottavo re”? (b) Come si espresse un leader dell’ex Unione Sovietica in favore delle Nazioni Unite?
10 Si noti che la bestia selvaggia di colore scarlatto “è anch’essa un ottavo re”. Infatti oggi le Nazioni Unite hanno l’aspetto di un governo mondiale. A volte hanno anche esercitato questo ruolo, inviando truppe in certi luoghi per risolvere dispute internazionali, come in Corea, nella Penisola del Sinai, in alcuni paesi africani e nel Libano. Ma è solo l’immagine di un re. Come un’immagine religiosa, non ha nessuna vera influenza o potere se non quello attribuitole da coloro che l’hanno portata all’esistenza e l’adorano. A volte questa simbolica bestia selvaggia appare debole, ma non ha mai sperimentato un abbandono totale da parte di membri dittatoriali come quello che fece vacillare e andare nell’abisso la Lega delle Nazioni. (Rivelazione 17:8) Pur avendo opinioni radicalmente opposte in altri campi, nel 1987 un importante leader dell’ex Unione Sovietica fece eco ai papi di Roma nell’esprimersi in favore dell’ONU. Egli auspicò persino “un ampio sistema di sicurezza internazionale” basato sull’ONU. Come Giovanni sta per apprendere, verrà il tempo in cui l’ONU agirà con notevole autorità. Dopo di che anch’essa ‘se ne andrà nella distruzione’.
Dieci re per un’ora
11. Cosa dice l’angelo di Geova circa le dieci corna della simbolica bestia selvaggia di colore scarlatto?
11 Nel precedente capitolo di Rivelazione, il sesto e il settimo angelo hanno versato coppe dell’ira di Dio. Siamo stati quindi informati che i re della terra vengono radunati per la guerra di Dio ad Armaghedon e che ‘Babilonia la Grande dev’essere ricordata dinanzi a Dio’. (Rivelazione 16:1, 14, 19) Ora apprendiamo in maniera più particolareggiata come devono essere eseguiti i giudizi di Dio su costoro. Ascoltiamo di nuovo l’angelo di Geova mentre parla a Giovanni: “E le dieci corna che hai visto significano dieci re, che non hanno ancora ricevuto il regno, ma ricevono autorità come re per un’ora con la bestia selvaggia. Questi hanno un solo pensiero, e danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia. Questi combatteranno contro l’Agnello, ma, siccome egli è Signore dei signori e Re dei re, l’Agnello li vincerà. E con lui vinceranno quelli che sono chiamati ed eletti e fedeli”. — Rivelazione 17:12-14.
12. (a) Cosa raffigurano le dieci corna? (b) Come mai le simboliche dieci corna ‘non avevano ancora ricevuto il regno’? (c) In che modo le simboliche dieci corna hanno ora un “regno”, e per quanto tempo?
12 Le dieci corna raffigurano tutte le potenze politiche attualmente al potere nel mondo e che sostengono l’immagine della bestia selvaggia. Pochissimi dei paesi oggi esistenti erano conosciuti ai giorni di Giovanni. E quei pochi che lo erano, come l’Egitto e la Persia (Iran), oggi hanno una struttura politica interamente diversa. Perciò nel I secolo le ‘dieci corna non avevano ancora ricevuto il regno’. Ma ora, nel giorno del Signore, hanno un “regno” o autorità politica. Col crollo dei grandi imperi coloniali, particolarmente dalla seconda guerra mondiale in poi, sono sorte molte nuove nazioni. Queste, come pure le potenze esistenti da più tempo, devono dominare con la bestia selvaggia per un breve periodo di tempo — “un’ora” soltanto — prima che Geova ponga fine ad ogni autorità politica mondana ad Armaghedon.
13. In che senso le dieci corna hanno “un solo pensiero”, e quale atteggiamento nei confronti dell’Agnello questo rende certo?
