I lettori ci scrivono
Rianimazione cardiopolmonare
Grazie al vostro articolo che trattava un metodo di respirazione artificiale detto rianimazione cardiopolmonare (8 luglio 1979) ho potuto aiutare un altro uomo a salvare la vita di un bambino di sette anni che stava annegando in una piscina. Gli ho praticato le compressioni sul torace, e sebbene abbia impiegato molto a riprendersi, ora sta meglio ed è già in grado di condurre una vita normale.
S. U. P., Spagna
Colloqui di lavoro
Ho trovato particolarmente utile il vostro articolo “I giovani chiedono... Come regolarsi a un colloquio di lavoro?” (8 luglio 1983). In una grande ditta di qui c’erano due posti vacanti e abbiamo fatto domanda in diciassette. Dopo il primo esame sono stati eliminati tutti eccetto quattro, e dopo l’ultimo colloquio due di noi sono stati accettati. Noi che abbiamo ottenuto il posto avevamo letto entrambi quell’articolo e messo in pratica i suggerimenti!
N. W. e M. M., Brasile
Lavoro piacevole?
Dato che sono in prigione, ho molto tempo per meditare. Alcuni giorni fa ho ricevuto la vostra rivista contenente l’ottimo articolo “Il lavoro può essere piacevole: Il vostro lo è?” (8 febbraio 1984). Questo articolo mi ha fatto riflettere sul passato. Il lavoro era così importante per me che dimenticai completamente la famiglia. Le liti domestiche divennero più frequenti e un giorno vennero iniziate le pratiche di divorzio. Poi intrapresi un’attività criminosa. Se avessi conosciuto la vostra pubblicazione e i testimoni di Geova a quell’epoca, certo mi sarei risparmiato tanti guai. Avrei avuto un’idea completamente diversa della vita familiare. Seguendo la Bibbia si possono risolvere tanti problemi molto più facilmente.
G. S., Germania
Cocaina
Grazie del vostro articolo sulla cocaina (8 gennaio 1984). Non solo avete scritto la verità in merito a questa droga dannosa, ma dite anche come liberarsene. Generalmente gli articoli sulla cocaina si limitano a parlare dei suoi effetti nocivi e lasciano le cose in sospeso. La maggioranza delle persone ne conoscono gli effetti ma non sanno come smettere. È incoraggiante vedere che c’è chi dà risposte corrette e non fa pensare che l’individuo sia semplicemente un debole.
V. C., Illinois
Alcolismo
Sono un medico e da oltre un anno mi occupo del problema dell’alcolismo. Un giorno un paziente mi diede una copia della vostra rivista con una serie di articoli sull’alcolismo (8 dicembre 1982) e l’ho trovata molto interessante. Mi congratulo con voi per i vostri sforzi e farò tutto il possibile per far conoscere l’opera che compite. Vi prego di inviarmi qualsiasi altro numero su questo soggetto, specialmente quello contenente l’articolo “Come comportarsi se c’è un alcolizzato in famiglia?” (8 maggio 1983), annunciato nel numero [portoghese] dell’8 gennaio 1984 che ho ricevuto.
H. U., Brasile