13 Oggi il nazionalismo è una delle forze principali che spingono queste dieci corna. Esse hanno “un solo pensiero” nel senso che intendono mantenere la loro sovranità nazionale anziché accettare il Regno di Dio. Fu in primo luogo questo lo scopo per cui aderirono alla Lega delle Nazioni e alle Nazioni Unite, per mantenere la pace mondiale e salvaguardare così la loro stessa esistenza. Poiché hanno questo atteggiamento, si può essere certi che le corna si opporranno all’Agnello, il “Signore dei signori e Re dei re”, perché Geova ha stabilito che il Suo Regno retto da Gesù Cristo sostituisca fra breve tutti questi regni. — Daniele 7:13, 14; Matteo 24:30; 25:31-33, 46.
14. Come possono i governanti del mondo combattere contro l’Agnello, e quale sarà il risultato?
14 Naturalmente non c’è nulla che i governanti di questo mondo possano fare contro Gesù stesso. Egli è in cielo, assolutamente fuori della loro portata. Ma i fratelli di Gesù, i rimanenti del seme della donna, sono ancora sulla terra e apparentemente vulnerabili. (Rivelazione 12:17) Molte delle corna hanno già dimostrato di nutrire ostilità nei loro confronti, e così facendo hanno combattuto contro l’Agnello. (Matteo 25:40, 45) Presto, però, verrà il tempo in cui il Regno di Dio “stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine”. (Daniele 2:44) Allora i re della terra, come vedremo fra breve, impegneranno un combattimento a oltranza contro l’Agnello. (Rivelazione 19:11-21) Ma qui possiamo capire chiaramente che le nazioni non avranno successo. Sebbene esse e la bestia selvaggia di colore scarlatto, l’ONU, abbiano “un solo pensiero”, non possono sconfiggere il grande “Signore dei signori e Re dei re”, né possono sconfiggere “quelli che sono chiamati ed eletti e fedeli” con lui, i quali includono i suoi unti seguaci ancora sulla terra. Anche questi avranno vinto mantenendo l’integrità in risposta alle spregevoli accuse di Satana. — Romani 8:37-39; Rivelazione 12:10, 11.
Devastata la meretrice
15. Cosa dice l’angelo a proposito della meretrice, di ciò che le dieci corna e la bestia selvaggia proveranno per lei e di ciò che le faranno?
15 I servitori di Dio non sono gli unici ai quali le dieci corna mostreranno inimicizia. Ora l’angelo richiama di nuovo l’attenzione di Giovanni sulla meretrice: “Ed egli mi dice: ‘Le acque che hai visto, dove la meretrice siede, significano popoli e folle e nazioni e lingue. E le dieci corna che hai visto, e la bestia selvaggia, queste odieranno la meretrice e la renderanno devastata e nuda, e mangeranno le sue carni e la bruceranno completamente col fuoco’”. — Rivelazione 17:15, 16.
16. Perché Babilonia la Grande non potrà fare affidamento sulle sue acque perché la proteggano e la sostengano quando i governi politici le si rivolteranno contro?
16 Proprio come l’antica Babilonia faceva affidamento sulle sue difese fluviali, così Babilonia la Grande fa oggi affidamento sull’enorme numero dei suoi membri, “popoli e folle e nazioni e lingue”. Appropriatamente l’angelo richiama la nostra attenzione su costoro prima di menzionare un eccezionale sviluppo: i governi politici della terra si rivolteranno violentemente contro Babilonia la Grande. Cosa faranno allora tutti questi “popoli e folle e nazioni e lingue”? I servitori di Dio stanno già avvertendo Babilonia la Grande che le acque dell’Eufrate si prosciugheranno. (Rivelazione 16:12) Queste acque infine si esauriranno completamente. Non saranno in grado di dare alla disgustante vecchia meretrice nessun effettivo sostegno nel momento in cui ne avrà più bisogno. — Isaia 44:27; Geremia 50:38; 51:36, 37.
17. (a) Perché le ricchezze di Babilonia la Grande non la salveranno? (b) In che senso la fine di Babilonia la Grande sarà tutt’altro che dignitosa? (c) Oltre alle dieci corna, o singole nazioni, cos’altro interverrà nella furia contro Babilonia la Grande?
17 Le immense ricchezze materiali di Babilonia la Grande non la salveranno di certo. Potranno addirittura accelerarne la distruzione, poiché la visione mostra che quando la bestia selvaggia e le dieci corna sfogheranno su di lei il loro odio, la spoglieranno delle sue vesti regali e di tutti i suoi gioielli. Saccheggeranno le sue ricchezze. “La renderanno . . . nuda”, esponendone la vera identità alla pubblica vergogna. Che devastazione! Anche la sua fine sarà tutt’altro che dignitosa. La distruggeranno — “mangeranno le sue carni” — riducendola a uno scheletro inanimato. Alla fine “la bruceranno completamente col fuoco”. Sarà bruciata come un’appestata, senza nemmeno una decorosa sepoltura! A distruggere la grande meretrice non saranno soltanto le nazioni, rappresentate dalle dieci corna: in questa furia si unirà loro la “bestia selvaggia”, cioè l’ONU stessa. Essa sanzionerà la distruzione della falsa religione. La maggioranza degli oltre 190 paesi membri dell’ONU ha già manifestato, col modo in cui vota, una certa ostilità nei confronti della religione, specialmente quella della cristianità.
18. (a) Per quanto riguarda il rivoltarsi delle nazioni contro la religione babilonica, cosa si è già visto a livello potenziale? (b) Quale sarà il motivo basilare dell’attacco a oltranza contro la grande meretrice?
18 Perché mai le nazioni dovrebbero trattare in maniera così oltraggiosa la loro ex amante? La storia recente ci ha permesso di vedere, a livello potenziale, la possibilità di un tale voltafaccia contro la religione babilonica. L’opposizione governativa ufficiale ha enormemente ridotto l’influenza della religione in paesi come l’ex Unione Sovietica e la Cina. Nelle zone protestanti dell’Europa, la diffusa apatia e lo scetticismo hanno svuotato le chiese, così che la religione è praticamente morta. Il vasto impero cattolico è lacerato da ribellione e discordia, situazione che i suoi leader non sono stati in grado di sanare. Non dovremmo comunque perdere di vista il fatto che questo finale attacco a oltranza contro Babilonia la Grande sarà un’espressione dell’inappellabile giudizio di Dio contro la grande meretrice.
Eseguono il pensiero di Dio
19. (a) In che modo il giudizio di Geova contro la grande meretrice può essere illustrato dal Suo giudizio contro l’apostata Gerusalemme nel 607 a.E.V.? (b) Cosa prefigurò per i nostri giorni la condizione di desolazione e spopolamento di Gerusalemme dopo il 607 a.E.V.?
19 In che modo Geova eseguirà questo giudizio? Lo si può illustrare con ciò che Geova fece nell’antichità contro il suo popolo apostata, riguardo al quale disse: “Nei profeti di Gerusalemme ho visto cose orribili, commettere adulterio e camminare nella falsità; e hanno rafforzato le mani dei malfattori perché non tornino, ciascuno dalla sua propria malizia. Per me son divenuti tutti come Sodoma, e gli abitanti d’essa come Gomorra”. (Geremia 23:14) Nel 607 a.E.V. Geova si servì di Nabucodonosor per ‘spogliare delle sue vesti’ quella città spiritualmente adultera, ‘toglierle i begli oggetti e lasciarla nuda e scoperta’. (Ezechiele 23:4, 26, 29) La Gerusalemme di quei tempi era un tipo dell’odierna cristianità e, come Giovanni ha visto in precedenti visioni, Geova impartirà alla cristianità e al resto della falsa religione una punizione analoga. La condizione di desolazione e spopolamento di Gerusalemme dopo il 607 a.E.V. indica quale sarà l’aspetto della religiosa cristianità dopo che sarà stata spogliata delle sue ricchezze ed esposta al pubblico ludibrio. E il resto di Babilonia la Grande non se la passerà meglio.
20. (a) Come mostra Giovanni che ancora una volta Geova si servirà di governanti umani per eseguire il giudizio? (b) Qual è il “pensiero” di Dio? (c) In che modo le nazioni eseguiranno il loro “unico pensiero”, ma il pensiero di chi verrà in realtà eseguito?
20 Ancora una volta Geova si serve di governanti umani per eseguire il giudizio. “Poiché Dio ha messo nei loro cuori di eseguire il suo pensiero, e di eseguire il loro unico pensiero di dare il loro regno alla bestia selvaggia, finché le parole di Dio non siano compiute”. (Rivelazione 17:17) Qual è il “pensiero” di Dio? Far sì che i giustizieri di Babilonia la Grande si alleino fra loro, così da distruggerla completamente. Il motivo per cui i governanti la attaccheranno sarà ovviamente quello di eseguire il loro “unico pensiero”. Riterranno che sia nei loro interessi nazionalistici rivoltarsi contro la grande meretrice. Potrebbero arrivare a pensare che l’esistenza della religione organizzata all’interno dei loro confini costituisca una minaccia alla loro sovranità. Ma sarà Geova in realtà a manovrare le cose; essi eseguiranno il suo pensiero distruggendo questa adultera nemica millenaria in un sol colpo! — Confronta Geremia 7:8-11, 34.
21. Dato che per distruggere Babilonia la Grande verrà usata la bestia selvaggia di colore scarlatto, cosa faranno evidentemente le nazioni riguardo alle Nazioni Unite?
21 Sì, le nazioni impiegheranno la bestia selvaggia di colore scarlatto, le Nazioni Unite, per distruggere Babilonia la Grande. Non agiranno di loro propria iniziativa, perché sarà Geova a mettere nel loro cuore “di eseguire il loro unico pensiero di dare il loro regno alla bestia selvaggia”. Quando arriverà il momento, evidentemente le nazioni comprenderanno la necessità di rafforzare l’ONU. La doteranno dei mezzi necessari, conferendole qualsiasi autorità e potere abbiano, perché possa rivoltarsi contro la falsa religione e combattere efficacemente contro di lei “finché le parole di Dio non siano compiute”. Così l’antica meretrice perverrà alla sua completa fine. Che liberazione sarà quella!
22. (a) In Rivelazione 17:18, cosa indica il modo in cui l’angelo conclude la sua testimonianza? (b) Come reagiscono i testimoni di Geova allo svelamento del mistero?
22 Come per sottolineare la certezza dell’esecuzione del giudizio di Geova sull’impero mondiale della falsa religione, l’angelo conclude la sua testimonianza dicendo: “E la donna che hai visto significa la gran città che ha il regno sopra i re della terra”. (Rivelazione 17:18) Come Babilonia al tempo di Baldassarre, Babilonia la Grande ‘è stata pesata nella bilancia ed è stata trovata mancante’. (Daniele 5:27) La sua esecuzione sarà rapida e definitiva. Ma come reagiscono i testimoni di Geova allo svelamento del mistero della grande meretrice e della bestia selvaggia di colore scarlatto? Mostrano zelo nel proclamare il giorno di giudizio di Geova, rispondendo nel contempo “con grazia” a coloro che ricercano sinceramente la verità. (Colossesi 4:5, 6; Rivelazione 17:3, 7) Come mostrerà il prossimo capitolo, tutti quelli che desiderano sopravvivere all’esecuzione della grande meretrice devono agire, e prontamente!
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La successione delle sette potenze mondiali
EGITTO
ASSIRIA
BABILONIA
MEDIA-PERSIA
GRECIA
ROMA
GRAN BRETAGNA-AMERICA
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“È anch’essa un ottavo re”
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Voltando le spalle all’Agnello, “danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia”
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La cristianità, come parte principale di Babilonia la Grande, assomiglierà all’antica Gerusalemme nella sua completa rovina